Il nuovo Conto Termico 2.0 per i privati

Conto Termico per privati

Il nuovo Conto Termico 2.0, in vigore dal 31 maggio 2016, potenzia e semplifica il meccanismo di sostegno già introdotto dal decreto 28/12/2012, ovvero il vecchio Conto Termico, e incentiva interventi per l’incremento dell’efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili.
I beneficiari sono Pubbliche Amministrazioni, imprese e privati che potranno accedere a fondi per 900 milioni di euro annui, di cui 200 destinati alle PA. Responsabile della gestione del meccanismo e dell’erogazione degli incentivi è il Gestore dei Servizi Energetici.

 

Rispetto agli altri incentivi presenti nel campo del risparmio energetico, si tratta di contributi a fondo perso e per i privati se l’incentivo non supera i 5’000€ viene erogato in un’unica rata.
Inoltre è stato stilato un elenco di apparecchi “a catalogo” che permettono un più semplice accesso al sistema di richiesta dell’incentivazione. Questa lista è continuamente implementata dal GSE e aggiornata sul sito a questo link.

Il campo degli interventi incentivabili si è allargato rispetto al “vecchio conto”. Per i privati è possibile finanziare interventi di piccole dimensioni per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili e per l’installazione di sistemi ad alta efficienza. Nello specifico si intende la sostituzione di impianti esistenti con generatori alimentati a fonti rinnovabili:
– pompe di calore, per climatizzazione anche combinata per acqua calda sanitaria;
– caldaie, stufe e termocamini a biomassa (es. pellet, legna);
– sistemi ibridi a pompa di calore;
– sostituzione di scaldacqua elettrici con scaldacqua a pompa di calore;
– installazione di impianti solari termici anche abbinati a tecnologia solar cooling per la produzione di freddo.

L’incentivo copre le spese sostenute per una percentuale che varia dal 40 al 55%, fino ad arrivare al 65% per pompe di calore, caldaie e apparecchi a biomassa, sistemi ibridi a pompe di calore e impianti solari termici. Infine non è da dimenticare che anche le spese per la diagnosi energetica e l’attestato di prestazione energetica sono finanziabili al 50% per privati, cooperative di abitanti e cooperative sociali.

Se desideri ulteriori chiarimento o hai dei dubbi, segui questo link per fissare un appuntamento o contattaci a questi recapiti:
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Ecco le novità in arrivo nel campo delle detrazioni con la Legge di bilancio 2018

Finanziaria 2018 Sportello Energia FVG

La Legge di bilancio 2018, che dovrebbe essere approvata in questi giorni, conferma principalmente le detrazioni già presenti per il risparmio energetico e per le ristrutturazioni, apportando solo alcune modifiche e introducendo delle novità. Di seguito spiegheremo sinteticamente cosa cambierà con la sua approvazione.

Detrazione al 65% per risparmio energetico

Detrazione prorogata fino al 31 dicembre 2018 sempre nella percentuale del 65%. Restano invariati i soggetti che vi possono accedere ed i requisiti degli immobili, come i limiti di spesa massimi ammissibili. Alcuni interventi tuttavia passano alla percentuale del 50%, ecco quali:
– sostituzione dei serramenti compresi gli infissi;
– installazione di schermature solari;
– sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione (con efficienza almeno pari alla classe A di prodotto). Rimangono quindi esclusi dalla detrazione gli interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione con efficienza inferiore alla classe A.
Per quanto riguarda sempre l’impianto di climatizzazione si potrà accedere ancora alla percentuale del 65% se la sostituzione verrà fatta con:
– impianti ibridi costituiti da pompa di calore integrata con caldaia a condensazione di classe A o superiore;
– generatori d’aria calda a condensazione;
– caldaia a condensazione di classe A o superiore abbinata a sistemi di termoregolazione evoluti, appartenenti alle classi V, VI oppure VIII della comunicazione della Commissione 2014/C 207/02, cioè per semplificare termostati abbinati a sistemi modulanti.
Si aggiunge inoltre alla lista degli interventi incentivati la spesa per l’acquisto e la posa in opera di micro-cogeneratori in sostituzione di impianti esistenti (valore massimo della detrazione di 100.000 euro). Per poter beneficiare della detrazione, gli interventi devono condurre a un risparmio di energia primaria, come definito all’Allegato III del Decreto Interministeriale 4 agosto 2011, pari almeno al 20%.
Cambiano inoltre gli interventi per i quali è possibile cedere il credito: non solo infatti per i lavori sulle parti condominiali ma anche per quelli effettuati sulle singole residenze. Potranno cedere il credito non solo i soggetti incapienti ma anche quelli capienti (questi ultimi limitatamente a fornitori e a soggetti privati ma non agli istituti di credito e intermediari finanziari).

Interventi antisismici e di efficientamento energetico su parti comuni condominiali

Per interventi sulle parti comuni dei condomini che riducono contemporaneamente il rischio sismico e i consumi energetici, la detrazione è pari all’80 o all’85%.
La detrazione maggiorata vale per gli edifici condominiali ricadenti nelle zone sismiche 1, 2 e 3 ed è alternativa alle altre detrazioni previste. E’ dell’80% se gli interventi determinano il passaggio ad una classe di rischio inferiore, o dell’85% se il rischio scende di due classi di rischio.
Lo sgravio è ripartito in dieci quote annuali di pari importo, mentre il limite di spesa è di 136’000 euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari di ciascun edificio.

Detrazione al 50% per ristrutturazioni

Questa detrazione rimane completamente invariata e valida alle stesse condizioni fino al 31 dicembre 2018.
Il sismabonus invece sarà valido fino al 31 dicembre 2021 come già confermato dalla Legge finanziaria 2017.
Confermato anche il bonus mobili collegato alla detrazione al 50%, sempre che gli interventi siano stati realizzati a partire dal 1° gennaio 2017.

Novità: il “bonus verde”

Novità introdotta dalla Legge di bilancio 2018 il cosiddetto “bonus verde”. Si tratta sempre di una detrazione dall’Irpef del 36% delle spese sostenute per:
a) “sistemazione a verde” di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi;
b) realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili.
La detrazione spetta anche per le  spese sostenute per interventi effettuati sulle parti comuni esterne degli edifici condominiali, per un importo massimo complessivo di 5.000 euro per unità immobiliare ad uso abitativo. Sono comprese le spese di  progettazione e  manutenzione connesse all’esecuzione degli interventi ivi indicati.

Prossimamente tutti gli aggiornamenti in merito sempre sul nostro sito.

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Sostituire la caldaia con la detrazione al 65%

Caldaia condensazione Sportello Energia FVG

Una caldaia a condensazione è una caldaia nella quale si ha la condensazione del vapore acqueo dei fumi di scarico. In questo modo si ha il recupero del calore latente di condensazione e di conseguenza maggiore efficienza energetica rispetto ad una caldaia tradizionale. I consumi possono essere più bassi rispetto a una caldaia di tipo tradizionale, a patto però di non trascurare la manutenzione dell’impianto e di poter contare su un edificio ben isolato dal punto di vista termico.

Le caldaie a condensazione di ultima generazione possono essere combinate con un sistema solare termico, permettendo di ridurre il fabbisogno energetico complessivo anche per più del 50% rispetto alle utenze di una casa già isolata termicamente.

L’Ecobonus prevede delle agevolazioni per chi sostituisce la caldaia esistente con una caldaia a condensazione, determinando quindi un risparmio energetico. Questa detrazione è valida fino al 31 dicembre 2017, per il periodo successivo non vi è ancora alcuna conferma.

 

Di seguito i passi per eseguire l’intervento in maniera da accedere all’Ecobonus.

Requisiti tecnici

In primo luogo l’immobile deve essere dotato di impianto di riscaldamento e l’intervento deve configurarsi come sostituzione totale o parziale del vecchio generatore termico e non come nuova installazione. La nuova caldaia deve essere a condensazione e può essere ad aria o ad acqua.
Il nuovo generatore di calore deve avere un rendimento termico utile, a carico pari al 100% della potenza termica utile nominale, maggiore o uguale a 93 + 2logPn.
Ove tecnicamente compatibili inoltre devono essere installate valvole termostatiche a bassa inerzia termica su tutti i corpi scaldanti. Nell’impossibilità tecnica di installare questi dispositivi, occorre utilizzarne altri con le medesime caratteristiche (ossia di tipo modulante agenti sulla portata). Costituiscono eccezione gli impianti di climatizzazione invernale progettati e realizzati con temperature medie del fluido termovettore inferiori a 45°C. E’ richiesta inoltre la verifica e messa a punto del sistema di distribuzione. E’ importante ricordarsi in fase di preventivazione di chiedere all’installatore che questi requisiti vengano rispettati.
Le spese agevolabili sono:
– smontaggio e dismissione dell’impianto di climatizzazione esistente;
– fornitura e posa in opera di tutte le apparecchiature termiche, meccaniche, elettriche ed elettroniche, delle opere idrauliche e murarie necessarie per la sostituzione a regola d’arte dell’impianto termico esistente con una caldaia a condensazione.

Pagamento delle spese

Le spese devono essere pagate tramite bonifico bancario o postale parlante (modalità di pagamento obbligata nel caso di richiedente persona fisica), che rechi chiaramente come causale il riferimento alla legge finanziaria 2007, numero della fattura e relativa data, oltre ai dati del richiedente la detrazione e del beneficiario del bonifico.

Presentazione della domanda

Entro 90 giorni deve essere compilata la domanda online. La sostituzione della caldaia è uno degli interventi per cui è stato snellito l’iter burocratico e prevede infatti che la domanda possa essere presentata anche dal singolo utente e che non sia necessario appoggiarsi ad un tecnico. Si ricorda che nel caso in cui ci si voglia affidare comunque ad un tecnico, le spese sono detraibili.

La documentazione per verificare i requisiti è diversa a seconda che ci si avvalga o meno di un tecnico.

Se la domanda viene presentata in autonomia bisogna richiedere al produttore la certificazione della caldaia e delle valvole termostatiche che rispetti i requisiti richiesti. In alternativa se la domanda viene presentata dal tecnico, sarà lui stesso a redigere l’asseverazione.

Si ricorda anche che è compito dell’utente indicare sulla domanda on-line il risparmio energetico previsto in seguito all’intervento: il relativo calcolo dovrebbe essere effettuato seguendo le direttive del DPR 59/2009 e applicando le norme UNI TS 11300. Tuttavia, nello spirito di semplificazione previsto dalla legge 99/09, ai fini della detrazione fiscale si possono ipotizzare i risparmi indicati nell’esempio di calcolo semplificato pubblicato sul sito dell’ENEA a questo link http://efficienzaenergetica.acs.enea.it/tecnici/caldaia.pdf. Si tenga presente che tale esempio vale per un appartamento tipo di 82 mq. Per un appartamento di metratura inferiore si può tuttavia considerare il medesimo risparmio. Per un appartamento di superficie tra 82 e 164 mq, il risparmio va calcolato in proporzione. Se invece stiamo trattando di una casa isolata della stessa superficie, il risparmio in linea di massima va raddoppiato (condizione conservativa) rispetto a quello previsto nel caso di un appartamento. Oltre 164 mq e per qualsiasi altra tipologia di immobile, il risparmio va calcolato in maniera rigorosa. Si ricorda nuovamente che nel caso in cui ci si voglia affidare comunque ad un tecnico, le spese sono detraibili.

Terminata questa fase, bisogna conservare la seguente documentazione:
– fatture relative alle spese sostenute;
– ricevuta del bonifico bancario o postale (modalità di pagamento obbligata nel caso di richiedente persona fisica), che rechi chiaramente come causale il riferimento alla legge finanziaria 2007, numero della fattura e relativa data, oltre ai dati del richiedente la detrazione e del beneficiario del bonifico;
– ricevuta dell’invio effettuato all’ENEA(codice CPID), che costituisce garanzia che la documentazione è stata trasmessa. Nel caso di invio postale, ricevuta della raccomandata postale;
– schede tecniche;
– originali inviati all’ENEA firmati (dal tecnico e/o dal cliente).

 

Per consultare il vademecum ufficiale dell’ENEA clicca qui.

Per avere chiarimenti su questo e altri interventi siamo a disposizione per una consulenza gratuita.

Segui questo link per fissare un appuntamento o contattaci tramite email sportelloenergia@ape.fvg.it o  telefono 0432 163 62 75.

Cambiare gli infissi con la detrazione al 65%

Infissi - Sportello Energia FVG

Cambiare  gli infissi è uno degli interventi più diffusi tra  chi sceglie di effettuare un intervento di risparmio energetico. Le motivazioni sono molteplici: l’installazione non è  invasiva, migliora sensibilmente le prestazioni energetiche di un edificio e allo stesso tempo consente di rinnovare l’estetica dell’edificio.

Fino al 31 dicembre 2017 gli incentivi dedicati sono notevoli  e coprono il 65% della spesa grazie alle detrazioni dell’ Ecobonus. Nelle spese ammissibili ricordiamo che sono inseribili scuri, persiane, avvolgibili, cassonetti se solidali con l’infissi e suoi elementi accessori.

Dopo tale data non sono ancora ufficiali le percentuali delle detrazioni, che potrebbero subire delle variazioni e diminuire.

Di seguito i passi per eseguire l’intervento in maniera da accedere all’Ecobonus .

Requisiti tecnici

In primo luogo l’immobile deve essere dotato di impianto di riscaldamento e l’intervento deve configurarsi come sostituzione o modifica di elementi già esistenti e non come nuova installazione. Inoltre gli infissi devono delimitare il volume riscaldato, quindi ad esempio il portone del garage (se non presenta elementi riscaldanti) non è incentivabile. Infine gli infissi devono assicurare un valore di trasmittanza termica (Uw) inferiore o uguale al valore di trasmittanza limite riportato in tabella 2 del D.M. 26 gennaio 2010. E’ importante ricordarsi in fase di preventivazione di chiedere all’installatore che questo requisito venga rispettato.

Pagamento delle spese

Le spese devono essere pagate tramite bonifico bancario o postale parlante (modalità di pagamento obbligata nel caso di richiedente persona fisica), che rechi chiaramente come causale il riferimento alla legge finanziaria 2007, numero della fattura e relativa data, oltre ai dati del richiedente la detrazione e del beneficiario del bonifico.

Presentazione della domanda

Entro 90 giorni deve essere compilata la domanda online. La sostituzione degli infissi è uno degli interventi per cui è stato snellito l’iter burocratico e prevede infatti che la domanda possa essere presentata anche dal singolo utente e che non sia necessario appoggiarsi ad un tecnico. Si ricorda che nel caso in cui ci si voglia affidare comunque ad un tecnico, le spese sono detraibili.

La documentazione per verificare i requisiti è diversa a seconda che ci si avvalga o meno di un tecnico.

Se la domanda viene presentata in autonomia bisogna richiedere al produttore la certificazione dei nuovi infissi e un documento che attesti il valore di trasmittanza dei vecchi infissi, che può essere riportato all’interno della stessa certificazione, in una zona a campo libero, o in un’autocertificazione. In alternativa se la domanda viene presentata dal tecnico, sarà lui stesso a redigere l’asseverazione.

Terminata questa fase, bisogna conservare la seguente documentazione:

  • fatture relative alle spese sostenute;
  • ricevuta del bonifico bancario o postale (modalità di pagamento obbligata nel caso di richiedente persona fisica), che rechi chiaramente come causale il riferimento alla legge finanziaria 2007, numero della fattura e relativa data, oltre ai dati del richiedente la detrazione e del beneficiario del bonifico;
  • ricevuta dell’invio effettuato all’ENEA(codice CPID), che costituisce garanzia che la documentazione è stata trasmessa. Nel caso di invio postale, ricevuta della raccomandata postale;
  • schede tecniche;
  • originali inviati all’ENEA firmati (dal tecnico e/o dal cliente);
  • nel caso di interventi che non interessano singole unità immobiliari, dal 4 agosto 2013, l’Attestato di Prestazione Energetica (A.P.E.).

Per consultare il vademecum ufficiale dell’ENEA clicca qui.

Per avere chiarimenti su questo e altri interventi siamo a disposizione per una consulenza gratuita.
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L’Ecobonus 65% per interventi attuati nel 2017

L’Ecobonus confermato dalla Legge di Bilancio 2017 consiste in una detrazione fiscale su Irpef o Ires per interventi di riqualificazione energetica su immobili già esistenti. In sostanza, per tutte le spese e gli importi sostenuti ai fini di migliorare le prestazioni energetiche della propria casa o di parti comuni del condominio sarà possibile richiedere l’agevolazione fiscale e beneficiare dello sgravio dal 65% fino al 75% a seconda del tipo di intervento.

 

Innanzitutto, spieghiamo chi sono i beneficiari: tutti coloro che possono detrarre l’eventuale incentivo da imposte Irpef o Ires ovvero le persone fisiche e le persone giuridiche private, che possiedono a qualsiasi titolo l’immobile oggetto dell’intervento.
Sono ammessi a fruire della detrazione anche i familiari conviventi con il possessore o il detentore dell’immobile oggetto dell’intervento (coniuge, parenti entro il terzo grado e affini entro il secondo grado) che sostengono le spese per la realizzazione dei lavori, a patto che l’immobile non sia il luogo di attività d’impresa. Una precisazione importante da fare è che l’Ecobonus 2017 può essere richiesto soltanto su immobili ed edifici già esistenti, con prova dell’esistenza dell’edificio, di qualsiasi categoria catastale. Sono quindi ammesse tutte le costruzioni residenziali, compresi i beni strumentali.

Veniamo ora agli interventi per i quali è possibile ottenere gli incentivi:

  • riduzione del fabbisogno energetico per il riscaldamento;
  • miglioramento termico dell’edificio;
  • installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda sanitaria;
  • sostituzione di impianti di climatizzazione invernale;
  • riqualificazione energetica relative a parti comuni di edifici condominiali o che interessino tutte le unità immobiliari del singolo condominio;
  • acquisto e posa in opera delle schermature solari;
  • acquisto e posa in opera degli impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili;
  • acquisto, installazione e messa in opera di dispositivi multimediali per il controllo a distanza degli impianti di riscaldamento, di produzione di acqua calda o di climatizzazione delle unità abitative che garantiscano un funzionamento efficiente degli impianti, nonché dotati di specifiche caratteristiche.

Le detrazioni totali sono da ripartire in dieci rate annuali di pari importo, da detrarre come anticipato sull’Irpef o sull’Ires. Ciascun contribuente ha diritto a detrarre annualmente la quota spettante nei limiti dell’Irpef dovuta per l’anno in questione. Non è ammesso il rimborso di somme eccedenti l’imposta.

Le percentuali detraibili sono:

– il 65% per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici, compresi condomini;

– il 70% per interventi di riqualificazione energetica di parti comuni degli edifici condominiali, che interessino l’involucro dell’edificio con un’incidenza superiore al 25% della sua superficie disperdente lorda;

– il 75% per interventi su parti comuni di edifici condominiali volti al miglioramento della prestazione energetica invernale ed estiva e che conseguano la “qualità media” dell’involucro;

 

Sono previsti dei massimali di spesa come di seguito riportato:

100.000 € riduzione del fabbisogno energetico per il riscaldamento
60.000€ miglioramento termico dell’edificio
pannelli solari per produzione acqua calda sanitaria
acquisto e posa in opera delle schermature solari
30.000€ sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale
sostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore dedicati alla produzione di acqua calda sanitaria
acquisto e posa in opera degli impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili

 

Le detrazioni per condomini sono calcolate su un ammontare complessivo delle spese non superiore a 40.000 euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari.
Nel caso di interventi condominiali, i soggetti beneficiari possono optare per la cessione del corrispondente credito ai fornitori che hanno effettuato gli interventi o ad altri soggetti privati. Per i soggetti incapienti sempre nel caso di lavori condominiali è possibile cedere il credito anche a istituti di credito e intermediari finanziari.

I meccanismi di accesso sono stati semplificati rispetto agli anni precedenti, infatti non è più necessaria alcuna comunicazione preventiva.
L’attestato di prestazione energetica e la scheda informativa devono essere inviati entro il termine di 90 giorni all’Enea in via telematica. La data di fine lavori, dalla quale decorre il termine per l’invio della documentazione all’Enea, coincide con il giorno del cosiddetto “collaudo” (e non di effettuazione dei pagamenti). Se, in considerazione del tipo di intervento, non è richiesto il collaudo, il contribuente può provare la data di fine lavori con altra documentazione emessa da chi ha eseguito i lavori (o dal tecnico che compila la scheda informativa). Non è ritenuta valida, a tal fine, una dichiarazione del contribuente resa in sede di autocertificazione.
Se il contribuente non è in possesso della documentazione, poiché l’intervento è ancora in corso di realizzazione, può fruire comunque della detrazione per le spese sostenute in ciascun periodo d’imposta, a condizione che attesti che i lavori non sono ultimati.

 

Per ulteriori informazioni si rimanda al sito dell’Enea: http://www.enea.it/it/Stampa/news/ecobonus-2017-online-nuovo-portale-enea-per-invio-pratiche-65/

Per conoscere invece tutti gli incentivi dei quali è possibile usufruire e le modalità per accedervi siamo a disposizione per una consulenza gratuita e disinteressata.
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5 buoni motivi per accedere agli incentivi

Gli incentivi per l’efficientamento energetico rappresentano una grande opportunità che sarebbe un peccato lasciarsi scappare. Lo Stato e la Regione Friuli Venezia Giulia hanno messo l’energia tra i programmi di sviluppo perché è uno dei mercati più floridi e rappresenta una grande finestra per innovazione  e benessere sia sociale che ambientale. Per questo, negli ultimi anni sono stati stanziati fondi da milioni di euro per una transizione a un sistema energetico più efficiente, performante e il più possibile privo di sprechi. Gli incentivi sono una delle modalità per diffondere il tema tra la popolazione e facilitarne l’implementazione. Gli incentivi quindi rappresentano uno strumento completamente a favore di pubblici e privati e di seguito vogliamo evidenziare quali sono per noi i motivi per cui non ve li dovreste perdere, ma informarvi il prima possibile.

1-DOPPIO RISPARMIO: non riceverai solo un incentivo immediato, ma risparmierai anche in futuro sulle tue bollette. Quando si accede a un incentivo per aver effettuato un intervento, non solo si beneficia degli sgravi fiscali (che di solito vanno dal 50 al 65% oppure sono a fondo perso), ma l’intervento in sé vi farà risparmiare per tutti gli anni a venire diminuendo la richiesta di energia o combustibile necessari alle vostre attività quotidiane.

2-IL GIOCO E’  BELLO QUANDO DURA POCO. Gli incentivi sono generosi ma si sa: le cose belle non durano per sempre e comunque vengono rinnovati ogni anno; quelli attuali scadono il 31 DICEMBRE 2017. Alcuni sgravi fiscali potrebbero diminuire con l’inizio del 2018, è quindi opportuno accedervi il prima possibile per evitare di perderli.

3-EFFICIENTE È BELLO: approfitta dei lavori per il risparmio energetico per mettere a nuovo la tua casa, sarà più bella ma soprattutto più efficiente.  Un comune rinnovato è indice di avanguardia e innovazione, darà lustro agli occhi di abitanti e visitatori. Un’azienda efficiente infonde fiducia e nel lungo termine attira investitori e clienti. Segui le nostre news, newsletter e social per restare sempre aggiornato sugli incentivi nazionali e regionali.

4-BENESSERE E COMFORT: efficientamento energetico significa anche migliorare la qualità della vita all’interno della casa o del luogo di lavoro. Un edificio rinnovato è più salubre e sicuro, sia che si tratti di una cucina o di un ufficio.

5-RISPETTO DELL’AMBIENTE: intervenendo dal punto di vista energetico sul tuo edificio contribuirai a diminuire le emissioni di anidride carbonica nell’ambiente. Usando energia pulita eviti di usare carburanti inquinanti. Inoltre un edificio efficiente richiede una minor quantità di energia per fare le stesse operazioni. Meno emissioni significano nel lungo termine il rallentamento dei cambiamenti climatici e la preservazione dell’ecosistema, e nel breve termine un’aria più pulita evitando di respirare particelle sottili nocive all’organismo.