Uscito il rapporto ENEA 2017 sull’efficienza

Articolo RAEE 2018 Sportello Energia FVG

Il 19 giugno scorso è uscito il 7° Rapporto Annuale sull’Efficienza Energetica dell’ENEA (RAEE), dove sono evidenziati i risultati ottenuti grazie all’efficientamento energetico a partire dal 2011 fino al 2017.
Grazie all’ecobonus nel 2017 le famiglie italiane hanno investito oltre 3,7 miliardi di euro per realizzare circa 420mila interventi di riqualificazione energetica, con un risparmio di oltre 1.300 GWh/anno.  A ciò si aggiunge anche un risparmio di circa 2 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio (Mtep) derivante dall’emissione di 5,8 milioni di Titoli di Efficienza Energetica, i cosiddetti Certificati Bianchi, di cui il 62% nell’industria e il 31% nel civile.
Ma cosa significano questi numeri? Il risparmio di petrolio e di energia elettrica ottenuto equivale a circa 19 milioni di tonnellate di  CO2 in meno rilasciate in atmosfera e quindi è stato raggiunto il 52% dell’obiettivo al 2020 previsto dal Piano d’Azione Nazionale per l’Efficienza Energetica (PAEE) e dalla Strategia Energetica Nazionale (SEN). A livello settoriale, il residenziale ha sostanzialmente raggiunto l’obiettivo atteso al 2020, l’industria è circa a metà del percorso previsto, mentre risultano ancora indietro trasporti e terziario, settore quest’ultimo in cui rientra la PA, che ha potuto contare quest’anno su 62 milioni di euro per interventi di efficientamento nelle proprie strutture tramite il “Conto Termico”.
“In particolare, strumenti come l’ecobonus, il sismabonus e la cessione del credito fiscale aprono la strada degli incentivi anche a quella fascia di popolazione economicamente vulnerabile, circa un cittadino su dieci, che spesso vive in condomini periferici delle grandi città tutt’altro che efficienti dal punto di vista energetico”, ha sottolineato il presidente dell’ENEA Federico Testa.
Insieme al RAEE è stato presentato il Rapporto ENEA sulle detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio che illustra gli investimenti stimolati dall’ecobonus. Nel periodo 2014-2017, gli interventi di riqualificazione energetica hanno portato a un risparmio medio sulla bolletta annuale dei consumatori compreso tra i 250 euro del 2014 e i 150 euro del 2017, anche per effetto dei differenti livelli dei prezzi del gas. Di fatto, questi interventi equivalgono a un risparmio medio annuo del 15% sul totale della spesa energetica delle famiglie.
Il risparmio di oltre 1.300 GWh/anno per gli interventi eseguiti nel solo 2017 è stato ottenuto principalmente grazie a due tipologie di interventi che presentano il miglior rapporto costo/efficacia, vale a dire la sostituzione di serramenti (circa il 40% del risparmio) e la coibentazione di solai e pareti (oltre il 25%).

A questo link l’articolo ufficiale.

Se hai delle curiosità sulle detrazioni o hai in mente un intervento per efficientare la tua casa, segui questo link per fissare un appuntamento o contattaci a questi recapiti:
E-mail: sportelloenergia@ape.fvg.it
Telefono: 0432 163 62 75

Con una caldaia a pellet, puoi passare dalla classe G alla A2

Sostituire la vecchia caldaia, poco efficiente e a combustibile fossile, con una nuova a fonti rinnovabili: un unico intervento che può portare grossi vantaggi in bolletta e all’ambiente.
Nel nostro esempio consideriamo l’installazione di una caldaia a pellet. Tuttavia si potrebbe considerare anche una caldaia a legna: le due tipologie differiscono per modalità di caricamento del combustibile, perché solo il pellet può essere caricato automaticamente. Entrambe comunque possono raggiungere un alto rendimento di combustione come previsto dagli standard di legge, rispettando l’emissione di CO2 e di particolato.
Consideriamo quindi un’abitazione in classe G, con un’area di 120 mq e dove risiedono quattro inquilini. L’installazione di una caldaia a pellet è un unico intervento che consente di migliorare di moltissimo la classe energetica dell’abitazione: permette infatti di passare dalla classe più bassa, la G, a quella quasi più alta, la A2.

Esempio 3-biomassa 2018 Sportello Energia FVG

Per il nostro esempio abbiamo scelto di usufruire dell’Ecobonus 2018 e ricevere quindi il 50% della spesa in 10 rate annuali detratte dall’Irpef o dall’Ires. In alternativa se l’esistente è una caldaia a gasolio o a biomassa, si può accedere anche al Conto Termico 2.0, incentivo a fondo perso che restituisce fino al 65% della spesa in un’unica rata se l’importo è inferiore ai 5.000 € altrimenti in due anni.
Dal momento che i risparmi generati in bolletta ammontano a 463 € all’anno, l’intervento viene ripagato in 11 anni e da quel momento si inizia a guadagnare in maniera netta.
Adottando tale soluzione inoltre si evita di emettere 3.915 kg di anidride carbonica ogni anno, che equivalgono a circa 32.600 km percorsi in automobile, e si rispetta di conseguenza l’ambiente.

La limitazione di questi calcoli sta nella necessità di adattare gli interventi alle singole realtà: dimensione e forma della casa, classe energetica e numero di inquilini sono alcuni dei fattori che incidono sul risultato finale e per questo è necessario affidarsi a un tecnico per ottenere un calcolo personalizzato.

Per conoscere invece tutti gli incentivi dei quali è possibile usufruire e le modalità per accedervi siamo a disposizione per una consulenza gratuita e disinteressata.

Segui questo link per fissare un appuntamento o contattaci a questi recapiti:
E-mail: sportelloenergia@ape.fvg.it
Telefono: 0432 163 62 75

Per consultare altri esempi vai al nostro sito a questa pagina.

Sostituire la caldaia con la detrazione al 65%

Caldaia condensazione Sportello Energia FVG

Una caldaia a condensazione è una caldaia nella quale si ha la condensazione del vapore acqueo dei fumi di scarico. In questo modo si ha il recupero del calore latente di condensazione e di conseguenza maggiore efficienza energetica rispetto ad una caldaia tradizionale. I consumi possono essere più bassi rispetto a una caldaia di tipo tradizionale, a patto però di non trascurare la manutenzione dell’impianto e di poter contare su un edificio ben isolato dal punto di vista termico.

Le caldaie a condensazione di ultima generazione possono essere combinate con un sistema solare termico, permettendo di ridurre il fabbisogno energetico complessivo anche per più del 50% rispetto alle utenze di una casa già isolata termicamente.

L’Ecobonus prevede delle agevolazioni per chi sostituisce la caldaia esistente con una caldaia a condensazione, determinando quindi un risparmio energetico. Questa detrazione è valida fino al 31 dicembre 2017, per il periodo successivo non vi è ancora alcuna conferma.

 

Di seguito i passi per eseguire l’intervento in maniera da accedere all’Ecobonus.

Requisiti tecnici

In primo luogo l’immobile deve essere dotato di impianto di riscaldamento e l’intervento deve configurarsi come sostituzione totale o parziale del vecchio generatore termico e non come nuova installazione. La nuova caldaia deve essere a condensazione e può essere ad aria o ad acqua.
Il nuovo generatore di calore deve avere un rendimento termico utile, a carico pari al 100% della potenza termica utile nominale, maggiore o uguale a 93 + 2logPn.
Ove tecnicamente compatibili inoltre devono essere installate valvole termostatiche a bassa inerzia termica su tutti i corpi scaldanti. Nell’impossibilità tecnica di installare questi dispositivi, occorre utilizzarne altri con le medesime caratteristiche (ossia di tipo modulante agenti sulla portata). Costituiscono eccezione gli impianti di climatizzazione invernale progettati e realizzati con temperature medie del fluido termovettore inferiori a 45°C. E’ richiesta inoltre la verifica e messa a punto del sistema di distribuzione. E’ importante ricordarsi in fase di preventivazione di chiedere all’installatore che questi requisiti vengano rispettati.
Le spese agevolabili sono:
– smontaggio e dismissione dell’impianto di climatizzazione esistente;
– fornitura e posa in opera di tutte le apparecchiature termiche, meccaniche, elettriche ed elettroniche, delle opere idrauliche e murarie necessarie per la sostituzione a regola d’arte dell’impianto termico esistente con una caldaia a condensazione.

Pagamento delle spese

Le spese devono essere pagate tramite bonifico bancario o postale parlante (modalità di pagamento obbligata nel caso di richiedente persona fisica), che rechi chiaramente come causale il riferimento alla legge finanziaria 2007, numero della fattura e relativa data, oltre ai dati del richiedente la detrazione e del beneficiario del bonifico.

Presentazione della domanda

Entro 90 giorni deve essere compilata la domanda online. La sostituzione della caldaia è uno degli interventi per cui è stato snellito l’iter burocratico e prevede infatti che la domanda possa essere presentata anche dal singolo utente e che non sia necessario appoggiarsi ad un tecnico. Si ricorda che nel caso in cui ci si voglia affidare comunque ad un tecnico, le spese sono detraibili.

La documentazione per verificare i requisiti è diversa a seconda che ci si avvalga o meno di un tecnico.

Se la domanda viene presentata in autonomia bisogna richiedere al produttore la certificazione della caldaia e delle valvole termostatiche che rispetti i requisiti richiesti. In alternativa se la domanda viene presentata dal tecnico, sarà lui stesso a redigere l’asseverazione.

Si ricorda anche che è compito dell’utente indicare sulla domanda on-line il risparmio energetico previsto in seguito all’intervento: il relativo calcolo dovrebbe essere effettuato seguendo le direttive del DPR 59/2009 e applicando le norme UNI TS 11300. Tuttavia, nello spirito di semplificazione previsto dalla legge 99/09, ai fini della detrazione fiscale si possono ipotizzare i risparmi indicati nell’esempio di calcolo semplificato pubblicato sul sito dell’ENEA a questo link http://efficienzaenergetica.acs.enea.it/tecnici/caldaia.pdf. Si tenga presente che tale esempio vale per un appartamento tipo di 82 mq. Per un appartamento di metratura inferiore si può tuttavia considerare il medesimo risparmio. Per un appartamento di superficie tra 82 e 164 mq, il risparmio va calcolato in proporzione. Se invece stiamo trattando di una casa isolata della stessa superficie, il risparmio in linea di massima va raddoppiato (condizione conservativa) rispetto a quello previsto nel caso di un appartamento. Oltre 164 mq e per qualsiasi altra tipologia di immobile, il risparmio va calcolato in maniera rigorosa. Si ricorda nuovamente che nel caso in cui ci si voglia affidare comunque ad un tecnico, le spese sono detraibili.

Terminata questa fase, bisogna conservare la seguente documentazione:
– fatture relative alle spese sostenute;
– ricevuta del bonifico bancario o postale (modalità di pagamento obbligata nel caso di richiedente persona fisica), che rechi chiaramente come causale il riferimento alla legge finanziaria 2007, numero della fattura e relativa data, oltre ai dati del richiedente la detrazione e del beneficiario del bonifico;
– ricevuta dell’invio effettuato all’ENEA(codice CPID), che costituisce garanzia che la documentazione è stata trasmessa. Nel caso di invio postale, ricevuta della raccomandata postale;
– schede tecniche;
– originali inviati all’ENEA firmati (dal tecnico e/o dal cliente).

 

Per consultare il vademecum ufficiale dell’ENEA clicca qui.

Per avere chiarimenti su questo e altri interventi siamo a disposizione per una consulenza gratuita.

Segui questo link per fissare un appuntamento o contattaci tramite email sportelloenergia@ape.fvg.it o  telefono 0432 163 62 75.

Passare da una classe G a una classe A1, risparmiando 1.443€ l’anno

Abbiamo già visto in un articolo precedente quali sono le condizioni e i benefici di coibentare l’involucro di un edificio. Ma cosa succede se ci spingiamo più in là e adottiamo altre misure di efficienza energetica? Consideriamo per esempio se oltre all’isolamento, installassimo una caldaia a condensazione, un impianto solare termico e valvole termostatiche ai termosifoni.

Prendiamo in esame un’abitazione in classe G, con superficie di 120 mq e dove vivono 4 persone.
Una caldaia a condensazione è  un apparecchio che rispetto alle caldaie tradizionali a gas riesce a recuperare parte del calore latente presente nei fumi, perché sfrutta la condensazione di questi per ottenere ulteriore energia. Il risultato è un rendimento di combustione maggiore e una minor emissione di CO2 in ambiente.
La valvola termostatica è un dispositivo composto da una valvola autoregolante alla quale è associato un termostato che ha lo scopo di regolare l’apertura della valvola tenendo conto della temperatura ambientale. Vengono applicate sui termosifoni per regolare il flusso di acqua calda in base alla temperatura richiesta dall’ambiente allo scopo di ridurre i consumi di energia e migliorare il comfort interno stabilizzando la temperatura a livelli diversi nei diversi locali a seconda delle necessità.
Un impianto solare termico consente invece di ottenere energia termica gratuita dalla radiazione solare, sotto forma di acqua calda. Nel nostro esempio consideriamo un pannello da 6mq con collettori a tubi sotto vuoto e accumulo da 500 litri.

Esempio 2-solare

L’investimento richiesto si aggira sui 38.702€, dei quali 25.156€ sono recuperabili grazie all’incentivo cosiddetto Ecobonus, in 10 rate annuali.
I risparmi sulle bollette sono elevati poiché vengono applicate molte soluzioni di risparmio energetico, che si rinforzano l’un l’altra. Grazie alla coibentazione, pareti, solaio e serramenti mantengono l’ambiente interno caldo in inverno e fresco d’estate. I pannelli solari permettono di ottenere energia dalla fonte gratuita e rinnovabile che è il sole. La caldaia a condensazione e le valvole termostatiche permettono una maggiore efficienza energetica: la stessa quantità di combustibile infatti genera più calore e la gestione delle temperature interne dei vari locali è perfettamente controllata.

Il risultato è che le bollette vengono alleggerite di 1.443€ all’anno.
Inoltre la classe energetica della casa aumenta drasticamente, passando da una classe molto bassa, la G, a una molto alta, la A1. Questo rende l’edificio più confortevole ed esso acquisisce un valore più alto sul mercato.

Infine i benefici si estendono anche all’ambiente, grazie a questi interventi vengono infatti risparmiati 3.526kg di anidride carbonica e l’emissione di altre sostanze nocive viene evitata, rendendo l’aria che respiriamo più salubre.

La limitazione di questi calcoli sta nella necessità di adattare gli interventi alle singole realtà: dimensione e forma della casa, classe energetica e numero di inquilini sono alcuni dei fattori che incidono sul risultato finale e per questo è necessario affidarsi a un tecnico per ottenere un calcolo personalizzato.

Per conoscere invece tutti gli incentivi dei quali è possibile usufruire e le modalità per accedervi siamo a disposizione per una consulenza gratuita e disinteressata.
Segui questo link per fissare un appuntamento o contattaci a questi recapiti:
E-mail: sportelloenergia@ape.fvg.it
Telefono: 0432 163 62 75

Per consultare altri esempi vai al nostro sito a questa pagina

Cambiare gli infissi con la detrazione al 65%

Infissi - Sportello Energia FVG

Cambiare  gli infissi è uno degli interventi più diffusi tra  chi sceglie di effettuare un intervento di risparmio energetico. Le motivazioni sono molteplici: l’installazione non è  invasiva, migliora sensibilmente le prestazioni energetiche di un edificio e allo stesso tempo consente di rinnovare l’estetica dell’edificio.

Fino al 31 dicembre 2017 gli incentivi dedicati sono notevoli  e coprono il 65% della spesa grazie alle detrazioni dell’ Ecobonus. Nelle spese ammissibili ricordiamo che sono inseribili scuri, persiane, avvolgibili, cassonetti se solidali con l’infissi e suoi elementi accessori.

Dopo tale data non sono ancora ufficiali le percentuali delle detrazioni, che potrebbero subire delle variazioni e diminuire.

Di seguito i passi per eseguire l’intervento in maniera da accedere all’Ecobonus .

Requisiti tecnici

In primo luogo l’immobile deve essere dotato di impianto di riscaldamento e l’intervento deve configurarsi come sostituzione o modifica di elementi già esistenti e non come nuova installazione. Inoltre gli infissi devono delimitare il volume riscaldato, quindi ad esempio il portone del garage (se non presenta elementi riscaldanti) non è incentivabile. Infine gli infissi devono assicurare un valore di trasmittanza termica (Uw) inferiore o uguale al valore di trasmittanza limite riportato in tabella 2 del D.M. 26 gennaio 2010. E’ importante ricordarsi in fase di preventivazione di chiedere all’installatore che questo requisito venga rispettato.

Pagamento delle spese

Le spese devono essere pagate tramite bonifico bancario o postale parlante (modalità di pagamento obbligata nel caso di richiedente persona fisica), che rechi chiaramente come causale il riferimento alla legge finanziaria 2007, numero della fattura e relativa data, oltre ai dati del richiedente la detrazione e del beneficiario del bonifico.

Presentazione della domanda

Entro 90 giorni deve essere compilata la domanda online. La sostituzione degli infissi è uno degli interventi per cui è stato snellito l’iter burocratico e prevede infatti che la domanda possa essere presentata anche dal singolo utente e che non sia necessario appoggiarsi ad un tecnico. Si ricorda che nel caso in cui ci si voglia affidare comunque ad un tecnico, le spese sono detraibili.

La documentazione per verificare i requisiti è diversa a seconda che ci si avvalga o meno di un tecnico.

Se la domanda viene presentata in autonomia bisogna richiedere al produttore la certificazione dei nuovi infissi e un documento che attesti il valore di trasmittanza dei vecchi infissi, che può essere riportato all’interno della stessa certificazione, in una zona a campo libero, o in un’autocertificazione. In alternativa se la domanda viene presentata dal tecnico, sarà lui stesso a redigere l’asseverazione.

Terminata questa fase, bisogna conservare la seguente documentazione:

  • fatture relative alle spese sostenute;
  • ricevuta del bonifico bancario o postale (modalità di pagamento obbligata nel caso di richiedente persona fisica), che rechi chiaramente come causale il riferimento alla legge finanziaria 2007, numero della fattura e relativa data, oltre ai dati del richiedente la detrazione e del beneficiario del bonifico;
  • ricevuta dell’invio effettuato all’ENEA(codice CPID), che costituisce garanzia che la documentazione è stata trasmessa. Nel caso di invio postale, ricevuta della raccomandata postale;
  • schede tecniche;
  • originali inviati all’ENEA firmati (dal tecnico e/o dal cliente);
  • nel caso di interventi che non interessano singole unità immobiliari, dal 4 agosto 2013, l’Attestato di Prestazione Energetica (A.P.E.).

Per consultare il vademecum ufficiale dell’ENEA clicca qui.

Per avere chiarimenti su questo e altri interventi siamo a disposizione per una consulenza gratuita.
Segui questo link per fissare un appuntamento o contattaci tramite email sportelloenergia@ape.fvg.it o  telefono 0432 163 62 75.

Coibentazione dell’involucro edilizio: risparmio di 1.180€ annui sui consumi e rientro dai costi in 9 anni

coibentazione, involucro edilizio Sportello Energia FVG

Coibentare un edificio è un processo che coinvolge non uno, ma più interventi: isolare le pareti, isolare il solaio/copertura e sostituire i serramenti. Nonostante queste operazioni possano essere implementate anche singolarmente, solo quando eseguite tutte insieme consentono il massimo della loro potenzialità.

Quello proposto è un esempio con un periodo di ritorno relativamente breve, ovvero  la spesa sostenuta si va a ripagare in soli 9 anni, sia grazie agli incentivi sia grazie al risparmio ottenuto.

Un’abitazione in classe G, con superficie di 120mq e con 4 inquilini genera un consumo medio per riscaldamento e raffrescamento pari a 2.046€. Ipotizziamo che gli inquilini decidano di rendere la loro abitazione più efficiente e decidano di isolare le pareti (intervento definito “cappotto”), di isolare il solaio e di sostituire le finestre esistenti con nuove con telaio in PVC e triplo vetro. Per un intervento del genere è necessario un investimento di circa 25.062€. Dall’altra parte il miglioramento delle prestazioni energetiche dell’edificio permette di consumare meno energia per il riscaldamento e il raffrescamento dell’edificio generando un risparmio annuo sui consumi di 1.180€. In aggiunta, la famiglia può usufruire dell’incentivo cosiddetto Ecobonus per il risparmio energetico che consiste in questo caso in 16.290€ distribuiti in 10 anni, ovvero il 65% della spesa sostenuta.

Esempio 1-involucro Sportello Energia FVG

Trascorsi i primi 9 anni quindi l’investimento è ripagato e i risparmi a seguire vanno a beneficio diretto degli inquilini. Ma i vantaggi non si limitano a bollette più basse, infatti grazie agli interventi l’abitazione passerà in una classe energetica superiore, da un livello G a un livello C, e aumenterà quindi  il suo valore sul mercato e il comfort interno.

Infine, avendo una minor richiesta di energia per riscaldare e raffrescare l’abitazione, vengono prodotti molti meno kili di CO2, in media 2.883 kg in meno ogni anno; questo valore corrisponde a circa 24.000 km percorsi in auto.

La limitazione di questi calcoli sta nella necessità di adattare gli interventi alle singole realtà: dimensione e forma della casa, classe energetica e numero di inquilini sono alcuni dei fattori che incidono sul risultato finale e per questo è necessario affidarsi a un tecnico per ottenere un calcolo personalizzato.

Per conoscere invece tutti gli incentivi dei quali è possibile usufruire e le modalità per accedervi siamo a disposizione per una consulenza gratuita e disinteressata.
Segui questo link per fissare un appuntamento o contattaci a questi recapiti:
E-mail: sportelloenergia@ape.fvg.it
Telefono: 0432 163 62 75

Per consultare altri esempi vai al nostro sito a questa pagina.