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Incentivi per il settore manifatturiero

Contributi a fondo perduto per imprese del settore manifatturiero per interventi di riduzione dei consumi energetici mediante l’autoproduzione ed eventuale accumulo di energia rinnovabile.

Si tratta di contributi a fondo perduto destinati alle imprese (micro, piccole, medie e grandi, anche in forma di consorzio o rete di impresa) che svolgono attività primaria nel settore manifatturiero (codici ATECO sezione C) per interventi presso la sede legale o l’unità locale sita in Regione FVG.

Progetti ammissibili

Sono finanziabili i progetti che hanno per oggetto l’acquisto ed installazione di:

–       nuovi impianti fotovoltaici o potenziamento di preesistenti impianti fotovoltaici, finalizzati all’autoconsumo di energia elettrica da fonti rinnovabili, di potenza nominale non superiore a 5.000 kWp.

Se strettamente connessi e congiuntamente realizzati, sono inoltre finanziabili:

–       sistemi di accumulo di energia prodotta;

–       sistemi di monitoraggio e gestione dell’energia intelligenti inclusa la domotica al fine di ridurre l’impronta energetica delle imprese.

Limite di spesa e di contributo

L’importo massimo di contributo concedibile è di 500mila euro. Il limite minimo di spesa ammissibile è di 20mila euro, da rispettare sia in fase di richiesta, sia in fase di rendicontazione delle spese sostenute; in caso contrario il contributo è revocato.

Durata e termini di realizzazione del progetto

Il progetto deve essere avviato successivamente alla presentazione della domanda, pena l’inammissibilità; successivamente deve essere concluso, con spese sostenute e rendicontate, entro 15 mesi dal ricevimento del decreto di concessione, su richiesta prorogabile per un massimo di 6 mesi.

Intensità del contributo

Varia in funzione della potenza nominale dell’impianto e della dimensione dell’impresa, ed è definito in percentuale sulle spese ammissibili, da un massimo del 50% ad un valore minimo del 10%.

Presentazione della domanda

Ogni impresa può presentare una sola domanda di contributo, relativa ad un unico progetto che può comprendere uno o più impianti fotovoltaici, eventualmente combinati con uno dei sistemi congiunti elencati, da realizzare in un’unica sede o unità locale.

La domanda deve essere presentata attraverso il sistema dedicato on line, con allegata la documentazione prevista redatta secondo i fac-simili disponibili sul sito dedicato.

Per l’anno 2024 le domande si possono presentare dal 1 luglio 2024 al 30 settembre 2024.

Concessione degli incentivi

I contributi sono concessi entro 120 giorni dalla data di presentazione della domanda con procedimento valutativo a sportello secondo l’ordine cronologico di presentazione delle domande che abbiano raggiunto il punteggio minimo di 12 punti, secondo i criteri di valutazione indicati dal regolamento e fino ad esaurimento delle risorse disponibili.

Per maggiori dettagli

si rimanda alla pagina web dedicata al contributo:

https://www.regione.fvg.it/rafvg/cms/RAFVG/economia-imprese/industria/FOGLIA18/

(Foto di CHUTTERSNAP su Unsplash)

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Reddito energetico nazionale

È stato pubblicato sul sito del GSE il bando per le richieste di accesso alle agevolazioni previste dal Reddito Energetico Nazionale e le domande potranno essere presentate a partire dal 5 luglio 2024.

Si tratta di un finanziamento in conto capitale finalizzato alla realizzazione di impianti fotovoltaici a uso domestico, di potenza non inferiore a 2 kW e non superiore a 6 kW, a servizio di unità immobiliari di tipo residenziale nella titolarità di nuclei familiari in condizione di disagio economico, con l’obiettivo di sostenere l’autoconsumo energetico e di favorire la diffusione delle energie rinnovabili. In questo modo si contrasta la povertà energetica, con accesso alla “clean energy for all” come suggerito dall’UE.

L’eventuale energia prodotta e non autoconsumata dal cittadino, è resa disponibile per 20 anni al GSE, che la utilizzerà per finanziare il “Fondo Nazionale Reddito Energetico”.

Tutti i dettagli sono disponibili sul sito del GSE.

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Stanziati altri fondi per il fotovoltaico

Un nuovo finanziamento di 40 milioni di euro è stato stanziato per il bando regionale sul fotovoltaico: si somma ai 100 milioni del 2023 e ai 50 di gennaio 2024.

Riportiamo dal sito regionale:

In attuazione della legge regionale 1/2023, è stato autorizzato lo stanziamento di complessivi 190 milioni di euro (sul bilancio regionale degli anni 2023 e 2024, di cui 40 milioni derivanti dalla legge regionale approvata il 27 marzo scorso, recante “Misure di programmazione strategica per lo sviluppo del sistema territoriale regionale in materia di infrastrutture e territorio”), con la previsione di distinti bandi, in considerazione delle differenti tipologie di beneficiari e di interventi finanziabili.

Lo scorso anno, con 100 milioni sono state evase 13.446 domande (dunque una media di circa 7400 euro cadauna). La situazione aggiornata a fine marzo, con il nuovo stanziamento, è la seguente: disponibilità finanziaria residua poco più di 53 milioni che, considerando una media di 7400 euro a contributo, potrebbero finanziare circa 7160 richieste; va tenuto in considerazione il fatto che al 28 marzo risultano “in coda” 3179 domande (già pervenute e non ancora soddisfatte).

Bonus Colonnine ricarica: nuova finestra per le domande

Dal 15 febbraio al 14 marzo 2024 riapre lo sportello per presentare domanda per il bonus colonnine di ricarica elettrica per chi ha acquistato e installato l’infrastruttura nel 2023.
Questa “finestra” fa seguito alla precedente, dal 9 al 23 novembre 2023, al termine della quale sono stati erogati contributi per 4992 richieste.

Il bonus colonnine domestiche è un contributo dedicato alle persone fisiche e ai condomìni che dal 1 gennaio al 31 dicembre 2023 hanno acquistato e installato infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici.
L’incentivo è pari all’80% del costo di fornitura e posa delle colonnine entro un tetto massimo di:
– 1.500 € per persone fisiche;
– 8.000 € per condomini.

Il riferimento è il Decreto direttoriale 7 febbraio 2024 del Ministero delle Imprese e del Made in Italy: https://www.mimit.gov.it/it/normativa/decreti-direttoriali/decreto-direttoriale-7-febbraio-2024-nuova-apertura-sportello-bonus-colonnine-domestiche-installazioni-effettuate-nel-2023

(Foto di Zaptec su Unsplash)

5000 consulenze

Lo Sportello Energia FVG è arrivato a 5000 consulenze dal 2017, anno di lancio del servizio.
Siamo felici di aver aiutato 5000 famiglie a migliorare l’efficienza energetica della propria casa, scegliendo tra bonus, detrazioni e incentivi quello più adatto.

La consulenza è gratuita, prendi un appuntamento:
tel: 353 4104289
email: sportelloenergia@ape.fvg.it

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Verso la fine del mercato tutelato

Mercato libero e Mercato tutelato

Da anni è attivo il mercato libero per la fornitura di energia, con l’obiettivo di un passaggio graduale dal mercato tutelato, dopo un periodo di coesistenza tra mercato libero e “servizi di tutela”: ovvero servizi di fornitura di energia elettrica e gas con condizioni definite dall’ARERA destinati ai clienti finali di piccole dimensioni (famiglie e microimprese) che non avessero ancora scelto un fornitore nel mercato libero.

Ecco perché ad oggi abbiamo due alternative per scegliere il fornitore di energia elettrica e di gas:

il mercato libero nel quale l’offerta è determinata della domanda e della concorrenza tra gli operatori, ed il mercato tutelato nel quale le tariffe sono stabilite e aggiornate a livello nazionale dall’Autorità di regolazione per energia, reti ed ambiente (ARERA) in funzione delle fluttuazioni del costo delle materie prime e delle condizioni di mercato. Questa seconda opzione offre più stabilità ai consumatori, ma per contro limita la possibilità di scelta dei fornitori di energia tra quelli designati dall’ARERA.

Nel mercato libero invece i consumatori hanno la libertà di scegliere tra più fornitori, nonché maggiori possibilità di personalizzazione e flessibilità con molteplici offerte, promozioni, servizi aggiuntivi, e così via.

Verso la fine del mercato tutelato

Il passaggio obbligatorio al mercato libero, inizialmente previsto per luglio 2019, successivamente rimandato al 2020 e poi prorogato più volte, è infine giunto al più recente termine del 2024 stabilito dal Decreto Milleproroghe, salvo eventuali novità.

Le scadenze previste per la fine dei servizi di tutela, per i clienti domestici non vulnerabili sono:

  • per forniture di gas naturale il superamento della tutela di prezzo è previsto da gennaio 2024;
  • per forniture di energia elettrica la scadenza  è prevista per aprile 2024.

Per le microimprese il servizio di maggior tutela si era già concluso ad aprile 2023, mentre per le piccole imprese era già terminato nel 2021.

Chi è interessato alla trasformazione?

Ovviamente per chi è già passato al mercato libero non ci sarà alcun cambiamento.

Il decreto prevede che siano coinvolti nel cambiamento tutti i clienti domestici che allo scadere del termine saranno ancora nel mercato tutelato e che non appartengono alla categoria dei clienti vulnerabili.

Dunque il mercato tutelato resta attivo per alcune categorie, tra le quali i clienti domestici vulnerabili, con lo stesso fornitore e con le medesime condizioni economiche. Sono considerati clienti vulnerabili i clienti domestici che, alternativamente:

  • si trovano in condizioni economicamente svantaggiate (ad esempio percettori di bonus);
  • (solo per energia elettrica) versano in gravi condizioni di salute tali da richiedere l’uso di dispositivi medico-terapeutici elettrici (oppure presso i quali sono presenti persone in tali condizioni);
  • sono soggetti con disabilità ai sensi dell’articolo 3 della L.104/92;
  • hanno un’utenza in una struttura abitativa di emergenza a seguito di eventi calamitosi;
  • (solo per energia elettrica) hanno un’utenza in un’isola minore non interconnessa;
  • hanno un’età superiore ai 75 anni.

Cosa devono fare i clienti non vulnerabili

Le opzioni sono sostanzialmente due: la prima è passare al mercato libero entro i termini stabiliti aderendo ad una delle offerte presenti nel mercato libero; la seconda è non fare nulla.

L’ARERA infatti ha previsto dei meccanismi di passaggio automatico graduale in caso di inerzia da parte del cliente finale, assicurando nel contempo la continuità della fornitura, nonché fermo restando che il cliente potrà comunque in ogni momento scegliere una diversa offerta nel mercato libero.

Se l’utente resta inerte rispetto al passaggio al mercato libero di energia elettrica, si attiva un meccanismo di fornitura denominato Servizio a Tutele Graduali (STG): in tale servizio le condizioni contrattuali ed economiche saranno definite da ARERA, la quale seleziona i venditori  attraverso specifiche procedure concorsuali, assegnando ogni area territoriale ad un solo fornitore.

Maggiori informazioni su STG alla pagina di ARERA: https://www.arera.it/it/consumatori/STG.htm

Se l’utente resta inerte rispetto al passaggio al mercato libero di gas naturale, il suo venditore continuerà a erogare il servizio con condizioni economiche e contrattuali simili a quelle delle offerte PLACET (a Prezzo Libero A Condizioni Equiparate di Tutela) a prezzo variabile.

Maggiori informazioni su PLACET alla pagina di ARERA: https://www.arera.it/it/consumatori/placet.htm

Strumenti per scegliere nel mercato libero

ARERA mette a disposizione diversi strumenti utili:

Il sito Portale Offerte consente di confrontare diverse offerte sul proprio territorio, nonché fornisce molte informazioni per valutare i contratti:

https://www.ilportaleofferte.it/portaleOfferte/

Il sito Portale Consumi è un servizio gratuito che permette a tutti i consumatori di accedere alle informazioni sulle proprie utenze, i contratti e le misurazioni:

https://www.consumienergia.it/portaleConsumi/

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Contributi per convertire i complessi produttivi degradati

È aperto il bando per la concessione di contributi a fondo perduto a sostegno di interventi per la riqualificazione e la riconversione produttiva sostenibile.

Vediamo in sintesi di cosa si tratta: il riferimento normativo di questo bando è l’art. 84 della legge regionale n. 3 del 2022 detta “sviluppoimpresa” (Disposizioni per la modernizzazione, la crescita e lo sviluppo sostenibile verso una nuova economia del Friuli Venezia Giulia), che prevede il finanziamento di interventi per la riqualificazione produttiva sostenibile, da attivare all’interno dei complessi produttivi degradati; dove per complessi produttivi degradati si intendono edifici e relative aree di pertinenza non utilizzati da più di tre anni o con caratteristiche tali da non essere più idonei ad attività legate alla produzione, come individuati dalla delibera della Giunta regionale n. 1820 del 24/11/2022.

I beneficiari dei contributi sono imprese, privati e consorzi di sviluppo economico locale (con esclusione di specifici casi per i quali si rimanda al bando), titolari di diritto di proprietà o altro diritto reale di godimento sui complessi produttivi degradati.

I contributi sono concessi nella misura massima del 50% delle spese ammissibili, le quali comprendono i lavori, forniture e posa in opera, nonché le spese tecniche generali e di collaudo.

Sono ammissibili gli interventi per la riqualificazione e riconversione produttiva sostenibile, la realizzazione di interventi quali la demolizione, la demolizione per riconversione, la demolizione con ricostruzione, la manutenzione straordinaria, la ristrutturazione, l’allacciamento alle reti infrastrutturali di edifici produttivi, finalizzati al riutilizzo a fini produttivi dei complessi produttivi degradati.

Il contributo è riconosciuto in base ad una graduatoria i cui criteri di valutazione considerano diversi aspetti, tra i quali il tipo di intervento, la classe energetica del fabbricato post intervento, il miglioramento antisismico, il rapporto tra il contributo richiesto e la spesa da sostenere dal beneficiario, eventuale bonifica del sito.

Le domande dovranno essere presentate all’indirizzo PEC economia@certregione.fvg.it dal 16 novembre 2023 al 29 febbraio 2024, corredate di allegati, tra i quali relazione tecnica con elaborati grafici, quadro economico e computo metrico dei lavori a firma di un professionista.

La graduatoria è approvata e pubblicata sul BUR entro 120 giorni dalla chiusura della presentazione delle domande (29.02.2024); successivamente entro 60 giorni è concesso il contributo, nei limiti delle risorse disponibili (stanziati 1.490.000 per l’anno 2024).

L’erogazione può essere anticipata al massimo per il 70% del contributo, subordinatamente alla copertura con fidejussione o con assicurazione. La liquidazione a saldo del contributo è emanata entro 90 giorni dalla presentazione della rendicontazione.

Per tutti i dettagli si rimanda alla pagina web del sito della Regione dedicato al contributo:

https://www.regione.fvg.it/rafvg/cms/RAFVG/economia-imprese/sviluppoimpresa/FOGLIA2/#id1

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In attesa del contributo stufe FVG

In attesa della pubblicazione del bando per il contributo regionale per rottamare vecchie stufe e caminetti a legna e sostituirli con modelli più efficienti, vediamo quali sono le indicazioni prescritte dalla Regione.

Il riferimento normativo è la legge regionale n. 14 del 27/10/2023 recante “misure finanziarie multisettoriali” ed è consultabile sul sito della Regione al seguente link.

https://lexview-int.regione.fvg.it/FontiNormative/xml/xmlLex.aspx?anno=2023&legge=14&lista=0&fx=lex

Il contributo in oggetto sarà concesso per la sostituzione di un generatore a biomassa con altro generatore a biomassa o con pompa di calore elettrica.

Il contributo non è ancora operativo mancando l’avviso di bando che sarà pubblicato sul BUR.

Riportiamo qui sotto un estratto della legge regionale là dove descrive il contributo in oggetto, ovvero i commi da 11 a 17 dell’art. 4 della LR14/2023:

11. L’Amministrazione regionale è autorizzata a concedere a persone fisiche titolari del diritto di proprietà oppure di diritti reali o personali di godimento riconosciuti in un atto registrato su unità immobiliari a uso residenziale situate nel territorio regionale, contributi a sostegno degli oneri connessi alla dismissione di generatori di calore per il riscaldamento domestico a biomasse legnose di potenza inferiore o uguale a 35 kW, con classe di qualità inferiore o uguale a 4 stelle o non classificati, e il contestuale acquisto e installazione di generatori di calore a biomassa combustibile solida di potenza inferiore o uguale a 35 kW, appartenenti almeno alla classe di qualità 5 stelle di cui al decreto ministeriale 7 novembre 2017, n. 186 (Regolamento recante la disciplina dei requisiti, delle procedure e delle competenze per il rilascio di una certificazione dei generatori di calore alimentati a biomasse combustibili solide), e di pompe di calore elettriche aria/aria e aria/acqua di potenza inferiore o uguale a 35 kW.

12. I contributi di cui al comma 11 sono concessi con il procedimento valutativo a sportello ai sensi dell’articolo 36, comma 4, della legge regionale 20 marzo 2000, n. 7 (Testo unico delle norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso):

a) fino all’ammontare massimo di 2.000 euro per stufe e camini e di 4.000 euro per caldaie e pompe di calore, da installare nelle unità immobiliari situate nei territori dei Comuni in cui sono stati rilevati superamenti dei limiti di legge per le polveri sottili o dei valori obiettivo per il benzo-a-pirene in almeno uno dei cinque anni precedenti la pubblicazione dell’avviso di cui al comma 15;

b) fino all’ammontare massimo di 1.000 euro per stufe e camini e di 3.000 euro per caldaie e pompe di calore, da installare nelle unità immobiliari situate nei territori dei Comuni diversi da quelli di cui alla lettera a).

13. Le domande di concessione del contributo di cui al comma 11 sono presentate alla Direzione centrale competente in materia di ambiente a seguito di avviso da pubblicarsi sul Bollettino ufficiale della Regione. Nell’avviso sono indicati le modalità e il termine di presentazione delle domande di concessione del contributo, le spese ammissibili al contributo, le modalità di concessione e di erogazione del contributo.

14. Sono ammissibili a contributo le spese connesse alla realizzazione degli interventi di cui al comma 11 sostenute nei sei mesi precedenti la data di presentazione della domanda di contributo. I soggetti indicati al comma 11 possono presentare domanda per una sola unità immobiliare; per la stessa unità immobiliare è ammessa una sola domanda per uno degli interventi di cui al comma 11.

15. Il contributo di cui al comma 11 è cumulabile con altri contributi o incentivi pubblici o con le detrazioni fiscali nazionali nel limite dell’importo della spesa ammissibile. Restano fermi eventuali divieti o limitazioni di cumulo con altri contributi pubblici in relazione ai quali si rimanda alle normative di settore.

16. In sede di prima applicazione delle misure di sostegno previste dal comma 11 sono finanziabili, qualora ritenute ammissibili, le spese per la realizzazione degli interventi di cui al comma 11, sostenute dall’1 ottobre 2023 al giorno precedente la data di presentazione della domanda di contributo.

17. Per le finalità di cui comma 11 è destinata la spesa di 3 milioni di euro per l’anno 2024 a valere sulla Missione n. 9 (Sviluppo sostenibile, tutela del territorio e dell’ambiente) – Programma n. 8 (Qualità dell’aria e riduzione dell’inquinamento) – Titolo n. 2 (Spese in conto capitale) dello stato di previsione della spesa del bilancio per gli anni 2023-2025, con riferimento alla corrispondente variazione prevista dalla Tabella D di cui al comma 21.

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Nuovi incentivi per le rinnovabili in FVG

Dalla Regione Friuli Venezia Giulia, nel 2024, sarà possibile ottenere un contributo per rottamare vecchie stufe e caminetti a legna e sostituirli con modelli più efficienti.
I contributi sono finalizzati alla dismissione di generatori di calore per il riscaldamento domestico a biomasse legnose di potenza inferiore o uguale a 35 kW, con classe di qualità inferiore o uguale a 4 stelle e il contestuale acquisto e installazione di generatori di calore a biomassa combustibile solida di potenza inferiore o uguale a 35 kW, appartenenti alla classe di qualità 5 stelle.
L’entità del contributo dipenderà dalla tipologia dell’impianto da sostituire e dal comune in cui l’impianto viene installato, con contributi maggiori laddove sono stati registrati più alti sforamenti dei livelli limite per polveri sottili o benzo-a-pirene.
“I contributi saranno assegnati fino all’ammontare massimo di duemila euro per stufe e camini e di quattromila euro per caldaie e pompe di calore, da installare nelle unità immobiliari situate nei territori dei Comuni in cui sono stati rilevati superamenti dei limiti di legge per le polveri sottili o dei valori obiettivo per il benzo-a-pirene in almeno uno dei cinque anni precedenti la pubblicazione dell’avviso”, ha spiegato l’assessore Scoccimarro, specificando poi che in tutti gli altri comuni “il contributo potrà raggiungere l’ammontare massimo di mille euro per stufe e camini e di tremila euro per caldaie e pompe di calore”.
A bilancio sono stati stanziati 3 milioni che  verranno distribuiti nel 2024 ma potranno coprire le spese di sostituzione degli impianti già sostenute dal 1° ottobre 2023. Inoltre sarà possibile il cumulo con contributi statali e detrazione.

Confermato anche il rifinanziamento del bando fotovoltaico, per il quale sono stati stanziati ulteriori 50 milioni di euro che copriranno anche nel 2024 le spese per gli impianti fotovoltaici, solari termici a favore dei privati. I 100 milioni del bando 2023 andranno probabilmente ad esaurirsi entro la metà di novembre e il rifinanziamento garantirà la continuità; grazie a questo contributo, sono già stati installati impianti che hanno permesso una riduzione di 26.605 tonnellate di CO2.

Per beneficiare di queste misure è indispensabile approfondire le modalità di accesso e gli aspetti tecnici e  tecnologici da considerare nell’installazione di nuovi impianti, in modo da compiere scelte consapevoli ed economicamente sostenibili: per questo, a disposizione dei cittadini c’è lo Sportello Energia FVG, servizio erogato da APE FVG come consulenza gratuita:

   sportelloenergia@ape.fvg.it
   353 41 04 289

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Bando PNRR Agrisolare

Il nuovo Avviso per la realizzazione di impianti fotovoltaici nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale è stato pubblicato il 21 luglio 2023 e stanzia circa 1 miliardo di euro a fondo perduto.
Si tratta del secondo bando e, rispetto al precedente, presenta novità interessanti a vantaggio dei beneficiari:

  • aumentata la percentuale di aiuto a fondo perduto concedibile: fino all’80% per le imprese della produzione agricola primaria e della trasformazione di prodotti agricoli;
  • introdotta la nuova fattispecie di autoconsumo condiviso;
  • prevista la partecipazione di imprese in forma aggregata;
  • possibilità di realizzare impianti fotovoltaici sui tetti dei fabbricati agricoli con potenza fino ad un massimo di 1.000 kWp per impianto;
  • raddoppiata la spesa massima ammissibile per sistemi di accumulo fino a 100.000 euro;
  • raddoppiata la spesa massima ammissibile per dispositivi di ricarica fino a 30.000 euro;
  • aumentata la spesa massima per beneficiario, ora pari ad 2.330.000 euro.

Le domande possono essere presentate a partire dal prossimo 12 settembre e fino al 12 ottobre 2023.

Attraverso il bando Parco Agrisolare 2023, il Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare e delle Foreste e Turismo sostiene l’acquisto e la posa in opera di impianti fotovoltaici su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale, al fine di perseguire gli obiettivi nazionali climatici-ambientali di promozione dell’utilizzo di energia da fonti rinnovabili e attuazione di interventi di efficienza energetica.
Ricordiamo che il parco agrisolare prevede l’installazione di pannelli fotovoltaici sui tetti degli edifici dell’azienda agricola e si differenzia così dall’agrivoltaico che vede un utilizzo duale del suolo agricolo attraverso pannelli solari posti su strutture sopraelevate che consentono la prosecuzione dell’attività agricola sottostante, migliorandone la resa.

Lo Sportello Energia FVG è disponibile per informazioni e chiarimenti sul bando. Inoltre, APE FVG, che gestisce lo Sportello e che è anche soggetto erogatore SISSAR per il 2023 per il settore agroenergie, è disponibile a supportare con la propria consulenza tecnica le aziende agricole interessate a presentare domanda di finanziamento, così come già avvenuto con successo in occasione del primo bando agrisolare: https://www.ape.fvg.it/pnrr-finanziato-parco-agrisolare-a-morsano-al-tagliamento/