Facciamo il punto

Articolo facciamo il punto Sportello Energia FVG

L’estate sta finendo e non tutte le novità introdotte dalla Legge di bilancio a fine 2017 si sono concretizzate. Facciamo il punto.

Il bonus verde, vera e propria “new entry” tra le detrazioni dall’Irpef, non ha ancora una guida dedicata dell’Agenzia delle Entrate e per chi vuole accedervi rimangono molti dubbi ed incertezze. I punti fermi sono questi:
– la spesa massima ammessa è di 5.000 € e la detrazione corrisponde al 36% in 10 anni;
– gli interventi ammessi sono definiti di “sistemazione a verde” di aree scoperte private o condominiali, ovvero la trasformazione o la realizzazione di giardino o tappeto erboso con piantumazioni, la realizzazione di impianti di irrigazione o di pozzi, la realizzazione di coperture a verde o di giardini pensili;
– sono ammesse solo fatture di prestazione di servizi ovvero non è possibile effettuare lavori in proprio.
Per quanto riguarda l’attesissima comunicazione da fare all’ENEA per gli interventi che rientrano nella detrazione del 50% per ristrutturazioni e portano ad un risparmio energetico, il portale è in fase di test e dovrebbe essere messo on-line a breve. Per chi ha già effettuato questa tipologia di lavori, il termine di 90 giorni per l’invio decorrerà a partire dall’attivazione del portale.
Attese anche le guide dell’Agenzia delle Entrate, in particolare l’aggiornamento di quella sulla detrazione del 65% per risparmio energetico (l’ultima versione riporta la data 12 settembre 2017) e una guida dedicata solo al Sisma bonus.
In merito alla cessione del credito della detrazione al 65% per risparmio energetico, introdotta anche per lavori su singole abitazioni, la circolare n. 11/E del 18 maggio 2018 ha fornito dei chiarimenti sul meccanismo ma ha lasciato in sospeso le modalità operative, la cui uscita è prevista in successivo documento. A questo link il nostro articolo sull’argomento.
Il Conto Termico 2.0 invece, non legato al bilancio, rimane sempre attivo. Ne abbiamo parlato in questi articoli:
Il nuovo Conto Termico 2.0 per i privati
Conto Termico 2.0: il solare termico
Conto Termico 2.0: i generatori a biomassa

Se hai in mente dei lavori di efficientamento energetico per la tua casa e non sai a quali incentivi hai diritto, non esitare a contattarci!
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10 regole per risparmiare con l’illuminazione

Articolo illuminazione Sportello Energia FVG

Circa l’80% di tutta l’energia elettrica che consumiamo nelle nostre case serve ad illuminare. Ma questi consumi possono essere ridotti fino al 20%, semplicemente usando lampade più efficienti e distribuendo meglio le sorgenti luminose.

Ecco di seguito alcuni consigli utili:

  1. Utilizza le ciabatte per non lasciare gli elettrodomestici in stand-by. Utilizza un’unica ciabatta multipresa per i tuoi dispositivi elettronici come la tv e lo stereo. Quando non li usi, spegni semplicemente la ciabatta e risparmia il 10% di energia elettrica.
  2. Spegni tutti i dispositivi utilizzando la funzione “on-off” sul dispositivo stesso. Un televisore che rimane in funzione per 3 ore al giorno e viene lasciato in standby per le rimanenti 21 ore utilizza circa il 40% dell’energia mentre è in stand-by.
  3. I caricabatteria, di computer e cellulare per esempio, quando non sono collegati all’apparecchio consumano comunque elettricità, ricordati di staccarli.
  4. Evita di accendere e spegnere le luci in continuazione. Nei luoghi dove il rischio di dimenticarsi la luce accesa è elevato, meglio installare un timer che le spenga automaticamente.
  5. Sostituisci le lampadine ad incandescenza con quelle a basso consumo: durano dieci volte di più e consumano un quinto in meno, otterrai una riduzione media dei costi di illuminazione anche del 70%.
  6. I risparmi energetici maggiori si hanno per le lampade che rimangono accese più a lungo: meglio cominciare con il sostituire quelle.
  7. Anche le lampadine sono dotate di etichetta energetica: la classificazione si basa su sette classi di efficienza, dalla classe A (alta efficienza) alla classe G (bassa efficienza). Le lampade ad alta efficienza rientrano nelle classi A e B e consentono di risparmiare energia elettrica.
  8. E’ importante avere la quantità di luce necessaria alle varie esigenze domestiche. Se l‘illuminazione non risulta sufficiente, prima di aumentare la potenza delle lampadine esistenti può essere più efficace cambiare le posizioni dei punti luce. Per gli usi domestici conviene avere una luce diffusa in tutti gli ambienti e intervenire con fonti luminose più intense nelle zone destinate ad attività come studiare, mangiare, cucinare.
  9. Spegnendo 5 luci nei corridoi e nelle stanze quando non ne hai bisogno puoi risparmiare 60 euro ed evitare di produrre 400kg di emissioni di CO2.
  10. Misurare regolarmente i consumi di energia elettrica è il primo passo verso il risparmio: consente di stabilire il punto di partenza e valutare i progressi.

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Climatizzatori, tende oscuranti and co.: gli incentivi

Clima Sportello Energia FVG

Giornate calde e afose ci ricordano che forse era il caso di installare per tempo il climatizzatore o delle tende ombreggianti o agire addirittura sull’isolamento.
In ogni caso non è mai troppo tardi per valutare che tipo di intervento eseguire con una spesa ridotta, sfruttando gli incentivi presenti.

Innanzitutto spieghiamo come l’irraggiamento solare agisce sull’abitazione.
I raggi solari riescono ad entrare all’interno dell’edificio principalmente tramite le finestre che sono superfici trasparenti. L’ideale quindi sarebbe bloccarli con delle schermature, soprattutto sui lati più esposti (Est, Sud, Ovest); queste schermature dovrebbero essere mobili per permettere invece nel periodo invernale l’apporto di calore. Per le schermature solari al momento è a disposizione la detrazione dall’Irpef per risparmio energetico che restituisce il 50% della spesa in 10 anni.
Inoltre i raggi solari riscaldano direttamente anche l’involucro e quindi le pareti e la copertura. Se questi elementi non sono isolati con materiali che sfasano l’onda di calore, la temperatura interna subirà un innalzamento. Per realizzare un cappotto o isolare la copertura si può ottenere il 65% della spesa in 10 anni accedendo alla detrazione Irpef per risparmio energetico.
L’installazione di un condizionatore è una “cura” se così possiamo definirla, perchè raffresca l’aria interna alla casa ma non va ad agire sulle cause dell’innalzamento della temperatura. E’ innegabilmente un rimedio alla calura estiva ed è un intervento poco invasivo e con un costo modesto. Se abbinato poi ad un impianto fotovoltaico, non va a pesare sulla bolletta dell’energia elettrica perchè nei momenti di maggior produzione di energia vi è anche il maggior utilizzo del condizionatore. La detrazione Irpef per ristrutturazioni annovera tra l’elenco degli interventi ammessi anche l’installazione di condizionatori e dell’impianto fotovoltaico, restituendo il 50% della spesa in 10 anni.

Abbiamo visto quindi che gli interventi sono diversi e che ci sono degli incentivi da poter sfruttare. Per capire come intervenire è necessario studiare l’edificio, ma anche capire che budget c’è a disposizione.

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Fotovoltaico “plug and play”???

Articolo FV plug and play Sportello Energia FVG

Mai sentito parlare di “fotovoltaico plug and play”? In questo articolo vi spieghiamo cos’è e come funziona, quali sono i suoi vantaggi e i suoi svantaggi  e come mai in Italia la sua installazione non ha preso piede.

Innanzitutto “plug and play” dall’inglese significa “collega e utilizza”. Nel caso del fotovoltaico questo sta a significare che il singolo modulo non ha bisogno di una specifica installazione ma può essere montato e collegato alla rete dall’utente finale. Questo può avvenire perchè il pannello ha dimensioni ridotte (può essere installato ad esempio sul balcone) e possiede una spina che viene inserita nella presa di corrente più vicina. Insomma, sarebbe un pò come acquistare un elettrodomestico e collegarlo semplicemente alla rete, solo che il risultato è produzione istantanea gratuita di energia elettrica.

Fin qui sembrerebbe tutto rose e fiori, ma c’è un motivo per cui questi sistemi non hanno avuto ancora molto successo in Italia.
Infatti nonostante si scelga una potenza al di sotto di 1 kW (soglia al di sotto della quale fino al 30 giugno 2017 non era necessaria molta burocrazia) gli oneri documentali ed economici per rispettare la normativa non sono per niente irrilevanti e sul piatto della bilancia pesano molto sull’investimento iniziale, rendendolo poco conveniente. Ricordiamo che è necessario che il sistema rispetti la normativa CEI 0-21 e che il contatore sia bidirezionale.
Inoltre la massima produzione di energia si ha nelle ore centrali della giornata quindi se non ci sono grossi consumi in questa fascia o non c’è un accumulo, l’energia prodotta non andrà utilizzata con conseguente mancato guadagno rispetto all’investimento iniziale.
Da tener conto inoltre del rendimento, sicuramente più basso se il pannello verrà installato ad esempio in verticale sul balcone. Ricordiamo infatti che i raggi devono colpire perpendicolarmente il pannello per avere maggior rendimento e che l’ideale sarebbe avere una falda inclinata a sud.

La scelta di installare un pannello fotovolotaico plug and play quindi potrebbe risultare vantaggiosa solo per alcuni casi: ad esempio se abbinata ad un condizionatore per il raffrescamento estivo, che utilizza quasi istantaneamente l’energia prodotta nelle ore di picco. Da dimensionare correttamente però la potenza dell’impianto fotovoltaico in base alla richiesta di energia del condizionatore.
Anche per chi vive in condominio, e non ha disponibilità di una falda libera, adottare questa soluzione potrebbe essere l’unico modo per avere energia gratis, sfruttando terrazze e balconi.

In conclusione la diffusione di questa tipologia di impianto fotovoltaico ha incontrato degli ostacoli dal punto di vista della normativa ma anche dal punto di vista di un ritorno economico effettivo. Vedremo cosa accadrà in futuro, visto che in paesi come la Svizzera, l’Olanda e la Germania questo sistema sta avendo successo.

Se comunque voleste installare un modulo “plug and play”, al momento per questo intervento è possibile ottenere la detrazione del 50% della spesa dall’Irpef in 10 anni, con la voce “interventi per il consegumento di risparmio energetico”.
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