Da lunedì 24 maggio riprendono le consulenza in presenza dello Sportello Energia FVG:
martedì, mercoledì e venerdì a Gemona del Friuli, in via Santa Lucia 19 con orario 8.30-13.00 e 14.00-17.30 Ogni lunedì a Pordenone, in via Bertossi 9 (uffici comunali) dalle 10.00 alle 16.00 Ogni giovedì a Udine, in via Stringher 14/D dalle 9.00 alle 17.00
Sarà possibile accedere al servizio solo previo appuntamento da fissare telefonicamente (353 41 04 289) o via email (sportelloenergia@ape.fvg.it), con l’obbligo di utilizzare la mascherina e di fornire i propri dati per la tracciabilità.
«Nell’ambito della ristrutturazione della mia casa in bifamiliare, per aumentare l’efficienza energetica vorrei sostituire la vecchia caldaia a gas del mio appartamento con una nuova. È una soluzione possibile, oppure per rientrare nel programma del 110% bisogna necessariamente mettere una pompa di calore?»
«Sono proprietario di una singola abitazione, e non ho intenzione di intraprendere i lavori per la ristrutturazione generale, tipo il cappotto termico. Vorrei solo usufruire del bonus per la sostituzione dell’impianto di climatizzazione, cioè la caldaia, per il quale ho ricevuto diverse offerte da parte di fornitori che arrivano anche ad anticipare una quota cospicua del relativo “Credito d’imposta”, ma vorrei prima conoscere il vostro parere in merito.»
Queste sono solo alcune delle domande rivolte allo Sportello Energia FVG che fanno riferimento agli impianti e che riportiamo come esempio.
La nostra risposta è che la sostituzione dell’impianto di climatizzazione invernale esistente rientra tra gli interventi “trainanti” del Superbonus 110%, può perciò usufruire della massima detrazione. L’efficienza energetica, però, parte dall’involucro, mentre gli impianti, quando necessario, dovrebbero essere “trainati” a integrare o completare l’efficientamento del fabbricato.
Ma andiamo con ordine: gli obiettivi dell’efficientamento energetico devono essere da un lato la riduzione dei consumi energetici, dall’altro la salubrità delle case, con un miglioramento del comfort interno.
Gli interventi principali per perseguire questi obiettivi, come coerentemente previsti dalle norme agevolative, sono di due tipi: miglioramenti dell’involucro oppure impiantistici.
I miglioramenti dell’involucro consistono in isolamento termico di pareti perimetrali e copertura, serramenti più performanti, schermature solari. Essi:
incidono significativamente sulla riduzione dei consumi energetici, a prescindere da impianti e da tipo di energia;
incidono inoltre direttamente sul comfort interno (irraggiamento di pareti esterne e di finestre). Per contro una tenuta ermetica dell’involucro richiede una maggior attenzione al ricambio di aria, che potrebbe essere efficacemente controllata da una macchina (ventilazione meccanica controllata);
sono una componente passiva e a basso contenuto tecnologico e possono essere realizzati con materiali a basso impatto ambientale;
non incidono direttamente sul passaggio alle fonti rinnovabili, però ricordiamo che “l’energia più pulita è quella risparmiata”.
I miglioramenti impiantistici consistono in impianti di riscaldamento o raffrescamento più efficienti, altri impianti integrati, shift verso energie da fonti rinnovabili. Questi:
incidono sulla riduzione dei consumi energetici in relazione alla maggior efficienza della macchina. Si deve sottolineare che un sistema costituito da impianto evoluto e involucro “colabrodo” è poco efficace;
relativamente al comfort interno l’impianto da solo non può compensare un eventuale irraggiamento di pareti male isolate;
sono una componente attiva ad elevato contenuto tecnologico, quindi potenzialmente a più rapida obsolescenza. Hanno una significativa incidenza di “energia grigia” (produzione, gestione, smaltimento);
non sempre questi impianti incidono direttamente sul passaggio alle fonti rinnovabili; per esempio il passaggio da utilizzo di gas a energia elettrica in sé non annulla le emissioni in atmosfera, rimandando questo bilancio alla valutazione di come viene prodotta l’energia elettrica.
Detto questo, è chiaro che un intervento di efficientamento energetico che sia equilibrato deve partire dall’involucro. Una volta che il fabbisogno energetico è stato ridotto al minimo, si possono poi progettare e realizzare impianti adeguati che generalmente prevedono una minore potenza impiegata e minori costi di investimento.
In questo momento di sbilanciamento tra domanda e offerta, per i committenti è facile cadere nell’errore di non considerare questo passaggio logico, soprattutto nel momento in cui le proposte commerciali non sono imparziali. Anche per questo, lo Sportello Energia FVG è a disposizione per informare il consumatore finale, non addetto ai lavori, aiutandolo nella scelta delle soluzioni più orientate ad una vera sostenibilità energetica.
Per ricevere consigli e informazioni sugli interventi di efficientamento energetico, invia una email a sportelloenergia@ape.fvg.it specificando la tua richiesta e lasciando i tuoi recapiti: verrai ricontattato.
Oppure puoi telefonare al 353 41 04 289.
Gli appuntamenti invece sono momentaneamente sospesi e tutti gli sportelli cittadini (Pordenone, Udine e Gemona) sono temporaneamente chiusi.
Per informazioni generali cerca tra le FAQ del sito se c’è la risposta alle tue domande.
L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato l’edizione di febbraio 2021 della guida sul Superbonus, che ha ampliato le possibilità di fruire della detrazione fiscale al 110% per nuovi interventi di efficientamento energetico, sismabonus, fotovoltaico, colonnine di ricarica di veicoli elettrici, eliminazione delle barriere architettoniche, e includendo nuovi beneficiari.
Il Dipartimento Unità Efficienza Energetica di Enea ha pubblicato le versioni aggiornate dei vademecum per l’Ecobonus, in particolare per quanto riguarda i requisiti tecnici per l’accesso alle detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici stabiliti dal DM “Requisiti” del 6 agosto 2020:
L’Assessorato all’Ambiente del Comune di Casarsa della Delizia in collaborazione con l’Agenzia per l’Energia del FVG e lo Sportello Energia FVG invita la cittadinanza all’incontro “Guida rapida agli incentivi” il giorno martedì 9 aprile dalle ore 20.30.
La serata si aprirà con i saluti istituzionali da parte dell’Assessore dott.ssa Tiziana Orleni e proseguirà con l’intervento di Irene Cosano, responsabile dello Sportello Energia FVG, che illustrerà gli incentivi ora a disposizione per l’efficientamento e il risparmio energetico attivi in Italia e in regione.
Al termine dell’incontro sarà possibile interagire con la relatrice per chiedere informazioni più approfondite.
Il nuovo Conto Termico 2.0, in vigore dal 31 maggio 2016, potenzia e semplifica il meccanismo di sostegno già introdotto dal decreto 28/12/2012, ovvero il vecchio Conto Termico, e incentiva interventi per l’incremento dell’efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili.
I beneficiari sono Pubbliche Amministrazioni, imprese e privati che potranno accedere a fondi per 900 milioni di euro annui, di cui 200 destinati alle PA. Responsabile della gestione del meccanismo e dell’erogazione degli incentivi è il Gestore dei Servizi Energetici.
Rispetto agli altri incentivi presenti nel campo del risparmio energetico, si tratta di contributi a fondo perso.
Per la Pubblica Amministrazione oltre all’accesso diretto, c’è la possibilità dell’accesso tramite prenotazione. Infatti se si rispettano alcuni requisiti, è possibile fare richiesta di un acconto per i lavori, che può consistere nei 2/5 o nel 50% dell’importo totale dell’incentivo.
Inoltre è stato stilato un elenco di apparecchi “a catalogo” che permettono un più semplice accesso al sistema di richiesta dell’incentivazione. Questa lista è continuamente implementata dal GSE e aggiornata sul sito a questo link.
Il campo degli interventi incentivabili si è allargato rispetto al “vecchio conto”. Per la Pubblica Amministrazione è possibile finanziare interventi di piccole dimensioni per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili e per l’installazione di sistemi ad alta efficienza. Nello specifico si intende la sostituzione di impianti esistenti con generatori alimentati a fonti rinnovabili:
– pompe di calore, per climatizzazione anche combinata per acqua calda sanitaria;
– caldaie, stufe e termocamini a biomassa (es. pellet, legna);
– sistemi ibridi a pompa di calore;
– sostituzione di scaldacqua elettrici con scaldacqua a pompa di calore;
– installazione di impianti solari termici anche abbinati a tecnologia solar cooling per la produzione di freddo.
Oltre a questi interventi se ne aggiungono altri, vengono infatti finanziati anche interventi per l’efficientamento dell’involucro. In particolare:
– coibentazione pareti e coperture;
– sostituzione serramenti;
– installazione schermature solari;
– trasformazione degli edifici esistenti in “NZEB (Nearly Zero Energy Building)” cioè edifici ad energia quasi zero;
Ed inoltre:
– illuminazione d’interni e delle pertinenze esterne;
– tecnologie di building automation.
Rispetto ai privati, la pubblica amministrazione può beneficiare dell’incentivo anche per la sostituzione di impianti esistenti per la climatizzazione invernale con impianti a più alta efficienza come le caldaie a condensazione.
L’incentivo copre le spese sostenute per una percentuale che varia dal 40 al 55%, fino ad arrivare al 65% per interventi NZEB e per pompe di calore, caldaie e apparecchi a biomassa, sistemi ibridi a pompe di calore e impianti solari termici. Per le Pubbliche Amministrazioni è ammessa la cumulabilità con altri incentivi in conto capitale, sia di natura statale che non statale e questo gli permette di riuscire a coprire il 100% della spesa.
Infine non è da dimenticare che anche le spese per la diagnosi energetica e l’attestato di prestazione energetica sono finanziabili al 100% per la Pubblica Amministrazione.
Se desideri ulteriori chiarimento o hai dei dubbi, segui questo link per fissare un appuntamento o contattaci a questi recapiti:
E-mail: sportelloenergia@ape.fvg.it Telefono: 0432 163 62 75
Una caldaia a condensazione è una caldaia nella quale si ha la condensazione del vapore acqueo dei fumi di scarico. In questo modo si ha il recupero del calore latente di condensazione e di conseguenza maggiore efficienza energetica rispetto ad una caldaia tradizionale. I consumi possono essere più bassi rispetto a una caldaia di tipo tradizionale, a patto però di non trascurare la manutenzione dell’impianto e di poter contare su un edificio ben isolato dal punto di vista termico.
Le caldaie a condensazione di ultima generazione possono essere combinate con un sistema solare termico, permettendo di ridurre il fabbisogno energetico complessivo anche per più del 50% rispetto alle utenze di una casa già isolata termicamente.
L’Ecobonus prevede delle agevolazioni per chi sostituisce la caldaia esistente con una caldaia a condensazione, determinando quindi un risparmio energetico. Questa detrazione è valida fino al 31 dicembre 2017, per il periodo successivo non vi è ancora alcuna conferma.
Di seguito i passi per eseguire l’intervento in maniera da accedere all’Ecobonus.
Requisiti tecnici
In primo luogo l’immobile deve essere dotato di impianto di riscaldamento e l’intervento deve configurarsi come sostituzione totale o parziale del vecchio generatore termico e non come nuova installazione. La nuova caldaia deve essere a condensazione e può essere ad aria o ad acqua.
Il nuovo generatore di calore deve avere un rendimento termico utile, a carico pari al 100% della potenza termica utile nominale, maggiore o uguale a 93 + 2logPn.
Ove tecnicamente compatibili inoltre devono essere installate valvole termostatiche a bassa inerzia termica su tutti i corpi scaldanti. Nell’impossibilità tecnica di installare questi dispositivi, occorre utilizzarne altri con le medesime caratteristiche (ossia di tipo modulante agenti sulla portata). Costituiscono eccezione gli impianti di climatizzazione invernale progettati e realizzati con temperature medie del fluido termovettore inferiori a 45°C. E’ richiesta inoltre la verifica e messa a punto del sistema di distribuzione. E’ importante ricordarsi in fase di preventivazione di chiedere all’installatore che questi requisiti vengano rispettati.
Le spese agevolabili sono:
– smontaggio e dismissione dell’impianto di climatizzazione esistente;
– fornitura e posa in opera di tutte le apparecchiature termiche, meccaniche, elettriche ed elettroniche, delle opere idrauliche e murarie necessarie per la sostituzione a regola d’arte dell’impianto termico esistente con una caldaia a condensazione.
Pagamento delle spese
Le spese devono essere pagate tramite bonifico bancario o postale parlante (modalità di pagamento obbligata nel caso di richiedente persona fisica), che rechi chiaramente come causale il riferimento alla legge finanziaria 2007, numero della fattura e relativa data, oltre ai dati del richiedente la detrazione e del beneficiario del bonifico.
Presentazione della domanda
Entro 90 giorni deve essere compilata la domanda online. La sostituzione della caldaia è uno degli interventi per cui è stato snellito l’iter burocratico e prevede infatti che la domanda possa essere presentata anche dal singolo utente e che non sia necessario appoggiarsi ad un tecnico. Si ricorda che nel caso in cui ci si voglia affidare comunque ad un tecnico, le spese sono detraibili.
La documentazione per verificare i requisiti è diversa a seconda che ci si avvalga o meno di un tecnico.
Se la domanda viene presentata in autonomia bisogna richiedere al produttore la certificazione della caldaia e delle valvole termostatiche che rispetti i requisiti richiesti. In alternativa se la domanda viene presentata dal tecnico, sarà lui stesso a redigere l’asseverazione.
Si ricorda anche che è compito dell’utente indicare sulla domanda on-line il risparmio energetico previsto in seguito all’intervento: il relativo calcolo dovrebbe essere effettuato seguendo le direttive del DPR 59/2009 e applicando le norme UNI TS 11300. Tuttavia, nello spirito di semplificazione previsto dalla legge 99/09, ai fini della detrazione fiscale si possono ipotizzare i risparmi indicati nell’esempio di calcolo semplificato pubblicato sul sito dell’ENEA a questo link http://efficienzaenergetica.acs.enea.it/tecnici/caldaia.pdf. Si tenga presente che tale esempio vale per un appartamento tipo di 82 mq. Per un appartamento di metratura inferiore si può tuttavia considerare il medesimo risparmio. Per un appartamento di superficie tra 82 e 164 mq, il risparmio va calcolato in proporzione. Se invece stiamo trattando di una casa isolata della stessa superficie, il risparmio in linea di massima va raddoppiato (condizione conservativa) rispetto a quello previsto nel caso di un appartamento. Oltre 164 mq e per qualsiasi altra tipologia di immobile, il risparmio va calcolato in maniera rigorosa. Si ricorda nuovamente che nel caso in cui ci si voglia affidare comunque ad un tecnico, le spese sono detraibili.
Terminata questa fase, bisogna conservare la seguente documentazione:
– fatture relative alle spese sostenute;
– ricevuta del bonifico bancario o postale (modalità di pagamento obbligata nel caso di richiedente persona fisica), che rechi chiaramente come causale il riferimento alla legge finanziaria 2007, numero della fattura e relativa data, oltre ai dati del richiedente la detrazione e del beneficiario del bonifico;
– ricevuta dell’invio effettuato all’ENEA(codice CPID), che costituisce garanzia che la documentazione è stata trasmessa. Nel caso di invio postale, ricevuta della raccomandata postale;
– schede tecniche;
– originali inviati all’ENEA firmati (dal tecnico e/o dal cliente).
Per consultare il vademecum ufficiale dell’ENEA clicca qui.
Per avere chiarimenti su questo e altri interventi siamo a disposizione per una consulenza gratuita.
Segui questo link per fissare un appuntamento o contattaci tramite email sportelloenergia@ape.fvg.it o telefono 0432 163 62 75.
Abbiamo già visto in un articolo precedente quali sono le condizioni e i benefici di coibentare l’involucro di un edificio. Ma cosa succede se ci spingiamo più in là e adottiamo altre misure di efficienza energetica? Consideriamo per esempio se oltre all’isolamento, installassimo una caldaia a condensazione, un impianto solare termico e valvole termostatiche ai termosifoni.
Prendiamo in esame un’abitazione in classe G, con superficie di 120 mq e dove vivono 4 persone.
Una caldaia a condensazione è un apparecchio che rispetto alle caldaie tradizionali a gas riesce a recuperare parte del calore latente presente nei fumi, perché sfrutta la condensazione di questi per ottenere ulteriore energia. Il risultato è un rendimento di combustione maggiore e una minor emissione di CO2 in ambiente.
La valvola termostatica è un dispositivo composto da una valvola autoregolante alla quale è associato un termostato che ha lo scopo di regolare l’apertura della valvola tenendo conto della temperatura ambientale. Vengono applicate sui termosifoni per regolare il flusso di acqua calda in base alla temperatura richiesta dall’ambiente allo scopo di ridurre i consumi di energia e migliorare il comfort interno stabilizzando la temperatura a livelli diversi nei diversi locali a seconda delle necessità.
Un impianto solare termico consente invece di ottenere energia termica gratuita dalla radiazione solare, sotto forma di acqua calda. Nel nostro esempio consideriamo un pannello da 6mq con collettori a tubi sotto vuoto e accumulo da 500 litri.
L’investimento richiesto si aggira sui 38.702€, dei quali 25.156€ sono recuperabili grazie all’incentivo cosiddetto Ecobonus, in 10 rate annuali.
I risparmi sulle bollette sono elevati poiché vengono applicate molte soluzioni di risparmio energetico, che si rinforzano l’un l’altra. Grazie alla coibentazione, pareti, solaio e serramenti mantengono l’ambiente interno caldo in inverno e fresco d’estate. I pannelli solari permettono di ottenere energia dalla fonte gratuita e rinnovabile che è il sole. La caldaia a condensazione e le valvole termostatiche permettono una maggiore efficienza energetica: la stessa quantità di combustibile infatti genera più calore e la gestione delle temperature interne dei vari locali è perfettamente controllata.
Il risultato è che le bollette vengono alleggerite di 1.443€ all’anno.
Inoltre la classe energetica della casa aumenta drasticamente, passando da una classe molto bassa, la G, a una molto alta, la A1. Questo rende l’edificio più confortevole ed esso acquisisce un valore più alto sul mercato.
Infine i benefici si estendono anche all’ambiente, grazie a questi interventi vengono infatti risparmiati 3.526kg di anidride carbonica e l’emissione di altre sostanze nocive viene evitata, rendendo l’aria che respiriamo più salubre.
La limitazione di questi calcoli sta nella necessità di adattare gli interventi alle singole realtà: dimensione e forma della casa, classe energetica e numero di inquilini sono alcuni dei fattori che incidono sul risultato finale e per questo è necessario affidarsi a un tecnico per ottenere un calcolo personalizzato.
Per conoscere invece tutti gli incentivi dei quali è possibile usufruire e le modalità per accedervi siamo a disposizione per una consulenza gratuita e disinteressata.
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