Conto Termico 2.0: i generatori a biomassa

Articolo CT biomassa Sportello Energia FVG

Tra gli interventi incentivati dal Conto Termico 2.0 vi è anche la sostituzione parziale o integrale dell’impianto esistente con impianti di climatizzazione dotati di generatori di calore alimentati a biomassa, a patto che l’esistente sia alimentato a biomassa, a gasolio, a carbone o a olio combustibile.

Chi
I soggetti possono beneficiare degli incentivi a condizione che:
– siano titolari di diritto di proprietà dell’edificio/immobile ove l’intervento deve essere realizzato;
– abbiano la disponibilità dell’edificio/immobile ove l’intervento deve essere realizzato, in quanto titolari di altro diritto reale o di diritto personale di godimento.

Su quali edifici
L’intervento può essere realizzato su edifici esistenti, parti di edifici esistenti o unità immobiliari esistenti di qualsiasi categoria catastale, o di riscaldamento di serre esistenti e fabbricati rurali esistenti. L’immobile deve essere dotato in origine di impianto di riscaldamento.

Quali sono gli interventi
Possono accedere al Conto Termico 2.0 i seguenti generatori di calore:
a) caldaie a biomassa di potenza termica nominale inferiore o uguale a 500 kWt;
b) caldaie a biomassa di potenza termica nominale superiore a 500 kWt e inferiore o uguale a 2.000 kWt;
c) stufe e termocamini a pellet;
d) termocamini a legna;
e) stufe a legna.
Per le sole aziende agricole e le imprese operanti nel settore forestale è incentivata, oltre la sostituzione, l’installazione di impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di calore tra quelli sopra elencati.
Nel caso specifico delle serre, di proprietà delle sole aziende agricole, è consentito il mantenimento dei generatori esistenti a gasolio con la sola funzione di backup.

Requisiti tecnici generali
– l’installazione deve sostituire parzialmente o integralmente l’impianto di climatizzazione invernale già presente. La sostituzione parziale è ammessa solo nel caso di un impianto pre-esistente dotato di più generatori di calore;
– la messa a punto e l’equilibratura del sistema di distribuzione, regolazione e controllo, ove applicabile;
– l’installazione su tutti i corpi scaldanti di elementi di regolazione di tipo modulante agente sulla portata, tipo valvole termostatiche a bassa inerzia termica, a esclusione di alcuni casi specifici (ad esempio nel caso di termocamini e stufe);
– l’installazione di efficaci sistemi di contabilizzazione individuale dell’energia termica utilizzata per la conseguente ripartizione delle spese, nel caso di impianti centralizzati a servizio di molteplici unità immobiliari e/o edifici;
– per gli interventi con potenza termica utile superiore a 200 kWt è obbligatoria l’installazione di sistemi di contabilizzazione del calore e la comunicazione al GSE delle misure dell’energia termica annualmente prodotta dagli impianti e utilizzata per coprire i fabbisogni termici;
– almeno una manutenzione biennale obbligatoria per tutta la durata dell’incentivo, effettuata sul generatore di calore e sulla canna fumaria. Il soggetto che presenta richiesta di incentivo deve conservare gli originali dei certificati di manutenzione.

Requisiti specifici
a) Caldaie a biomassa di potenza termica nominale inferiore o uguale a 500 kWt:
– certificazione di un organismo accreditato che attesti la conformità alla norma UNI EN 303-5 classe 5;
– rendimento termico utile (%) non inferiore a 87+log(PN), dove PN è la potenza nominale dell’apparecchio;
– emissioni in atmosfera non superiori a quanto richiesto;
– installazione di un sistema di accumulo termico dimensionato secondo precise specifiche;
– il pellet utilizzato deve essere certificato da un organismo di certificazione accreditato che ne certifichi la conformità alla norma UNI EN ISO 17225-2;
– possono inoltre essere utilizzate altre biomasse combustibili, solo nel caso in cui siano ugualmente certificate le emissione in atmosfera.
b) Caldaie a biomassa di potenza termica nominale superiore a 500 kWt e inferiore o uguale a 2.000 kWt:
– rendimento termico utile non inferiore all’89%;
– emissioni in atmosfera non superiori a quanto richiesto;
– il pellet utilizzato deve essere certificato da un organismo di certificazione che ne certifichi la conformità alla norma UNI EN ISO 17225-2;
– possono inoltre essere utilizzate altre biomasse combustibili, solo nel caso in cui siano ugualmente certificate le emissione in atmosfera;
– per le caldaie automatiche prevedere un volume di accumulo tale da garantire un’adeguata funzione di compensazione di carico.
c) Stufe e termocamini a pellet:
– certificazione di un organismo accreditato che attesti la conformità alla norma UNI EN 14785;
– rendimento termico utile maggiore dell’85%;
– emissioni in atmosfera non superiori a quanto richiesto;
– il pellet utilizzato deve essere certificato da un organismo di certificazione che ne certifichi la conformità alla norma UNI EN ISO 17225-2.
d) Termocamini a legna:
– siano installati esclusivamente in sostituzione di camini o termocamini, sia a focolare aperto che chiuso, o stufa a legna, indipendentemente dal fluido termovettore;
– certificazione di un organismo accreditato che attesti la conformità alla norma UNI EN 13229;
– rendimento termico utile maggiore dell’85%;
– emissioni in atmosfera non superiori a quanto richiesto;
– possono inoltre essere utilizzate altre biomasse combustibili, solo nel caso in cui siano ugualmente certificate le emissione in atmosfera.
e) Stufe a legna:
– certificazione di un organismo accreditato che attesti la conformità alla norma UNI EN 13240;
– rendimento termico utile maggiore dell’85%;
– emissioni in atmosfera non superiori a quanto richiesto;
– possono inoltre essere utilizzate altre biomasse combustibili, solo nel caso in cui siano ugualmente certificate le emissione in atmosfera.

Documentazione necessaria per l’accesso all’incentivo
– se potenza termica nominale ≤ 35 kW, è sufficiente una certificazione del produttore degli elementi impiegati che attesti il rispetto dei requisiti minimi;
– se potenza termica nominale > 35 kW, è necessaria l’asseverazione di un tecnico abilitato più una certificazione del produttore degli elementi impiegati che attesti il rispetto dei requisiti minimi;
– nel caso di installazione di generatori di calore a biomassa aventi potenza termica nominale maggiore o uguale a 100 kW, relazione tecnica di progetto, timbrata e firmata dal progettista, corredata degli schemi funzionali d’impianto;
documentazione fotografica attestante l’intervento, raccolta in documento elettronico in formato PDF con un numero minimo di 8 foto riportanti:
– le targhe dei generatori sostituiti e di quelli installati;
– i generatori sostituiti e installati;
– la centrale termica, o il locale di installazione, ante-operam (presente il generatore sostituito) e post-operam (presente il generatore installato);
– le valvole termostatiche o il sistema di regolazione modulante della portata;
– vista d’insieme del sistema di accumulo termico se installato.
È possibile omettere le fotografie delle targhe dei generatori sostituiti in caso di assenza delle targhe stesse, per apparecchi domestici a biomassa (stufa a legna o a pellet, termocamino) installati prima dell’entrata in vigore dell’obbligo di apporre la targa del generatore, nonché nel caso di manufatti artigianali costruiti in loco o di caminetti aperti. In sostituzione della foto della targa del generatore sostituito va allegata, integrandola nel documento elettronico in formato PDF in luogo della foto mancante, un’autodichiarazione del soggetto responsabile attestante la potenza del generatore stesso.

Documentazione da conservare
– scheda tecnica del produttore del generatore di calore e dei sistemi di termoregolazione o valvole termostatiche, se di nuova installazione;
certificato del corretto smaltimento del generatore di calore sostituito o un documento analogo attestante che il generatore è stato consegnato a un apposito centro per lo smaltimento. Nel caso in cui l’intervento di sostituzione del generatore di calore riguardi un camino aperto, salvo il caso in cui la medesima canna fumaria sia utilizzata dal nuovo generatore di calore, in luogo del certificato di smaltimento il soggetto dovrà chiudere in via definitiva, tramite appositi sistemi permanenti, la canna fumaria del camino aperto. In tal caso, deve essere inclusa nella documentazione fotografica e, a prova dell’intervento eseguito, una foto attestante la chiusura permanente della canna fumaria;
– dichiarazione di conformità dell’impianto, ove prevista;
– libretto di centrale/d’impianto, come previsto da legislazione vigente;
– pertinente titolo autorizzativo e/o abilitativo, ove previsto dalla vigente legislazione/normativa nazionale e locale;
– certificati di manutenzione relativi al generatore di calore ed alla canna fumaria (obbligo di effettuare la manutenzione biennale);
– se potenza termica ≥ 100 kWt, relazione tecnica di progetto, timbrata e firmata dal progettista;
– certificazione rilasciata da un organismo accreditato attestante il rispetto dei livelli emissivi;
fatture intestate al soggetto relative all’acquisto delle biomasse finalizzate all’alimentazione degli impianti incentivati, ad esclusione di quelle autoprodotte, attestanti un consumo di combustibile congruo con la producibilità attesa del generatore nella zona climatica di installazione. Con riferimento al pellet certificato, documentazione fiscale comprovante l’acquisto e riportante, al fine di attestarne la conformità alla norma UNI EN ISO 17225-2;
– autodichiarazione, per i casi di autoproduzione della biomassa, indicante la quantità, espressa in peso, di biomassa autoprodotta impiegata come combustibile, la tipologia (legna, cippato, pellet, ecc.), l’estensione e i riferimenti catastali della superficie boschiva o agricola utilizzata (proprietà, affitto o usufrutto);
– se potenza impianto esistente ≥ 200 kWt, sono richiesti diagnosi energetica precedente e APE post-operam.

Calcolo dell’incentivo
L’incentivo non è una percentuale fissa, ma il calcolo avviene in base a una formula che tiene conto di questi parametri: tipologia e potenza dell’apparecchio, zona climatica ed emissioni di particolato in atmosfera.
In ogni caso l’ammontare dell’incentivo non può superare il 65% delle spese sostenute ammissibili.
Nei casi di obbligatorietà, le spese sostenute per la redazione della diagnosi e dell’APE sono incentivate al 100% per le Pubbliche Amministrazioni e al 50% per gli altri soggetti.

Come presentare la domanda
La domanda va presentata entro 60 giorni dalla conclusione dei lavori tramite il Portaltermico. A questo link un tutorial molto utile del GSE che illustra la modalità di compilazione:
https://goo.gl/bVLBWu
Se l’apparecchio è a catalogo, ovvero sono già stati verificati tutti i requisiti dal GSE, l’invio della domanda risulterà molto più spedito.

Se desideri ulteriori chiarimento o hai dei dubbi, segui questo link per fissare un appuntamento o contattaci a questi recapiti:
E-mail: sportelloenergia@ape.fvg.it
Telefono: 0432 163 62 75

 

Lo Sportello ti consiglia: come risparmiare sul riscaldamento

La bolletta più temuta di solito è quella del gas, soprattutto nel periodo invernale quando utilizziamo copiosamente il riscaldamento. Si calcola che il consumo energetico per il riscaldamento infatti corrisponde mediamente al 30% dei consumi energetici totali di un edificio.

In Italia abbiamo il primato delle bollette gas più alte: cosa possiamo fare nella vita di ogni giorno per evitare di spendere troppo? Piccoli accorgimenti ci possono far risparmiare sulla bolletta senza soffrire il freddo, leggili qua sotto.

  1. Per gli impianti di riscaldamento devi far effettuare i controlli periodici di efficienza energetica previsti dalla normativa regionale e i controlli per la manutenzione in base alle istruzioni del fabbricante (libretto apparecchio) e dell’installatore. Ai fini del risparmio energetico è importante la verifica del rendimento, che misura la temperatura dei fumi e del contenuto di particelle inquinanti.
  2. Fai attenzione agli spifferi: una chiusura ermetica di porte e finestre aumenta la tenuta all’aria e diminuisce le perdite di calore.
  3. Se possibile installa una pompa di calore in casa:
    – è ecocompatibile: non brucia risorse scarse e non emette CO2;
    – è ecologica: il “carburante” delle PDC è un’energia rinnovabile;
    – è economica: i risparmi sulla bolletta arrivano fino al 50%;
    – accresce la classe energetica della casa, aumentandone il valore di mercato.
  4. Ricordati di controllare le temperature dei termostati e di impostarli sui reali fabbisogni.
  5. Tieni il termostato lontano da fonti di calore che potrebbero falsare la misurazione della temperatura della stanza.
  6. Se l’inverno sta volgendo al termine, puoi abbassare di qualche grado la temperatura delle stanze. Con questa piccola azione è possibile risparmiare molta energia.
  7. Sul riscaldamento di casa tua, puoi risparmiare regolando i termosifoni, isolando bene le finestre e le porte verso l’esterno, ma anche chiudendo persiane e tapparelle nelle ore notturne.
  8. La temperatura dell’aria nei diversi ambienti non deve superare i 20°C; in alcune stanze, come la camera da letto e la cucina, potrà essere di qualche grado più bassa. Grazie alle valvole termostatiche installate sui termosifoni o ai termostati per ambiente, hai la possibilità di regolare la temperatura corretta di ogni singola stanza, ad esempio più alta per il bagno e più bassa per la camera da letto.
  9. Considera l’uso dei pannelli radianti a pavimento, a parete o a soffitto che richiedono temperature più basse rispetto ai tradizionali impianti a termosifone con un forte risparmio energetico.
  10. Abbassa il “riscaldamento”. Riducendo la temperatura in casa di solo 1°C, puoi risparmiare il 5-10% sulla bolletta energetica ed evitare di emettere la stessa quantità di CO2 prodotta da un viaggio in auto di 1.600 km.
  11. Programma il termostato. Abbassa la temperatura durante la notte e quando non sei in casa. In tal modo puoi ridurre la bolletta del riscaldamento del 7-15%.
  12. Non surriscaldare l’acqua. Non vi è alcuna necessità di regolare lo scaldabagno ad una temperatura superiore a 60°C.
  13. Evita tendaggi troppo lunghi che, arrivando fino al pavimento, coprono termosifoni ed altre fonti di calore: puoi risparmiare fino al 40%. Non nascondere il condizionatore dietro a piante o tende per non ostacolare la ventilazione e determinare un funzionamento poco efficiente dell’apparecchio.
  14. Per i radiatori posizionati sulle pareti fredde, ad esempio sotto il vano finestra, è consigliabile inserire tra questo e il muro un pannello di materiale isolante, con la faccia riflettente rivolta verso l’interno.
  15. Se nel periodo invernale all’interno della tua casa fa troppo caldo, evita di aprire le finestre: abbassa il riscaldamento o avverti il gestore dell’impianto e richiedi una verifica della temperatura.
  16. Buona parte del calore di casa si disperde attraverso le pareti e i tetti, per cui se decidi di ristrutturare la tua abitazione ricordati che una buona coibentazione ed infissi performanti saranno fondamentali per l’abbattimento dei tuoi consumi.
  17. Installa le finestre con i doppi vetri. Ridurrai così del 50-70% la perdita di energia termica attraverso le finestre.
  18. Isola la casa: i serbatoi per l’acqua calda, le tubature del riscaldamento centrale e le cavità nelle pareti.
  19. Regola i termostati a non più di 20°C, temperatura che garantisce il comfort e rappresenta il valore massimo consentito dalla legge. E’ consigliabile regolare la temperatura a valori più bassi compatibilmente con le attività che si svolgono all’interno dell’edificio: per ambienti affollati o esposti al sole, oppure per le camere da letto, possono essere sufficienti 18-19°C. Inoltre, negli orari in cui l’edificio è vuoto, la temperatura deve essere regolata su valori più bassi.
  20. Ricorda che per ammodernare un impianto di riscaldamento obsoleto o per isolare la tua casa ci sono a disposizione diversi incentivi: contattaci via mail all’indirizzo sportelloenergia@ape.fvg.it oppure al numero 0432-1636275!

Lo Sportello in onda con le novità della finanziaria 2018

Le novità introdotte dalla finanziaria 2018, cosa cambia per finestre, schermature e biomassa, il nuovo bonus verde, il Conto Termico 2.0: di questo abbiamo parlato nella puntata di Family andata in onda su Telefriuli il 12 febbraio scorso alle 12:15.

L’occasione è stata utile anche per spiegare cosa sono i micro-cogeneratori, introdotti dalla legge di bilancio nell’Ecobonus 2018. La cogenerazione permette di produrre contemporaneamente energia elettrica ed energia termica dalla stessa fonte di combustibile, con maggior rendimento rispetto alla generazione separata. Questo tipo di intervento è ideale per edifici medio-grandi e ha un costo notevole, la detrazione massima prevista è infatti di 100.000 € ed è necessario ottenere un risparmio di energia primaria pari al 20%.

Si è parlato inoltre dei sistemi evoluti di termoregolazione, necessari per ottenere una detrazione del 65% sulla sostituzione della caldaia (almeno in classe energetica A). Questi sistemi vanno oltre le valvole termostatiche perché variano la temperatura del flusso dell’acqua in uscita dall’apparecchio di riscaldamento modulante. Devono appartenere almeno alla classe V (termostato elettronico d’ambiente modulante).

In conclusione, una considerazione sull’obiettivo degli incentivi e delle agevolazioni: rendere i tempi di rientro dell’investimento energetico più brevi e stimolare quindi gli utenti ad effettuarli, sia per un risparmio immediato in bolletta sia per ridurre le emissioni di CO2 ed essere perciò più rispettosi dell’ambiente.

Leggi l’articolo completo sulle novità della Legge di bilancio 2018 a questo link.

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Contributo regionale per l’edilizia agevolata, le ultime modifiche

Bonus regionale Sportello Energia FVG

(ATTENZIONE: PER ULTIMI AGGIORNAMENTI VEDI QUESTO LINK)

La Regione Friuli Venezia Giulia, in aggiunta agli incentivi previsti dal piano nazionale,  finanzia interventi di riqualificazione sulla prima casa tramite la misura “edilizia agevolata”.

Cos’è

L’incentivo “edilizia agevolata” è una misura a favore di privati cittadini, che attuano l’acquisto con recupero o il recupero della prima casa, ovvero l’alloggio adibito ad abitazione e residenza anagrafica con dimora abituale dei beneficiari. Tale trattamento fiscale è previsto dall’articolo 18 della legge regionale 19 febbraio 2016, n. 1.

 

Interventi incentivabili

Le operazioni per le quali è previsto il contributo “edilizia agevolata” sono il recupero e l’acquisto con contestuale recupero della prima casa.Per

RECUPERO si intende l’iniziativa attuata dal proprietario o usufruttuario che successivamente alla presentazione della domanda di contributo avvia sull’abitazione uno dei seguenti interventi: ristrutturazione urbanistica, ristrutturazione edilizia, restauro e risanamento conservativo, manutenzione straordinaria. In alternativa agli interventi di cui sopra e per quanto riguarda l’efficientamento energetico, il soggetto richiedente deve adottare almeno tre dei seguenti lavori:
-Installazione di impianti solari termici o fotovoltaici
-Installazione o sostituzione di caldaie per il riscaldamento con installazione o rifacimento dei relativi impianti
-Isolamento termico pareti esterne verticali
-Isolamento termico, anche di copertura, di solai
-Installazione impianti geotermici.

L’ ACQUISTO CON CONTESTUALE RECUPERO prevede agevolazioni sia per interventi di recupero effettuati dall’acquirente sia per quelli effettuati dal venditore. Nel secondo caso le operazioni ammesse non comprendono gli interventi energetici sopra enumerati e devono essere iniziate da oltre un anno (o terminate da non più di due anni) rispetto alla data di presentazione della domanda di contributo.

Spesa sostenuta (ultime modifiche con DPReg 28 settembre 2017 n. 0217)

I contributi di “edilizia agevolata” sono erogati a fronte di una spesa per la realizzazione degli interventi direttamente sostenuta dal beneficiario e rimasta effettivamente a suo carico non inferiore a 30.000€. Questa soglia è stata modificata con DPReg 28 settembre 2017 n. 0217. In base a questo la spesa minima diventa 20.000€ per le iniziative di manutenzione straordinaria o di almeno tre degli interventi di efficientamento energetico, mentre rimane di 30.000€ per l’acquisto con recupero e per il recupero con gli interventi di ristrutturazione urbanistica, ristrutturazione edilizia e di restauro e risanamento conservativo.
Queste modifiche si applicano anche ai soggetti richiedenti che alla data dell’entrata in vigore del DPReg 217/17 hanno già presentato domanda di contributo.

Contributi

La Regione eroga i contributi in conto capitale (a fondo perso) in un’unica soluzione al termine delle operazioni. L’entità dei contributi è la seguente:
a) per l’acquisto con contestuale recupero: 15.000€
b) per la ristrutturazione urbanistica, ristrutturazione edilizia, il restauro e risanamento conservativo: 13.000€
c) per la manutenzione straordinaria, e per gli interventi integrati: 10.000€.
Contributi più elevati sono previsti per iniziative realizzate in Comuni interamente montani: gli importi nell’elenco precedente vengono aumentati di 2.500€.
E’ inoltre prevista una maggiorazione di 2.500€ per i richiedenti che si trovano in particolari situazioni economiche e sociali.

Come presentare la domanda:

Le domande possono essere presentate a mano dai richiedenti presso le banche convenzionate. Per consultare tutte le filiali, segui questo link.

Cumulabilità con le detrazioni fiscali:

Il contributo regionale è cumulabile con le detrazioni fiscali nazionali.
L’intervento di acquisto con recupero prevede una spesa minima per l’accesso di 30.000€, che può essere interamente coperta anche solo dall’importo dell’acquisto. Ne consegue che la spesa per gli interventi di recupero può essere portata integralmente in detrazione fiscale. Gli interventi devono comunque essere dimostrati con apposita documentazione tecnica.
L’intervento di solo recupero prevede invece una spesa minima per l’accesso di 30.000€ per le iniziative di ristrutturazione edilizia, ristrutturazione urbanistica, risanamento e restauro conservativo e di 20.000€ per le iniziative di manutenzione straordinaria o di almeno tre degli interventi di efficientamento energetico (modifica approvata con DPReg 28 settembre 2017 n. 0217); gli importi eccedenti questo limite possono essere portati in detrazione fiscale.
La spesa minima deve comunque rimanere totalmente a carico del soggetto richiedente e quindi solo la parte in eccedenza può essere portata in detrazione.

Se desideri ulteriori chiarimento o hai dei dubbi, segui questo link per fissare un appuntamento o contattaci a questi recapiti:
E-mail: sportelloenergia@ape.fvg.it
Telefono: 0432 163 62 75

Puntata TGR del 9 ottobre

TG3 - Sportello Energia FVG

Negli scorsi giorni siamo apparsi su diverse testate giornalistiche tra le quali Messaggero Veneto, Il Piccolo, Il Friuli, Il Gazzettino, e diversi siti tra cui quelli di Confcommercio, Confartigianato, LegacoopRegione FVG. Ora parlano di noi anche al TGR, qui di seguito la puntata del 9 ottobre:

 

 

Detrazioni fiscali, Ecobonus, finanziamenti regionali. Sono alcune delle agevolazioni per rendere più efficienti le nostre case ed aziende. Incentivi questi di cui non tutti però sono a conoscenza. Anche per questo motivo a Gemona è stato aperto lo Sportello Energia di cui ci parla Francesco Rossi.

 

Giornalista: Promuovere una cultura del risparmio energetico anche attraverso un risparmio economico: è lo scopo dello Sportello Energia aperto oggi a Gemona.

Matteo Mazzolini – Direttore APE FVG: Riteniamo che tutta una serie di strumenti che incentivano il risparmio energetico siano ancora sottoutilizzati, da qui l’esigenza di spiegare come utilizzarli pienamente da parte dei cittadini, delle imprese e delle Pubbliche Amministrazioni.

Giornalista: Gestito dall’agenzia regionale per l’energia, lo sportello è un servizio gratuito e informa sui diversi incentivi a disposizione: detrazioni fiscali del 50%, Ecobonus al 65% e per i condomìni al 75%, finanziamenti regionali in conto capitale, ma anche ContoTermico. Uno strumento quest’ultimo poco conosciuto.

Matteo Mazzolini: Il Conto Termico è sostanzialmente un contributo in conto capitale che viene erogato anche su un arco temporale relativamente breve, dai 3 ai 5 anni, e che va a incentivare tutta una serie di misure di efficientamento degli edifici.

Giornalista: Lo sportello ha fatto il suo esordio all’interno di Casa Moderna incontrando interesse tra i visitatori della fiera e dando alcune informazioni di base.

Irene Cosano – Responsabile sportello: Si sono rivolti a noi principalmente dei cittadini privati. La domanda più frequente è stata se ci sono incentivi sul nuovo a cui purtroppo abbiamo dovuto dire di no perché giustamente gli incentivi vanno ad agire su quello che è il patrimonio esistente, che è il più energivoro. Gli incentivi sono per tutti quegli interventi che vanno a diminuire il fabbisogno energetico della casa.

Giornalista: Per ottenere una consulenza basta contattare telefonicamente o via email, oppure recarsi su appuntamento alla sede di Gemona.

Efficienza Energetica in onda

La situazione energetica del patrimonio edilizio in regione è molto simile al contesto nazionale: una buona fetta degli edifici ha prestazioni energetiche non ottimali, purtroppo. Gli edifici sono datati, disperdono molta energia e pertanto anche in termini ambientali hanno un impatto negativo notevole. È in questo panorama che gli incentivi rappresentano una grande opportunità per stimolare interventi di riqualificazione.

Gli incentivi più utilizzati sono quelli legati ai lavori sull’involucro dell’edificio (come le finestre e il cappotto) e all’installazione di pannelli solari termici che vanno a integrare l’impianto esistente. In particolare, cambiare gli infissi è uno degli interventi più richiesti, spesso non solamente per migliorare le prestazioni energetiche, ma anche perché il cambio delle finestre significa ammodernare l’abitazione e renderla esteticamente più gradevole.

Lo Sportello Energia FVG accompagna il cittadino, l’impresa o la Pubblica Amministrazione lungo tutta la fase di informazione volta a capire quale sia l’incentivo migliore: non è sempre un passaggio semplice perché lo stesso intervento può usufruire di diversi incentivi e si stratta di capire quale sia quello più conveniente. Lo Sportello spiega dunque come funziona l’accesso agli incentivi e qual è la documentazione richiesta, ma si ferma prima della presentazione della domanda.

Quanto si può risparmiare migliorando l’efficienza di una casa? La risposta è variabile a seconda delle dimensioni della casa, del tipo di intervento, dello stato di fatto.  Se si parte da una situazione molto poco prestante dal punto di vista energetico è chiaro che qualunque intervento venga realizzato porterà  grandi benefici. In linea di massima, gli interventi sull’involucro, sia dal punto di vista del risparmio energetico ed economico che ne consegue, sia da quello dell’aumento del comfort abitativo, sono senz’altro una scelta da privilegiare. Ci sono anche altri interventi che possono dare ottimi benefici in termini di risparmi, come per esempio la sostituzione di impianti molto vecchi, quali le caldaie. Possiamo dire che un intervento combinato tra involucro e impianti su un edificio esistente può portare a risparmi che raggiungono anche il 50-60% delle spese per riscaldamento e raffrescamento. È da mettere sul piatto della bilancia, inoltre,  l’aumento del comfort abitativo che è un aspetto fondamentale anche se non monetizzabile.

Riguardo il tema dell’efficienza energetica si riscontra sensibilità sia da parte delle cittadini, che sanno che edifici poco efficienti provocano elevate emissioni di CO2, che da parte delle imprese poiché il risparmio energetico rappresenta non solo una maniera per diminuire le spese, ma anche per essere più virtuose e più competitive, che per la Pubblica Amministrazione che diventa un esempio per tutto il territorio.

Puntata della trasmissione “Family Casa” di Telefriuli andata in onda, in diretta, il 2 ottobre 2017 alle 12.15

Conferenza stampa 27 settembre

conferenza stampa 27.09.17 Sportello Energia FVG Mazzolini, De Marchi, Revelant, Vito, Cacciaguerra, Cosano

Apre lo Sportello Energia FVG: consulenza gratuita sugli incentivi per l’efficienza energetica

Ci sono incentivi a disposizione per gli interventi finalizzati al risparmio di energia? Quali detrazioni IRPEF sono previste per le riqualificazioni? Che cos’è il Conto Termico 2.0? Come si presentano le domande per le agevolazioni?

Da oggi, cittadini, pubbliche amministrazioni e imprese della regione possono avere risposta a domande come queste grazie allo Sportello Energia FVG che ha lo scopo di promuovere la cultura del risparmio energetico e fornire attività di consulenza, informazione e formazione.

Lo Sportello è sostenuto dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e gestito dall’Agenzia per l’Energia del Friuli Venezia Giulia (APE FVG), ed ha l’obiettivo di facilitare ed intensificare la comunicazione degli strumenti di promozione e di incentivazione del risparmio energetico a livello regionale e nazionale, con particolare riferimento agli interventi previsti dal Conto Termico 2.0.

Per quest’ultimo, ad esempio, il direttore di APE FVG, Matteo Mazzolini, nella conferenza stampa di presentazione dello Sportello, ha ricordato che “i fondi a disposizione, pari a 900 milioni di euro sono attualmente utilizzati solo in minima parte, per circa 200 milioni: il sotto-utilizzo dei fondi è legato anche alla mancanza di informazioni sulla loro disponibilità”.

Carenza di informazioni che APE FVG si impegna a colmare con una costante attività di comunicazione e promozione dell’efficienza energetica, gli ha fatto eco Roberto De Marchi, presidente dell’Agenzia: “Da sempre è un nostro obiettivo la divulgazione, come strumento risolutivo nel dare delle risposte in termini reali alle famiglie, alle imprese, alle Pubbliche Amministazioni per attuare un miglioramento di efficientamento energetico”; lo Sportello assolve proprio a questa funzione.

Il supporto fornito dallo Sportello Energia FVG faciliterà infatti l’accesso agli incentivi destinati agli interventi di efficientamento energetico, diventando un’occasione di crescita per tutto il territorio grazie all’ammodernamento delle strutture, all’impulso all’economia e al maggior benessere ambientale.

Ne beneficeranno:

  • le imprese, che spesso non hanno le conoscenze adeguate e le risorse necessarie per occuparsi dell’efficienza energetica, che tuttavia consente una riduzione dei costi e un incremento della competitività;
  • i cittadini, che verranno aiutati a comprendere le informazioni dei decreti e dei comunicati ufficiali, spesso redatti in un linguaggio tecnico e complesso. A seguito degli interventi le bollette diminuiranno e le abitazioni acquisteranno maggiore valore di mercato;
  • la Pubblica Amministrazione, che riceverà supporto per implementare interventi applicabili a scuole, illuminazione pubblica ed edifici amministrativi. Il risultato sarà una diminuzione della spesa pubblica e la creazione di nuovi posti di lavoro.

Irene Cosano, responsabile del servizio, ha spiegato che, operativamente, dal 30 settembre all’8 ottobre 2017, sarà possibile consultare lo Sportello Energia FVG presso la Fiera della Casa Moderna a Udine (pad. 8 – Casa Biologica). Dopo tale periodo l’attività di consulenza sarà fruibile tramite contatto email o telefonico oppure su appuntamento presso l’ufficio a Gemona del Friuli.

I contatti dello sportello sono:

SITO WEB: www.sportelloenergia.ape.fvg.it
E-MAIL: sportelloenergia@ape.fvg.it
TEL: 0432 163 62 75
INDIRIZZO: via Santa Lucia, 19 – 33013 Gemona del Friuli UD

Il servizio è gratuito ed è rivolto a cittadini, imprese e pubblica amministrazione e opera su tutto il territorio del Friuli Venezia Giulia. In Italia si tratta dell’unico sportello che offra tale servizio con estensione regionale e con orari così prolungati, sarà infatti operante da lunedì a venerdì, dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 14.30 alle 17.30. La scelta è stata guidata dalla volontà di rendere il servizio il più accessibile possibile agli utenti, offrendo informazioni specializzate e legate al territorio. Inoltre, il portale www.sportelloenergia.ape.fvg.it costituirà una fonte di informazioni costantemente disponibile e sempre aggiornata.

“La promozione della cultura del risparmio energetico – ha affermato l’Assessore Sara Vito – fa parte delle politiche attive di questa Amministrazione per rendere il nostro territorio più sostenibile e più competitivo.  Il contributo previsto dalla Legge Regionale 25 del 2016 dedicato all’Agenzia per l’Energia del Friuli-Venezia Giulia permetterà di attuare azioni mirate di informazione e di formazione sugli strumenti di incentivazione per il risparmio energetico, previsti per le Pubbliche Amministrazioni  e le Imprese. Una piattaforma web ed uno sportello dedicato sono gli strumenti a disposizione del pubblico per poter garantire una capillare veicolazione delle informazioni.

Conclude l’Assessore: L’efficienza energetica costituisce una componente essenziale delle strategie energetiche regionali in linea con la politica nazionale ed europea. Il risparmio è una buona pratica che appartiene alle politiche di efficentamento energetico. Sprechi e perdite di energia rappresentano il patrimonio nascosto di cui disponiamo e che con il contributo di ciascuno possiamo recuperare per ottenere vantaggi economici, ambientali e sociali a tutto vantaggio della nostra comunità”.

Il Consigliere regionale Roberto Revelant ha osservato: “Abbiamo un tesoretto, che è la quantità di energia che usiamo ma che potremmo risparmiare. L’efficienza energetica permette un risparmio diretto in bolletta ma anche dal punto di vista delle emissioni, e questo permette di avere meno ricadute sociali come quelle sanitarie, che sono difficili da quantificare ma sempre presenti”.

“Questo tesoro è il risparmio energetico a cui tutti andiamo a contribuire” concorda Sebastiano Cacciaguerra, Direttore Servizio energia della Regione, che ha anche posto l’accento sulla visione d’insieme che è necessario tenere come istituzioni.

 

Per chi volesse consultare gli articoli che le diverse testate giornalistiche hanno dedicato alla notizia, qui di seguito è possibile scaricare il pdf della rassegna stampa.

 

                                           

Casa Moderna 2017

Dal 30 settembre all’ 8 ottobre 2017 siamo anche presso la fiera della Casa Moderna a Martignacco (Udine). La fiera da oltre 60 anni propone soluzioni innovative e le ultime tendenze per tutto quello che riguarda la casa e l’abitare.

Ci trovate al padiglione 8 “Casa Biologica – Abitare ecosostenibile” durante gli orari della fiera:  giorni feriali 15.00-21.00,  sabato e domenica 10.00-21.00. Durante questi giorni sarà possibile prendere i primi contatti con lo sportello e raccogliere materiale informativo.

Come di consueto vengono organizzati svariati seminari e conferenze per rendere la fiera più interattiva e per coinvolgere i visitatori. Anche noi parteciperemo attivamente con l’incontro ‘Guida all’incentivo in 30 minuti – conoscere le agevolazioni per rendere la tua casa più efficiente’ durante il quale mostreremo esempi di interventi collegati con gli incentivi disponibili, capendo quanto è possibile risparmiare in termini di euro e CO2. Vi aspettiamo domenica 31, sabato 7 e domenica 8 alle 15.30 presso il padiglione 7.
La partecipazione al convegno è gratuita e dà diritto all’accesso alla fiera della Casa Moderna, scarica l’invito dal sito di APE FVG.

Venite a trovarci!