Pubblicata la guida del Superbonus 110%, ma non ancora il provvedimento

L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato venerdì scorso la guida sul Superbonus 110%, con i requisiti specifici, i limiti di spesa, i meccanismi della detrazione.

Manca ancora il Provvedimento specifico sulla cessione del credito/sconto in fattura, la cui pubblicazione è prevista entro il 16 agosto.

Nell’attesa è possibile scaricare la guida a questo link.

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110%: ancora un po’ di attesa per i provvedimenti

Immagine articolo 110 FAQ Sportello Energia FVG

Il decreto-legge n 34/2020 è stato convertito in legge il 17 luglio scorso, ma mancano ancora i provvedimenti e i regolamenti, la cui emanazione deve avvenire entro il 16 agosto 2020. La conversione del decreto-legge ha comportato alcune modifiche rispetto al testo pubblicato in gazzetta il 19 maggio. Vediamo quali sono:

  • cambiano i limiti di spesa per gli interventi sulle strutture opache: 50.000 € per gli edifici unifamiliari, 40.000 € per ogni unità per edifici da 2 a 8 unità, 30.000 € per ogni unità per edifici con più di 8 unità;
  • impianti centralizzati: previsto in aggiunta l’allaccio a sistemi di teleriscaldamento efficiente (solo per comuni montani); cambiano anche i limiti di spesa, 20.000 € per ogni unità per edifici fino a 8 unità, 15.000 € per ogni unità per edifici con più di 8 unità;
  • impianti autonomi in edifici unifamiliari: previsti in aggiunta caldaie a condensazione, caldaie a biomassa (solo per aree non metanizzate), l’allaccio a sistemi di teleriscaldamento efficiente (solo per comuni montani);
  • per chi effettua interventi nell’ambito del Sismabonus, la detrazione del 110% è riconosciuta anche per la realizzazione di sistemi di monitoraggio strutturale continuo a fini antisismici, sempreché siano effettuati congiuntamente;
  • tra i soggetti beneficiari, oltre a condomìni, persone fisiche che non fanno attività d’impresa, istituti autonomi case popolari, cooperative di abitazione a proprietà indivisa, si aggiungono gli enti del terzo settore e le associazioni sportive dilettantistiche;
  • chiarita la questione seconda casa: le seconde case non sono escluse, tuttavia ogni singolo beneficiario può ottenere l’agevolazione al massimo su due unità immobiliari e sempre per gli interventi sulle parti comuni dell’edificio;
  • l’opzione della cessione del credito/sconto in fattura potrà essere esercitata per ogni stato di avanzamento dei lavori; questi ultimi non possono essere più di due per ciascun intervento complessivo e ciascuno di essi deve riferirsi ad almeno il 30% del medesimo intervento;
  • la detrazione al 110% non spetta per interventi effettuati su unità immobiliari residenziali appartenenti alle categorie catastali A1 (abitazioni signorili), A8 (ville) e A9 (castelli).

In attesa dei provvedimenti e dei regolamenti, abbiamo arricchito le nostre FAQ, con una sezione dedicata, la trovi a questo link: FAQ 110%.

Qui invece lo schema aggiornato degli interventi principali e secondari:

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Lo Sportello arriva a Pordenone!

Dal 6 luglio, ogni lunedì lo Sportello sarà presente nella sede comunale di via Bertossi n. 9 a Pordenone!

Sarà possibile prenotare il proprio appuntamento al 353 41 04 289 oppure al vecchio numero 0432 163 62 75 (questo numero rimarrà attivo solo fino al 1 settembre). A questo link tutti i nostri contatti.
Gli orari saranno i seguenti 10:00 – 16:00.

Sportello Energia FVG, la consulenza gratuita sugli incentivi per l’efficientamento energetico.

 

Efficienza al 110%

Il 19 maggio è stato finalmente pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il testo del Decreto-legge n. 34/2020 che prevede delle grosse novità sul fronte delle detrazioni per l’efficientamento energetico.
Già da alcune settimane giravano diverse voci al riguardo, senza però avere certezze sul meccanismo e sugli interventi interessati dal decreto.
In questo articolo vedremo cosa prevede, ma ricordiamo che per avere una visione completa del meccanismo saranno necessari anche i regolamenti e i provvedimenti che saranno emanati successivamente.

Innanzitutto nel Decreto-legge si parla di un’aliquota maggiorata al 110% per la detrazione Ecobonus, per le spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021, da ripartire in cinque quote annuali. Bisogna fare attenzione però a quali interventi si vogliono realizzare, perché tra quelli previsti dall’Ecobonus non tutti danno diritto all’aliquota maggiorata. Alcuni infatti, che possiamo considerare “principali” dal punto di vista del decreto, anche se realizzati in autonomia, danno diritto alla detrazione maggiorata; altri invece sono considerati “secondari” e devono essere realizzati congiuntamente a quelli principali per poter ottenere il 110%.

Vediamo quindi quali sono gli interventi ritenuti “principali”:

a) interventi di isolamento termico delle superfici opache verticali e orizzontali (pareti, pavimento, copertura) che interessano l’involucro dell’edificio con un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio medesimo. La detrazione di cui alla presente lettera è calcolata su un ammontare complessivo delle spese non superiore a euro 60.000 moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio. I materiali isolanti utilizzati devono rispettare i criteri ambientali minimi di cui al decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare 11 ottobre 2017, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 259 del 6 novembre 2017.

b) interventi sulle parti comuni degli edifici per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a condensazione, a pompa di calore, inclusi gli impianti ibridi o geotermici, anche abbinati all’installazione di impianti fotovoltaici e relativi sistemi di accumulo, ovvero con impianti di microcogenerazione. La detrazione è calcolata su un ammontare complessivo delle spese non superiore a 30.000 € moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio;

c) interventi sugli edifici unifamiliari per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a pompa di calore, inclusi gli impianti ibridi o geotermici, anche abbinati all’installazione di impianti fotovoltaici e relativi sistemi di accumulo, ovvero con impianti di microcogenerazione. La detrazione è calcolata su un ammontare complessivo delle spese non superiore a 30.000 €.

Gli interventi “secondari” quindi sono quelli non citati nell’elenco precedente ma previsti dall’Ecobonus con l’aliquota ordinaria. Eccoli di seguito:

  • sostituzione delle chiusure trasparenti (finestre);
  • sostituzione impianto di climatizzazione con apparecchi a biomassa;
  • installazione di pannelli solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria;
  • acquisto e posa in opera di schermature solari;
  • dispositivi multimediali per il controllo a distanza degli impianti.

Per accedere all’aliquota del 110%, gli interventi “principali”, e di conseguenza anche quelli “secondari” se abbinati, devono rispettare i requisiti già previsti dall’Ecobonus (ad esempio la trasmittanza per le strutture opache o il rendimento per gli impianti) e devono portare nel loro complesso al miglioramento di almeno due classi energetiche dell’edificio. Quest’ultimo requisito sarà dimostrabile con l’attestato di prestazione energetica pre e post intervento.

Agli interventi “principali” riportati sopra, il decreto aggiunge anche gli interventi antisismici (Sismabonus) effettuati su costruzioni adibite ad abitazione e ad attività produttive, su parti comuni e anche nel caso di acquisto di abitazioni antisismiche. Anche per questa tipologia di iniziativa l’aliquota della detrazione spettante è elevata al 110% per le spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021, da ripartire in cinque quote annuali. Rimangono tuttavia esclusi gli edifici ricadenti nella zona sismica 4.

Per aumentare la rosa degli interventi “secondari” il decreto prevede che possano accedere alla percentuale maggiorata del 110% anche:

  • l’installazione di impianti solari fotovoltaici connessi alla rete elettrica, fino ad un ammontare complessivo delle spese non superiore a 48.000 € e comunque nel limite di spesa di 2.400 € per ogni kW di potenza nominale dell’impianto solare fotovoltaico, da ripartire tra gli aventi diritto in cinque quote annuali di pari importo, sempre che l’installazione degli impianti sia eseguita congiuntamente ad uno degli interventi considerati dal decreto come “principali”. In caso di interventi di ristrutturazione edilizia, nuova costruzione e ristrutturazione urbanistica il predetto limite di spesa è ridotto ad 1.600 € per ogni kW di potenza nominale;
  • l’installazione contestuale o successiva di sistemi di accumulo integrati negli impianti solari fotovoltaici, fino ad un ammontare complessivo delle spese non superiore a 48.000 € e nel limite di spesa di 1.000 € per ogni kWh di capacità di accumulo del sistema .

Gli impianti fotovoltaici e gli accumuli, essendo considerati interventi “secondari”, beneficiano dell’aliquota del 110% solo se installati contemporaneamente alla realizzazione di uno degli interventi “principali”. Inoltre sarà obbligatoria la cessione dell’energia non auto-consumata in sito in favore del GSE e non sarà possibile accedere ad altre agevolazioni, compreso lo scambio sul posto.

Infine viene citato un ulteriore intervento “secondario”, ovvero l’installazione di infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici. In questo caso però l’abbinata per ottenere la percentuale del 110% può essere fatta esclusivamente con i primi tre interventi “principali” descritti, ovvero l’isolamento termico di superfici opache e orizzontali, la sostituzione degli impianti nelle parti comuni degli edifici e la sostituzione degli impianti negli edifici unifamiliari.

Ecco uno schema sintetico sugli interventi “principali” e “secondari”:

Veniamo dunque ad analizzare i soggetti ammessi alla detrazione:

  • condomini;
  • persone fisiche, al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arti e professioni;
  • Istituti autonomi case popolari (IACP);
  • cooperative di abitazione a proprietà indivisa, per interventi realizzati su immobili dalle stesse posseduti e assegnati in godimento ai propri soci.
    Nota importante: ai fini dell’accesso alla detrazione maggiorata, i tre interventi “principali” citati per primi nel decreto, nel caso di persone fisiche, possono essere realizzati solo sull’abitazione principale nel caso di edifici unifamiliari, mentre nel caso dei condomini possono essere realizzati anche dai proprietari di seconda casa.

Parliamo infine dei meccanismi dello sconto in fattura e della cessione del credito, meccanismi già conosciuti ma che in base al decreto vengono estesi sia alla nuova detrazione maggiorata del 110% sia ad altre detrazioni.
Innanzitutto spieghiamo di cosa si tratta. E’ un’alternativa all’utilizzo diretto della detrazione, per cui è possibile optare:

  • per un contributo, sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto fino a un importo massimo pari al corrispettivo dovuto, anticipato dal fornitore che ha effettuato gli interventi e da quest’ultimo recuperato sotto forma di credito d’imposta, con facoltà di successiva cessione del credito ad altri soggetti, inclusi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari;
  • per la trasformazione del corrispondente importo in credito d’imposta, con facoltà di successiva cessione ad altri soggetti, inclusi istituti di credito e altri intermediari finanziari.

Nell’ambito dell’aliquota del 110%, per fruire di questi meccanismi sarà necessario ottenere il visto di conformità sulla documentazione da parte dei soggetti abilitati (ad esempio i centri di assistenza fiscale o i dottori commercialisti). Inoltre bisognerà trasmettere all’ENEA l’asseverazione di un tecnico sul rispetto dei requisiti e sulla congruità delle spese sostenute in relazione agli interventi agevolati.
In merito invece alle altre detrazioni, ecco quali sono quelle per le quali si potrà avere lo sconto in fattura o ottenere la cessione del credito:

  • detrazione per il recupero del patrimonio edilizio (manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione);
  • Ecobonus (tutti gli interventi);
  • Sismabonus;
  • Bonus facciate;
  • installazione di impianti fotovoltaici e/o installazione di accumulo (all’interno della detrazione per il recupero del patrimonio edilizio);
  • installazione di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici.

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Pronto il bando regionale per i serramenti

Sul sito della Regione Friuli Venezia Giulia è possibile trovare da oggi il regolamento per il contributo per la sostituzione dei serramenti.

Cliccando su questo link si accede direttamente alla pagina.

Il bando prevede l’erogazione di un contributo a fronte delle spese sostenute per la sostituzione degli infissi esistenti.
Le domande possono essere presentate, esclusivamente attraverso il sistema Istanze online, dalle ore 9.00 di martedì 19 maggio 2020 e, inderogabilmente, fino alle ore 16.00 di giovedì 30 luglio 2020.
Per poter presentare domanda è necessario che il richiedente sia dotato di un accesso Loginfvg di tipo Avanzato o SPID.
Non è necessario allegare i preventivi.
I contributi sono concessi secondo l’ordine cronologico di presentazione delle domande.

Vediamo nello specifico alcuni tratti salienti.

BENEFICIARI
Possono presentare domanda esclusivamente le persone fisiche proprietarie o comproprietarie di immobili ad uso abitativo, ove abbiano la residenza anagrafica al momento della domanda e la mantengano fino alla erogazione del contributo.

INTERVENTI
Sono ammissibili a finanziamento le spese di fornitura e relativa posa in opera dei nuovi serramenti in sostituzione di quelli esistenti, comprensive di I.V.A., riferite a interventi documentati da fatture pagate in data successiva alla data di presentazione della domanda di contributo. Sono compresi gli elementi accessori quali scuri, persiane e cassonetti, che contribuiscono all’isolamento termico o strutturalmente accorpate al manufatto.

ENTITA’ DEL CONTRIBUTO
Il contributo è concesso a fondo perduto nella misura del 30 per cento della spesa sostenuta e ritenuta ammissibile, e comunque nel limite massimo di 10 mila euro per ciascuna domanda.

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Il Conto Termico 2.0 ai tempi dell’emergenza Covid-19

Articolo proroghe CT 2.0 Sportello energia FVG

Le scadenze e gli adempimenti previsti dal Conto Termico 2.0 hanno subito delle proroghe a causa dell’emergenza Covid-19.

Chi infatti si trova a dover presentare la domanda sul Portaltermico oppure deve caricare della documentazione entro determinate scadenze, per quanto previsto dal Decreto Cura Italia e dalla Delibera del Consiglio dei Ministri del 31/01/2020, ha l’opportunità di dilatare i tempi.

Attenzione perchè i tempi aggiuntivi dipendono da quando si sono conclusi i lavori o da quando è stata presentata l’istanza originalmente.

Vediamo nello specifico cosa accade per chi deve presentare l’istanza di accesso diretto agli incentivi:

  • se la data di fine lavori cade nel periodo “23/02/2020 – 15/04/2020”, il nuovo termine coincide con: “Data fine lavori + 60 gg + 52 gg”;
  • se il termine dell’adempimento cade nel periodo “23/02/2020 – 15/04/2020”, i 60 gg decorrono dal 16/04/2020.

Nel caso invece di tutte le prenotazioni di Pubbliche Amministrazioni accettate prima del 23/02/2020:

  • termini prorogati di complessivi 6 mesi (dichiarazione assegnazione/avvio/conclusione dei lavori), in considerazione dell’evento calamitoso.

A questo link è possibile visionare l’articolo originale del GSE e scaricare la tabella di tutti i procedimenti per i quali sono state previste le proroghe.

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Ecobonus e bonus casa, on-line i nuovi siti ENEA 2020

Lo Sportello vi aggiorna con una nuova notizia, sebbene il periodo non sia uno dei migliori per i cittadini italiani e l’interesse sia focalizzato sull’epidemia in corso.
Inoltre almeno fino al 3 aprile, salvo proroghe, non sarà possibile avere appuntamenti fisici presso il nostro ufficio di Gemona, in conformità con quanto disposto dal DPCM 22 marzo 2020.

Lo Sportello tuttavia continua a seguire tutti gli aggiornamenti riguardo le agevolazioni per l’efficientamento degli edifici e risponde ai vostri quesiti.

In questo articolo nello specifico vi segnaliamo che sono attivi i siti ENEA 2020 per il bonus casa e l’ecobonus. Questo significa che chi ha concluso degli interventi nel 2020 ed è obbligato ad effettuare la comunicazione all’ENEA, ora può farlo. Precisiamo che per gli interventi la cui data di fine lavori è compresa tra l’ 01 gennaio 2020 e il 25 marzo 2020, il termine di 90 giorni per la trasmissione dei dati, attraverso i siti ecobonus2020.enea.it e bonuscasa2020.enea.it, decorre dal 25 marzo 2020 (data di attivazione dei portali).
Questi i link:
Portale Bonus casa 2020
Portale Ecobonus 2020
Segnaliamo inoltre il portale informativo dell’ENEA a questo link.

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Pronta la guida per il nuovissimo Bonus facciate

L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato sul sito istituzionale la tanto attesa guida sul Bonus facciate, in parallelo all’uscita di una circolare specifica sull’argomento, la n 2/E del 14 febbraio 2020.

Per chi non avesse ancora capito in cosa consiste il Bonus facciate, ecco i punti salienti:

  • interventi ammessi: sola pulitura o tinteggiatura delle facciate, interventi sull’intonaco o di tipo termico (cappotto), interventi su balconi, ornamenti o fregi, lavori riconducibili al decoro urbano quali ad esempio sulle grondaie, sui pluviali, sui parapetti, sui cornicioni e per la sistemazione delle parti impiantistiche che insistono sulla facciata. ESCLUSE le spese per la sostituzione di vetrate, infissi, portoni e cancelli;
  • chi può accedere: soggetti IRPEF e IRES, che abbiano un qualunque titolo sull’immobile;
  • per quali edifici: qualsiasi categoria catastale, compresi quelli strumentali, in zona A o B, anche in assenza di un impianto di riscaldamento. Valido anche su parti comuni condominiali.
  • modalità: pagamento con bonifico “parlante”, si possono utilizzare quelli per le altre detrazioni (ristrutturazione ed ecobonus). Per gli interventi di efficienza energetica è necessario ottenere l’asseverazione di un tecnico e l’APE. NON E’ DEFINITO UN LIMITE DI SPESA MASSIMO;
  • ATTENZIONE: se i lavori, non di sola pulitura o tinteggiatura, influiscono dal punto di vista termico o interessano oltre il 10% dell’intonaco della superficie disperdente lorda, bisogna rispettare dei requisiti  specifici (es. trasmittanza). Obbligtorio l’invio della pratica all’ENEA come per l’ecobonus;
  • cosa si ottiene: il 90% delle spese ammesse sottoforma di detrazione e suddiviso in 10 rate annuali. NO CESSIONE CREDITO, NO SCONTO IN FATTURA.

A questo link potete trovare la nostra scheda riassuntiva.

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Lo Sportello in onda: puntata di Family casa su Telefriuli

Nella puntata di Family casa del 29 gennaio, lo Sportello era in onda su Telefriuli per parlare del contributo regionale sugli accumuli, per il quale rimandiamo all’articolo specifico.

Nella puntata inoltre si è accennato alla Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile e al questionario da compilare per partecipare attivamente.

Compilando il questionario infatti, ogni singolo cittadino della Regione ha la possibilità di esprimere la sua opinione e di contribuire alla stesura della Strategia Regionale per lo Sviluppo sostenibile. Questo il link: https://agenda2030.fvg.it/

Se invece volete riguardare l’intera puntata potete farlo qui.

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Appuntamento con la legge di bilancio 2020

Dopo accesi dibattiti, il 27 dicembre 2019 il governo ha finalmente licenziato la finanziaria per il 2020.

Assieme vedremo cosa cambia per chi vuole effettuare degli interventi di efficientamento energetico sulla propria abitazione.

Iniziamo con l’articolo 70, il quale prevede la modifica del comma 3.1 dell’articolo 14 del decreto-legge 4 giugno 2013, n. 63, comma da poco modificato dal Decreto crescita del 30 aprile 2019. Il Decreto crescita infatti, con la modifica del comma 3.1, introduceva la possibilità di optare per lo sconto in fattura in alternativa alla cessione del credito per gli interventi di efficientamento energetico. Ebbene le cose cambiano a partire dal 1 gennaio 2020 perchè non sarà più possibile richiedere lo sconto in fattura, a meno che non si tratti di interventi di ristrutturazione importante di I livello, sulle parti comuni degli edifici condominiali e con un importo dei lavori superiore a 200.000 €. Il fornitore in questo caso riceverà il rimborso in cinque quote annuali. Per le altre tipologie di intervento resta possibile la cessione del credito.

Con l’articolo 176 vengono inoltre abrogati i commi 2, 3 e 3-ter del Decreto crescita. Questo significa che lo sconto in fattura non sarà più possibile nemmeno per gli interventi antisismici. Resta attiva invece la cessione del credito se gli interventi sono effettuati sulle parti comuni condominiali e per l’acquisto di case antisismiche. Inoltre viene cancellata la possibilità di richiedere la cessione del credito per gli interventi della lettera h, comma 1, articolo 16-bis del TUIR, ovvero per gli interventi relativi alla realizzazione di opere finalizzate al conseguimento di risparmi energetici con particolare riguardo all’installazione di impianti basati sull’impiego delle fonti rinnovabili di energia. Ciò significa che, sebbene dal 30 aprile 2019, momento in cui è entrato in vigore il Decreto crescita, fino al 31 dicembre 2019,  per gli interventi della lettera h, ad esempio l’installazione di un impianto fotovoltaico, era possibile effettuare la cessione del credito, dal 1 gennaio 2020 questa strada non è più percorribile.

Facendo un passo indietro, ovvero all’articolo 175 della Legge di bilancio, si apprende fortunatamente quanto sperato alla fine dell’anno scorso, ovvero la proroga della detrazione per ristrutturazioni, dell’Ecobonus e del bonus mobili. Rimangono invariate le percentuali, ovvero il 50% per la detrazione per ristrutturazioni e il bonus mobili e il 65% per la detrazione per efficientamento energetico. Tuttavia per l’Ecobonus non tutti gli interventi prevedono la restituzione del 65% e con questa finanziaria viene confermata la percentuale ridotta al 50% per biomassa, schermature solari, serramenti e caldaia senza sistemi evoluti di termoregolazione.

Oltre alle modifiche ci sono anche delle novità di cui parlare, ovvero il tanto atteso bonus facciate. Gli articoli dal 219 al 224 introducono infatti per il 2020 questa nuova tipologia di detrazione: riguarda gli interventi finalizzati al recupero o al restauro della facciata esterna degli edifici ricadenti in zona A o B, inclusa la sola pulitura o tinteggiatura esterna, e restituisce il 90% della spesa in dieci quote annuali costanti e di pari importo. Se i lavori non sono di sola pulitura o tinteggiatura ma influiscono sulle caratteristiche termiche o interessano più del 10% dell’intonaco della superficie disperdente lorda complessiva dell’edificio, è necessario rispettare i requisiti del DM 26 giugno 2015 e i valori di trasmittanza termica limite riportati nella tabella 2 dell’allegato B del DM 11 marzo 2008. E’ previsto che i dati tecnici vengano trasmessi all’ENEA per la verifica ed il controllo, similmente a quanto accade per l’Ecobonus. Si ritengono ammessi inoltre solo gli interventi sulle strutture opache della facciata, su balconi o su ornamenti e fregi.

Questa la panoramica sulle modifiche e le novità introdotte dalla Legge di bilancio 2020. Per qualsiasi dubbio non esitare a contattarci, segui questo link oppure chiamaci o scrivici:
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