Tre diversi incentivi per un bagno

Spesso si sente parlare di “bonus bagno”, ma cos’è realmente?

Tra i bonus fiscali dell’Agenzia delle Entrate non esiste un bonus con questo nome: “Bonus bagno” è più che altro uno slogan adottato per promuovere la ristrutturazione del bagno proponendo in realtà l’applicazione di altri bonus realmente esistenti. Siccome spesso si trovano indicazioni diverse per aliquote, importi e tipi di lavori, facciamo un excursus su diversi casi.

Il caso più ricorrente è il seguente: “bonus bagno” con sconto in fattura al 50%; in realtà si tratta dell’applicazione del Bonus Ristrutturazioni in un intervento di rifacimento del bagno, fruibile con aliquota di detrazione al 50%, con detrazione fiscale diretta o in alternativa con sconto in fattura o con cessione del credito fiscale.

Si può trovare il “bonus bagno” con sconto immediato in fattura del 75% per la sostituzione della vasca con la doccia. In questo caso in realtà si tratta di un altro bonus: il Bonus barriere architettoniche, il quale incentiva gli interventi volti al loro superamento. Tra questi può anche rientrare la sostituzione di una vasca con una doccia, nel rispetto delle norme specifiche.

Si trova anche un “Bonus Bagno, detto anche Bonus Idrico o Bonus Rubinetti”, che vale un contributo di 1000 euro. In questo caso sono menzionati due bonus inesistenti (bagno e rubinetti) e si fa riferimento ad un terzo bonus realmente esistente: il Bonus risparmio idrico. Questo si applica ad alcuni apparecchi sanitari e ai rubinetti (non solo dei bagni). In questo caso, a differenza dei precedenti, non si tratta di una detrazione fiscale, ma di un rimborso di spese sostenute erogato fino ad esaurimento dei fondi stanziati.

Risparmiare acqua col bonus idrico

Il Bonus idrico 2022 ha l’obiettivo di ridurre lo spreco d’acqua provocato da rubinetti e sanitari obsoleti.

In sintesi il bonus è un rimborso massimo di 1.000 euro, senza limiti ISEE, sulla spesa sostenuta per interventi di sostituzione di vasi sanitari in ceramica con nuovi apparecchi a scarico ridotto e di sostituzione di apparecchi di rubinetteria sanitaria, soffioni doccia e colonne doccia esistenti con nuovi apparecchi a limitazione di flusso d’acqua.

Una precisazione: esiste un altro bonus dal nome simile, Bonus Acqua Potabile, ma agevola interventi diversi. Il bonus idrico incentiva la riduzione dello spreco di acqua, mentre il bonus acqua potabile incentiva il miglioramento qualitativo dell’acqua potabile distribuita dagli acquedotti.

Riferimenti normativi:

Il bonus è stato introdotto dalla Legge di bilancio 2021 (L. 178/2020, art. 1, commi da 61 a 65).
L’attuale riferimento normativo è il Decreto MITE del 27 settembre 2021:

Domanda e termini

Per ottenere il rimborso delle spese sostenute si deve presentare domanda online sulla «Piattaforma bonus idrico», accessibile dal sito del Ministero della transizione ecologica, previa autenticazione con propria identità digitale (spid).

La piattaforma è attiva dalle ore 12.00 del 17 febbraio 2022; le domande sono ammesse secondo l’ordine di arrivo delle richieste fino ad esaurimento dei fondi stanziati disponibili (20 milioni di euro per il 2021).

Ogni beneficiario può richiedere il bonus una sola volta, per un solo immobile, per le spese effettivamente sostenute dal 1 gennaio 2021 al 31 dicembre 2021.

Tutte le informazioni

Per maggiori informazioni si rimanda al sito dedicato del MiTE (Ministero della Transizione Ecologica) e al sito dell’Agenzia delle Entrate:

MiTE: dal sito dedicato si accede al portale per presentare la domanda, inoltre si accede al manuale utente con informazioni sul bonus e sulla compilazione della domanda online; infine qui si trova una sezione FAQ con un’utile collezione di domande e risposte sul tema. Link di collegamento.

Agenzia delle Entrate: in questo sito si trova una sintetica descrizione del bonus ed un collegamento alla norma di riferimento L. 178/2020 (Legge di bilancio 2021). Link di collegamento.