Tre diversi incentivi per un bagno

Spesso si sente parlare di “bonus bagno”, ma cos’è realmente?

Tra i bonus fiscali dell’Agenzia delle Entrate non esiste un bonus con questo nome: “Bonus bagno” è più che altro uno slogan adottato per promuovere la ristrutturazione del bagno proponendo in realtà l’applicazione di altri bonus realmente esistenti. Siccome spesso si trovano indicazioni diverse per aliquote, importi e tipi di lavori, facciamo un excursus su diversi casi.

Il caso più ricorrente è il seguente: “bonus bagno” con sconto in fattura al 50%; in realtà si tratta dell’applicazione del Bonus Ristrutturazioni in un intervento di rifacimento del bagno, fruibile con aliquota di detrazione al 50%, con detrazione fiscale diretta o in alternativa con sconto in fattura o con cessione del credito fiscale.

Si può trovare il “bonus bagno” con sconto immediato in fattura del 75% per la sostituzione della vasca con la doccia. In questo caso in realtà si tratta di un altro bonus: il Bonus barriere architettoniche, il quale incentiva gli interventi volti al loro superamento. Tra questi può anche rientrare la sostituzione di una vasca con una doccia, nel rispetto delle norme specifiche.

Si trova anche un “Bonus Bagno, detto anche Bonus Idrico o Bonus Rubinetti”, che vale un contributo di 1000 euro. In questo caso sono menzionati due bonus inesistenti (bagno e rubinetti) e si fa riferimento ad un terzo bonus realmente esistente: il Bonus risparmio idrico. Questo si applica ad alcuni apparecchi sanitari e ai rubinetti (non solo dei bagni). In questo caso, a differenza dei precedenti, non si tratta di una detrazione fiscale, ma di un rimborso di spese sostenute erogato fino ad esaurimento dei fondi stanziati.

Risparmiare acqua col bonus idrico

Il Bonus idrico 2022 ha l’obiettivo di ridurre lo spreco d’acqua provocato da rubinetti e sanitari obsoleti.

In sintesi il bonus è un rimborso massimo di 1.000 euro, senza limiti ISEE, sulla spesa sostenuta per interventi di sostituzione di vasi sanitari in ceramica con nuovi apparecchi a scarico ridotto e di sostituzione di apparecchi di rubinetteria sanitaria, soffioni doccia e colonne doccia esistenti con nuovi apparecchi a limitazione di flusso d’acqua.

Una precisazione: esiste un altro bonus dal nome simile, Bonus Acqua Potabile, ma agevola interventi diversi. Il bonus idrico incentiva la riduzione dello spreco di acqua, mentre il bonus acqua potabile incentiva il miglioramento qualitativo dell’acqua potabile distribuita dagli acquedotti.

Riferimenti normativi:

Il bonus è stato introdotto dalla Legge di bilancio 2021 (L. 178/2020, art. 1, commi da 61 a 65).
L’attuale riferimento normativo è il Decreto MITE del 27 settembre 2021:

Domanda e termini

Per ottenere il rimborso delle spese sostenute si deve presentare domanda online sulla «Piattaforma bonus idrico», accessibile dal sito del Ministero della transizione ecologica, previa autenticazione con propria identità digitale (spid).

La piattaforma è attiva dalle ore 12.00 del 17 febbraio 2022; le domande sono ammesse secondo l’ordine di arrivo delle richieste fino ad esaurimento dei fondi stanziati disponibili (20 milioni di euro per il 2021).

Ogni beneficiario può richiedere il bonus una sola volta, per un solo immobile, per le spese effettivamente sostenute dal 1 gennaio 2021 al 31 dicembre 2021.

Tutte le informazioni

Per maggiori informazioni si rimanda al sito dedicato del MiTE (Ministero della Transizione Ecologica) e al sito dell’Agenzia delle Entrate:

MiTE: dal sito dedicato si accede al portale per presentare la domanda, inoltre si accede al manuale utente con informazioni sul bonus e sulla compilazione della domanda online; infine qui si trova una sezione FAQ con un’utile collezione di domande e risposte sul tema. Link di collegamento.

Agenzia delle Entrate: in questo sito si trova una sintetica descrizione del bonus ed un collegamento alla norma di riferimento L. 178/2020 (Legge di bilancio 2021). Link di collegamento.

Bonus verde per i giardini

Il Bonus verde è una detrazione Irpef sulle spese per la sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione di pozzi, oltre che per la realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili.

La detrazione è del 36% sulle spese sostenute fino ad un tetto di spesa di 5.000 euro per unità immobiliare a uso abitativo; pertanto la detrazione massima per ogni unità abitativa è di 1.800 euro, ripartita in 10 quote annuali di pari importo. Il pagamento delle spese deve avvenire attraverso strumenti che consentono la tracciabilità delle operazioni (per esempio, bonifico bancario o postale). Questo bonus si applica come detrazione fiscale diretta nella dichiarazione dei redditi, non è prevista l’opzione di sconto in fattura o di cessione del credito.

Veniamo agli interventi incentivati; sono ammessi al bonus i costi per:

  • sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni;
  • riqualificazione di prati, grandi potature;
  • realizzazione di impianti di irrigazione e di pozzi;
  • realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili;
  • spese di progettazione e manutenzione connesse all’esecuzione di questi interventi.

Non sono invece ammessi al bonus altri specifici costi, quali:

  • interventi di manutenzione ordinaria periodica dei giardini preesistenti in quanto non è un intervento innovativo o modificativo nei termini sopra indicati (incremento qualitativo e/o quantitativo del verde pertinenziale);
  • spese per l’acquisto di attrezzature specifiche (come picconi, pale, tagliaerba);
  • interventi in economia, ad esempio l’acquisto di materiali.

Può beneficiare della detrazione chi possiede o detiene l’immobile oggetto degli interventi e che ha effettivamente sostenuto le relative spese (quindi, non solo il proprietario). Il bonus verde spetta anche per le spese sostenute per interventi eseguiti sulle parti comuni esterne degli edifici condominiali, fino a un importo massimo complessivo di 5.000 euro per unità immobiliare a uso abitativo. In questo caso, ha diritto alla detrazione il singolo condomino nel limite della quota a lui imputabile.

La Legge di Bilancio 2022 ha prorogato questa agevolazione fino alla fine del 2024.

Bollette meno pesanti con il bonus

Il bonus sociale luce e gas mira ad agevolare cittadini e microimprese con una serie di provvedimenti per contenere gli aumenti dei costi dell’energia, sia per il gas naturale che per le utenze elettriche (domestiche e non). In particolare si tratta di:

  • riduzione dell’IVA al 5% sulle bollette del gas per utenze domestiche e non domestiche;
  • pagamento rateale delle bollette (10 rate mensili);
  • riduzione degli oneri generali di sistema per le utenze elettriche (con potenza fino a 16,5 kW) e per utenze di gas naturale, sia domestiche che non domestiche;
  • potenziamento del bonus luce e gas per gli utenti domestici in situazioni di svantaggio economico o in gravi condizioni di salute.

L’incentivo è stato introdotto dal Decreto Rilancio, riproposto poi dalla Legge di Bilancio 2022 e dal successivo DL 17/2022, detto Decreto Bollette e energia. Si aggiunge il DL n. 21 del 21/03/2022 quale misura urgente di contenimento per gli ultimi rincari dell’energia in seguito alla crisi globale per la guerra Russia-Ukraina.

Bonus sociale

Come funziona

Il bonus sociale è regolamentato e gestito direttamente da ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente), col fine di semplificare ed automatizzare lo sconto in bolletta per i cittadini.

ARERA organizza le risorse economiche messe a disposizione dal governo e provvede ad azzerare gli oneri generali di sistema e ridurre l’aliquota IVA al 5%.

A chi spetta

La misura di sostegno è prevista per cittadini e famiglie in difficoltà economica o in condizioni fisiche disagiate. Più precisamente hanno diritto al bonus sociale luce e gas le seguenti categorie di utenti:

  • nuclei familiari con ISEE inferiore a 8.265 euro annui (innalzato a 12.000 per il periodo 01/04/22 – 31/12/2022 dal DL n. 21 del 21/03/2022 quale misura urgente contro gli aumenti del costo dell’energia);
  • nuclei familiari numerosi (4 figli o più) con ISEE non superiore a 20.000 euro annui;
  • fruitori di pensione e reddito di cittadinanza;
  • utenti con patologie gravi e certificate che necessitano di apparecchi elettrici di tipo medico.

Il bonus legato a disagio fisico non è vincolato ad un tetto ISEE e casomai è cumulabile qualora sussistessero i requisiti sia di disagio fisico sia economico. È riconosciuto anche tutti i nuclei familiari con persone che necessitano di apparecchiature medico-terapeutiche alimentate ad energia elettrica, come da elenco allegato A del D.M. 13/01/2011. Ad esempio rientrano nell’elenco anche apparecchi cardio-respiratori, apparecchi per dialisi, materassi antidecubito, carrozzine elettriche, ecc.

Come richiedere il bonus luce e gas

Nel caso di disagio fisico si deve presentare specifica domanda corredata da un certificato della ASL che attesti la patologia, il tipo di apparecchiature, l’indirizzo dove risiede la persona con disagio fisico. Gli appositi moduli, vanno presentati al Comune di residenza del titolare della fornitura elettrica (anche se diverso dal malato) oppure presso un altro ente designato dal Comune (per esempio CAF, Comunità montane).

Per casi di difficoltà economica non occorre presentare richiesta di accesso al bonus; è attivo un sistema che rileva i requisiti e applica in automatico lo sconto in bolletta. In questo caso dunque l’utente vedrà riconosciuto lo sconto in maniera automatica se ha presentato la DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica) per ottenere l’attestazione ISEE.

L’importo del bonus sociale luce e gas varia a seconda di diversi fattori; è possibile fare una simulazione dell’importo del bonus nella pagina dedicata del portale SGAte.
 

Rateizzazione dei pagamenti

Una delle misure previste dalla Legge di Bilancio 2022 è la possibilità di rateizzare gli importi delle bollette di luce e gas che sono emesse dal 1° gennaio al 30 aprile 2022, senza interessi e in massimo 10 rate mensili.

Le modalità di rateizzazione, che i venditori devono offrire agli utenti di energia elettrica e gas naturale, sono state definite da Arera. I venditori non potranno sospendere la fornitura senza prima una comunicazione di sollecito di pagamento, in cui venga riportato un piano di rateizzazione dei pagamenti che riporti:

  1. una periodicità di rateizzazione pari a quella di fatturazione ordinariamente applicata al cliente finale, con un numero di rate complessivamente pari al numero di fatture emesse di norma in 10 mesi e ciascuna di valore non inferiore a 50 euro;
  2. una prima rata di valore pari al 50% dell’importo oggetto del piano di rateizzazione e quelle successive di ammontare costante.

Ad ogni modo il venditore ha l’opportunità di rielaborare un accordo differente che risponda meglio alle necessità del cliente, nel rispetto ovviamente delle modalità previste dalla Legge di Bilancio 2022.
 

Decreto energia per contenere i costi

Il decreto-legge n.17/2022 “Bollette ed Energia”, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 1° marzo 2022, introduce misure urgenti per il contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale, per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per il rilancio delle politiche industriali.

L’intervento si divide in due parti: la prima riguarda le misure per calmierare nel breve tempo i costi delle bollette energetiche, la seconda va oltre l’emergenza e guarda in prospettiva, con l’aumento della produzione nazionale di energia da fonti rinnovabili.

Il decreto deve essere convertito in legge entro 60 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Imprese: contributi per l’economia circolare e l’efficienza energetica

Imprese Sportello Energia FVG

Le imprese del Friuli Venezia Giulia che investono sull’innovazione verso l’economia circolare e l’efficientamento energetico delle attività produttive possono accedere ad un contributo regionale i cui fondi sono gestiti su base provinciale dalle Camere di Commercio competenti sul territorio.

Sono ammissibili i progetti per l’innovazione di processo e per l’innovazione dell’organizzazione che prevedano:

  1. la realizzazione di investimenti finalizzati all’attuazione di interventi nell’ambito dell’economia circolare;
  2. la realizzazione di investimenti finalizzati alla riduzione dei consumi energetici dell’attività produttiva basati su diagnosi energetiche;
  3. l’acquisizione di studi e consulenze tecniche specialistiche concernenti l’economia circolare, l’ecoprogettazione dei prodotti e la produzione di beni e servizi a ridotto consumo energetico;
  4. l’introduzione nell’organizzazione aziendale dell’attività dell’EGE, anche tramite assunzione con contratto di lavoro dipendente.

Le innovazioni applicate con la realizzazione del progetto comportano la riduzione della produzione di rifiuti e del consumo di acqua ed energia in relazione allo svolgimento dell’attività produttiva interessata dall’intervento di innovazione.

Possono beneficiare degli incentivi le PMI, in forma autonoma o di “progetto congiunto”, e le grandi imprese (solo se in modo congiunto alle PMI) con sede sul territorio regionale.

La domanda va presentata alla Camera di Commercio territorialmente competente a partire dall’8 marzo ed entro il 12 aprile 2022.

Tutti i dettagli sul sito della Regione Autonoma del Friuli Venezia Giulia


Legge di Bilancio 2022, ecco le misure previste

La legge di Bilancio 2022 (Legge n. 234 del 30/12/2021, pubblicata in GU il 31/12/2021) prevede le seguenti misure in materia di agevolazioni edilizie:

  • Bonus ristrutturazioni, ecobonus, sismabonus; proroga generalizzata delle detrazioni.
  • Bonus facciate; confermato fino al 31/12/2022 ma con una riduzione dell’aliquota di detrazione dal 90% al 60% per le spese sostenute dal 01/01/2022 (comma 39).
  • Bonus mobili, confermato in vigore fino al 2024 ma con differenti tetti di spesa ammissibile: limite a 10.000 euro per spese sostenute tra il 01/01/2022 e il 31/12/2022, poi ridotto a 5.000 euro per gli anni 2023 e 2024 (comma 37).
  • Bonus verde proroga fino al 2024 dell’agevolazione fiscale inerente la sistemazione a verde di aree scoperte di immobili privati a uso abitativo. L’agevolazione consiste nella detrazione dall’imposta lorda del 36% della spesa sostenuta, nel limite di spesa di 5.000 euro annui, quindi entro la somma massima detraibile di 1.800 euro.
  • Nuovo Bonus eliminazione barriere architettoniche: si introduce una nuova detrazione al 75% per le spese sostenute per abbattere barriere architettoniche, a cui è applicabile l’opzione per la cessione del credito o per lo sconto in fattura (comma 42).
  • Sconto in fattura o cessione del credito: differenti proroghe, delle possibilità alternative alla detrazione fiscale diretta, secondo i tipi d’intervento:
    • interventi in materia edilizia ed energetica, proroga anni 2022, 2023 e 2024
    • interventi con superbonus, proroga al 31/12/2025.
  • Superbonus 110%. Proroghe differenziate secondo criteri oggettivi e soggettivi:
    • per i condomini, per le persone fisiche (al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arte o professione), per le onlus, per le organizzazioni di volontariato e le associazioni di promozione sociale, è prevista una proroga con progressiva variazione di aliquota e scadenza temporale:
      • detrazione 110% per le spese sostenute fino al 31/12/2023;
      • detrazione 70% per le spese sostenute nel 2024;
      • detrazione 65% per le spese sostenute nel 2025.
    • per IACP ed anche per cooperative di abitazione a proprietà indivisa è prorogata la:
      • detrazione 110% per le spese sostenute fino al 31/12/2023 qualora siano realizzati i lavori per almeno il 60% dell’intervento complessivo al 30/06/2023.
    • Per edifici unifamiliari e unità immobiliari funzionalmente indipendenti, interventi effettuati dalle persone fisiche; proroga prevista:
      • detrazione 110% per le spese sostenute entro il 31/12/2022 se al 30/06/2022 sono stati effettuati lavori per almeno il 30% dell’intervento complessivo.
  • Superbonus 110% per ricostruzione post sisma. Nei comuni dei territori colpiti da eventi sismici dal 01/04/2009 è prorogata la detrazione al 110% per le spese sostenute entro il 31/12/2025 (comma 28).
  • Interventi trainati; Con una norma introdotta al Senato si chiarisce che le proroghe si applicano anche per la realizzazione degli interventi trainati.
  • Altre modifiche rispetto al DDL; In fase di approvazione sono stati eliminati dei punti presenti nel disegno di legge: eliminati i termini proposti per l’applicazione del 110% all’installazione di fotovoltaico (31/12/2021) e per infrastrutture di ricarica di veicoli elettrici (30 giugno 2022); eliminato il vincolo che riconosceva la proroga al 31/12/2022 solo se già presentata la pratica edilizia; inoltre eliminate limitazioni con riferimento agli indici ISEE.
  • Decreto antifrodi e legge di bilancio 2022; le misure del DL.157/2021 (decreto antifrodi) sono confluite nel testo della Legge di bilancio 2022; si tratta in particolare di misure riferite al visto di conformità e alla congruità dei prezzi riassunte qui di seguito.
    • Estensione obbligo di visto di conformità; è esteso l’obbligo anche al caso in cui il Superbonus sia utilizzato in detrazione diretta; escluso il caso in cui la dichiarazione sia presentata direttamente dal contribuente attraverso la dichiarazione precompilata dall’Agenzia delle Entrate oppure tramite il sostituto d’imposta che presta l’assistenza fiscale.
    • Visto di conformità anche per altri bonus. Il recepito DL.157/2021 introduce l’obbligo del visto di conformità anche in caso di opzione per cessione del credito o sconto in fattura delle detrazioni per lavori edilizi diversi da quelli ricadenti nel Superbonus 110%.
    • ESCLUSO l’obbligo del visto di conformità (ovvero non applicabile il decreto antifrodi) per le opere di edilizia libera e per gli interventi di importo complessivo non superiore a 10.000 euro, eseguiti sulle singole unità immobiliari o sulle parti comuni dell’edificio, fatta eccezione per gli interventi relativi al cd. bonus facciate (comma 29).
    • Asseverazione della congruità di prezzi per altri bonus; si introduce l’obbligo di asseverazione di un tecnico della congruità di prezzi anche in caso di opzione per cessione del credito o sconto in fattura delle detrazioni per lavori edilizi diversi da quelli ricadenti nel Superbonus 110%.
    • Prezziari di riferimento; Il recepito DL.157/2021 dispone che per stabilire la congruità dei prezzi (da asseverarsi da un tecnico abilitato) occorrerà fare riferimento anche ai valori massimi stabiliti da un futuro decreto del MITE (Ministro della transizione ecologica). Questo provvedimento potrà ritoccare il limite di alcuni costi di alcuni beni e verrà emanato entro il 9 febbraio 2022.

Ecco uno schema di riepilogo:

incentivoaliquotaTipo fabbricatodata
Superbonus110%Fabbricati unifamiliari u.i. indipendenti proroga se al 30/06/22 almeno 30% dei lavori eseguiti31-12-2022
Superbonus110%IACPCooperative di abitazione proroga se al 30/06/23 almeno 60% dei costi sostenuti31-12-2023
Superbonus110%Condomìni edifici 2-4u.i. con unico proprietario Onlus, organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale31-12-2023
Superbonus70%Condomìni edifici 2-4u.i. con unico proprietario Onlus, organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale31-12-2024
Superbonus65%Condomìni edifici 2-4u.i. con unico proprietario Onlus, organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale31-12-2025
Ecobonus50-65%Proroga ad esclusione delle aliquote maggiorate 70-75% (maggiorazioni per lavori su parti condominiali)31-12-2024
Bonus ristrutturazioni50%Proroga aliquota 50%31-12-2024
Sismabonus Proroga anche per le aliquote maggiorate al 70 e 80% per miglioramento sisma 1-2 classi di rischio. Ed anche 75 e 85% per lavori su parti condominiali.31-12-2024
Eco-sisma bonus Proroga anche per detrazioni 80-85% per interventi congiunti miglioramento sismico ed energetico.31-12-2024
Bonus barriere architettoniche75%Interventi per superamento barriere architettoniche che NON rientrano nel superbonus 110% (p.es. quando non congiunti ad intervento trainante)31/12/2022  
Bonus mobili50%Detrazione con tetto max spesa 16.000 euro31-12-2021
Bonus mobili50%Detrazione con tetto max di spesa 10.000 euro31-12-2022
Bonus mobili50%Detrazione con tetto max di spesa 5.000 euro31-12-2024
Bonus facciate90%Spese sostenute fino al 31/12/202131-12-2021
Bonus facciate60%Aliquota ridotta per spese sostenute nel 202231-12-2022
Bonus verde36%Proroga bonus 36% con limite di spesa 5.000 euro annui, quindi quota max detraibile 1.800 euro31-12-2024

Cessione del credito e sconto in fattura:

Ecobonus, bonus casa, sismabonus, bonus facciate,  installazione FV e colonnine ricarica elettrica31-12-2024
Superbonus31-12-2025

Quali proroghe per i bonus?

Infissi - Sportello Energia FVG

Al momento è in fase di discussione una proposta di legge che traccerà il futuro degli incentivi previsti per gli interventi di efficientamento energetico. Si tratta di un disegno di legge che potrà subire modifiche ed integrazioni, ma da quanto già trapelato possiamo tracciare la direzione generale e il possibile quadro futuro dei bonus.

La notizia che tutti aspettano è la proroga dei bonus, di cui abbiamo schematizzato il possibile panorama futuro:

Superbonus110%Fabbricati unifamiliari e u.i. indipendenti30-06-2022
Superbonus110Fabbricati unifamiliari e u.i. indipendenti
GIA’ PRESENTATO CILA AL 30/09/21
31-12-2022
Superbonus110Fabbricati unifamiliari e u.i. indipendenti
CON ISEE FINO A 25MILA EURO
31-12-2022
Superbonus110Condomìni e edifici con 2-4 u.i.  unico proprietario31-12-2023
Superbonus RIDOTTO AL 70%Condomìni e edifici con 2-4 u.i.  unico proprietario31-12-2024
Superbonus RIDOTTO AL 65%Condomìni e edifici con 2-4 u.i.  unico proprietario31-12-2025
Ecobonus 65%proroga ad esclusione delle aliquote maggiorate 70-75%
(maggiorazioni per lavori su parti condominiali)
31-12-2024
Bonus ristrutturazioni 50%Proroga aliquota 50%31-12-2024
SismabonusProroga anche per le aliquote maggiorate al 70 e 80%
per miglioramento sisma 1-2 classi di rischio. Ed anche 75 e 85% per lavori su parti condominiali.
31-12-2024
Eco-sismabonusProroga anche per detrazioni 80-85% per interventi congiunti miglioramento sismico ed energetico.31-12-2024
Bonus mobiliProroga detrazione 50% con tetto di spesa ridotto a 5mila euro31-12-2024
Bonus facciateDetrazione ridotta al 60% (ex 90%)31-12-2022
Bonus verdeProroga bonus 36%31-12-2024

Per quanto riguarda la cessione del credito e lo sconto in fattura, è stata proposta la proroga al 31-12-2024 per ecobonus, bonus casa, sismabonus, bonus facciate,  installazione FV e colonnine ricarica elettrica e al 31-12-2025 per il Superbonus.
Un’altra novità e il possibile mantenimento del fotovoltaico al 110% come intervento trainato fino al 30-06-2022.

Tutte le informazioni sono contenute nel disegno di legge di Bilancio 2022 e saranno confermate solo alla conclusione dell’iter legislativo.

Decreto antifrode

Il decreto antifrode, in vigore dal 12 novembre 2021, ha lo scopo di contrastare le frodi riscontrate dai controlli nell’ambito della cessione dei crediti e gli sconti in fattura. L’Agenzia delle Entrate riferisce infatti che sarebbero stati già accertati 800 milioni di crediti inesistenti.

Con l’obiettivo di evitare le frodi nelle detrazioni e cessioni di credito, il decreto interviene su precisi punti:

  • estensione dell’obbligo del visto di conformità;
  • congruità delle spese
  • controlli preventivi nei casi “a rischio”;
  • regolamentazione dei controlli dell’Agenzia delle Entrate

Analizziamo nel dettaglio i singoli punti:

1.  Visto di conformità

1.1.             per Superbonus

Si estende l’obbligo del visto di conformità anche nel caso in cui il Superbonus sia utilizzato direttamente in detrazione nella dichiarazione dei redditi, non più soltanto per la cessione del credito o per lo sconto in fattura.

L’obbligo del visto di conformità non sussiste:

  • se la dichiarazione è presentata direttamente dal contribuente, attraverso l’utilizzo della dichiarazione precompilata predisposta dall’Agenzia delle entrate;
  • oppure è presentata tramite il sostituto d’imposta che presta l’assistenza fiscale (per queste dichiarazioni, infatti, l’Agenzia delle entrate può già effettuare controlli preventivi sulla dichiarazione presentata).

1.2.             per altri bonus edilizi

Si estende l’obbligo del visto di conformità anche a tutte le agevolazioni edilizie “tradizionali” (per le quali l’art. 121 del decreto Rilancio prevede la possibilità di cessione del credito o sconto in fattura); diviene quindi necessario anche per bonus ristrutturazioni, bonus facciate, ecobonus, sismabonus, installazione di impianti fotovoltaici e colonnine di ricarica.

2.  Congruità delle spese

Ci sono modifiche importanti anche per la valutazione della congruità dei prezzi.

Nuovi massimali di spesa; oltre al riferimento ai prezziari, viene inserita (comma 13bis dell’art. 119 del decreto Rilancio) la previsione dell’introduzione di nuovi valori massimali per alcune categorie di beni. Questi nuovi massimali saranno definiti con Decreto del MITE (Ministro della transizione ecologica) entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del D.L. 157/2021.

Estesa l’asseverazione della congruità delle spese da parte dei tecnici abilitati a tutte le agevolazioni edilizie; questa estensione vale solo in caso di cessione del credito o sconto in fattura, non se si fruisce dell’agevolazione con la detrazione in dichiarazione.

3.  controlli preventivi nei casi “a rischio”

(art.2 D.L. 157/2021) E’ prevista da parte dell’Agenzia delle Entrate la sospensione dell’efficacia delle comunicazioni inviate su cessioni del credito o su sconti in fattura che presentano particolari profili di rischio.

La sospensione è fatta a scopo di controllo preventivo, si effettua entro 5 giorni lavorativi della comunicazione dell’avvenuta cessione del credito, per un periodo non superiore a 30 giorni.

I profili di rischio sono individuati secondo il tipo di crediti ceduti ed altri criteri riferiti alla coerenza e regolarità dei dati indicati nelle comunicazioni e nell’Anagrafe tributaria, ai dati relativi ai crediti, ai soggetti correlati a detti crediti, ad analoghe cessioni effettuate in precedenza dai soggetti.

Se all’esito del controllo risultano confermati i rischi, la comunicazione si considera non effettuata e l’esito del controllo è comunicato al soggetto che ha trasmesso la comunicazione. Se invece i rischi non sono confermati, decorso il periodo di sospensione, la comunicazione risulta effettuata.

4.  regolamentazione dei controlli dell’Agenzia delle Entrate.

Viene disciplinata, razionalizzata e potenziata l’attività di accertamento e di recupero da parte dell’Agenzia delle Entrate, relativamente alle detrazioni e cessioni dei crediti per lavori edilizi. Il decreto disciplina i controlli dell’Agenzia delle Entrate non solo nell’ambito del superbonus ed altre agevolazioni edilizie, ma anche in relazione alle altre agevolazioni introdotte a causa della pandemia (contributi a fondo perduto dell’art. 25 del Decreto Rilancio).

Termini della notifica di violazione. In particolare la disposizione stabilisce che la contestazione da parte dell’Ufficio avviene, salvo disposizioni specifiche, con avviso di recupero del credito d’imposta che deve essere notificato entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui è stata commessa la violazione.

Contributi per colonnine di ricarica

Sono disponibili 90 milioni di euro per contributi in conto capitale per le imprese e professionisti per l’installazione di infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici.
Stiamo parlando delle colonnine di ricarica e di tutte le opere edili strettamente necessarie, gli impianti e i dispositivi di monitoraggio (con massimali di riferimento), oltre ai costi per la connessione alla rete elettrica, la progettazione, la direzione lavori, la sicurezza e i collaudi nel limite del 10% del costo totale ammissibile.
Il bonus massimo è pari al 40% delle spese ammesse, per cominciare a presentare le domande si attende il decreto che ne stabilisca le modalità.