Fotovoltaico sul condominio

È possibile realizzare un impianto fotovoltaico ad uso esclusivo su parti comuni di un condomino senza richiedere autorizzazioni all’assemblea condominiale e senza pratiche edilizie. Lo stabilisce il Codice Civile, rafforzato da specifiche sentenze e da quanto previsto dal decreto 17/2022.

La possibilità di realizzare tale intervento senza pratiche edilizie è riconducibile alla semplificazione procedurale introdotta dall’art.9 del DL.17/2022.

La non necessaria autorizzazione del condominio deriva da una recente sentenza della Corte di Cassazione (sentenza 1337 del 2023) la quale in sintesi afferma che il condòmino può realizzare il proprio impianto fotovoltaico ad uso esclusivo sulle parti comuni dell’edificio senza richiedere l’autorizzazione all’assemblea dei condòmini, purché:
• non precluda l’accesso alle unità immobiliari di proprietà individuale;
• rispetti eventuali prescrizioni del regolamento di condominio (o altri atti) relative alle diverse
forme di utilizzo o alle ripartizioni dell’uso del lastrico solare e delle altre superfici comuni;
• nel caso che per l’installazione si rendessero necessarie modifiche delle parti comuni, ne dia comunicazione all’amministratore indicando il contenuto specifico e le modalità di esecuzione degli
interventi. In questo contesto l’assemblea può prescrivere adeguamenti per l’esecuzione delle opere o imporre cautele a salvaguardia della stabilità, della sicurezza o del decoro architettonico dell’edificio. L’assemblea può altresì subordinare l’esecuzione alla prestazione di idonea garanzia per i danni eventuali.

Nuovi incentivi al fotovoltaico

Ad oggi, per realizzare un impianto fotovoltaico l’incentivo nazionale disponibile è il credito fiscale del 50% (calcolato sulle spese sostenute, fino ad un tetto massimo di 96mila euro per unità immobiliare): si tratta del cosiddetto Bonus Ristrutturazioni. Il credito fiscale può essere recuperato alternativamente come detrazione fiscale in 10 anni, oppure con i meccanismi dello sconto in fattura o della cessione del credito.

A questo incentivo prossimamente si affiancherà un contributo regionale, l’”ecobonus regionale”. In attesa della pubblicazione della legge regionale e del relativo bando, è consultabile dal sito del Consiglio Regionale il disegno di legge n.188.

Il pdf del disegno di legge contiene come premessa una relazione che riassume i punti della nuova norma; potrà subire modifiche ed integrazioni nel suo iter di dibattimento e approvazione, ma ne anticipiamo i tratti salienti a scopo descrittivo:

Oggetto del contributo: installazione di impianti fotovoltaici, sistemi di accumulo di energia elettrica, impianti solari termici. Esclusi gli interventi su nuova costruzione o interventi di ristrutturazione rilevante (art.26 del DLgs199/2021) per i quali è già obbligatorio l’utilizzo di fonti rinnovabili.

Tipo di edifici: edifici ad uso residenziale, prime e seconde case, condomini.

Destinatari: persone fisiche residenti in Regione, titolari di diritti reali di godimento, ovvero proprietari, locatari, comodatari…

Fondo disponibile: 100 milioni di euro.

Procedura: trasmissione domande solo a seguito della realizzazione dell’intervento, per le spese sostenute a partire dal 01/11/2022. È previsto procedimento “a sportello”, ovvero secondo l’ordine cronologico di presentazione.

Cumulabilità: l’incentivo è cumulabile con le detrazioni fiscali nazionali per la parte residua non coperta dalle stesse; la somma delle agevolazioni non può superare la spesa complessivamente sostenuta.