In arrivo il bonus regionale per le riqualificazioni

Involucro Sportello Energia FVG

Il disegno di legge 36 della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia prevede interventi volti a favorire il recupero, la riqualificazione o il riuso del patrimonio immobiliare privato.

Due le principali tipologie di azione previste: la manutenzione straordinaria, il restauro e risanamento delle abitazioni private con contributi a graduatoria, e misure per rendere più efficienti le costruzioni dal punto di vista energetico, con procedimento a sportello.

L’assessore alle Infrastrutture, Cristina Amirante, ha spiegato i 12 articoli che compongono il ddl, ricordando le motivazioni e le finalità per promuovere la rigenerazione urbana, la sostenibilità ambientale e la qualità di vita sul territorio regionale, specificando la tipologia degli interventi finanziabili: “Si tratta di una legge quadro motivata dalla necessità di accompagnare un processo edilizio che si svolge sul territorio regionale con difficoltà. Sappiamo quanto il recupero del patrimonio sia più costoso e complesso in un’area sismica”.

Alcuni dei criteri premiali prevedono, ai vari punti, contributi per i soggetti in povertà energetica, i giovani, le nuove famiglie, i nuclei numerosi o con persone con disabilità, insediamenti montani e per servizi di prossimità che aiutano a sostenere e rafforzare la vita quotidiana dei cittadini più bisognosi.

Nuovo tetto alle detrazioni IRPEF

A partire dall’anno di imposta 2025, per i contribuenti con redditi superiori a 75.000 euro sono previste nuove limitazioni alle detrazioni IRPEF che possono incidere anche sulle detrazioni dei bonus edilizi.

Il riordino delle detrazioni è introdotto dalla legge di bilancio 2025 ed è stato recepito nel testo unico delle imposte sui redditi (TUIR). Il riferimento normativo è l’art. 16-ter del dpr 917/1986; il decreto aggiornato è disponibile: https://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:presidente.repubblica:decreto:1986;917~art16bis

In sintesi, la norma dispone dei limiti complessivi di detrazione annuale dipendenti dal reddito e dal numero di figli a carico: per chi ha un reddito superiore a 75.000 euro e sotto i 100.000 il limite di detrazione annua è di 14.000 euro se ci sono più di due figli nel nucleo familiare, ridotto all’85% con due figli, a 70% con un figlio, a 50% senza figli.
Invece, per chi ha reddito superiore ai 100mila euro la detrazione massima annuale è di 8.000 euro, ridotti in base al numero di figli con lo stesso principio descritto per lo scaglione precedente. Questo riordino ha carattere complessivo, cioè non è riferito solo alle detrazioni per i bonus edilizi, non è retroattivo (le detrazioni già in essere non sono considerate).

Bando fotovoltaico per le imprese agricole

La Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia promuove l’impiego di fonti energetiche rinnovabili al fine di consentire alle imprese agricole di incrementare la propria capacità di resilienza e di concorrere attivamente al raggiungimento degli obiettivi di transizione ecologica attraverso la concessione di contributi per l’installazione, nel territorio regionale, di nuovi impianti fotovoltaici di potenza massima fino a 130 kWp.

In continuità con il bando 2023, il bando attuativo per l’anno 2025 è stato approvato con deliberazione di Giunta regionale n. 468 del 4 aprile 2025 ed è rivolto alle PMI attive nella produzione di prodotti agricoli.

Sono considerate ammissibili le spese sostenute a partire dal 01 gennaio 2025 e relative a:
• acquisto e posa in opera dell’impianto fotovoltaico, compresi oneri di connessione alla rete elettrica, oneri di sicurezza e manufatti ad uso cabina elettrica;
• rifacimento e smaltimento delle coperture dei fabbricati o manufatti rurali su cui posizionare gli impianti fotovoltaici, qualora realizzate in amianto o in fibrocemento;
• spese tecniche e spese per oneri assicurativi.

I contributi sono concessi secondo l’ordine cronologico di presentazione delle domande, quindi con procedura a sportello, e nella misura del 40% delle spese ritenute ammissibili per l’acquisto e posa in opera di impianti fotovoltaici e del 100% delle spese per lo smaltimento delle coperture in amianto o fibrocemento e il loro rifacimento.

Le domande vanno presentate via PEC dal 14 aprile al 30 settembre 2025.

Tutti i dettagli del bando sono disponibili sul sito della Regione: https://www.regione.fvg.it/rafvg/cms/RAFVG/economia-imprese/agricoltura-foreste/FOGLIA18/#id1

Contributi per “rottamazione stufe”

È stato pubblicato il bando regionale per la concessione di Contributi per la dismissione di generatori di calore ed il contestuale acquisto e installazione di generatori di calore aventi una classe di qualità superiore o di pompe di calore.

Al fine di ridurre l’inquinamento atmosferico e migliorare la qualità dell’aria, la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia (con la L.R. 14/2023, art. 4, commi 11-17) prevede infatti specifici contributi destinati alle persone fisiche per la dismissione di generatori di calore per il riscaldamento domestico a biomasse legnose (di potenza inferiore o uguale a 35 kW, con classe di qualità inferiore o uguale a 3 stelle o non classificati) ed al contestuale acquisto e installazione di:
1) generatori di calore a biomassa combustibile solida di potenza inferiore o uguale a 35 kW, aventi una classe di qualità uguale o superiore a 4 stelle;
oppure:
2) pompe di calore elettriche aria/aria e aria/acqua di potenza inferiore o uguale a 35 kW.

I contributi sono concessi tramite le Camere di commercio, industria, artigianato ed agricoltura competenti per territorio.

In data 19/08/2024 è stato approvato l’Avviso per la presentazione delle domande e il 27/08/2024 è stata attivata una pagina web dedicata con tutte le informazioni sul contributo: https://www.regione.fvg.it/rafvg/cms/RAFVG/ambiente-territorio/valutazione-ambientale-autorizzazioni-contributi/FOGLIA336/

La domanda va presentata alla Camera di commercio (CCIAA) di riferimento territoriale per l’unità residenziale in oggetto, esclusivamente in modalità telematica attraverso la procedura IOL (Istanze On Line), sistema di presentazione delle domande che sarà reso disponibile sulla pagina web sopra indicata dalle ore 9.15 del giorno 3 ottobre 2024 e fino alle ore 16.30 del 4 novembre 2024.
L’accesso alla pagina online per la compilazione della domanda avviene mediante una delle seguenti modalità: SPID (Sistema pubblico di identità digitale), CIE (Carta d’identità elettronica), CNS (Carta nazionale dei servizi), CRS (Carta regionale dei servizi).

L’istruttoria delle domande viene effettuata con procedura valutativa a sportello secondo l’ordine cronologico di presentazione e fino ad esaurimento delle risorse disponibili. Ove le disponibilità finanziarie siano insufficienti rispetto alle domande presentate, la concessione dell’intervento è disposta secondo l’ordine cronologico di presentazione delle domande medesime.

Incentivi per il settore manifatturiero

Contributi a fondo perduto per imprese del settore manifatturiero per interventi di riduzione dei consumi energetici mediante l’autoproduzione ed eventuale accumulo di energia rinnovabile.

Si tratta di contributi a fondo perduto destinati alle imprese (micro, piccole, medie e grandi, anche in forma di consorzio o rete di impresa) che svolgono attività primaria nel settore manifatturiero (codici ATECO sezione C) per interventi presso la sede legale o l’unità locale sita in Regione FVG.

Progetti ammissibili

Sono finanziabili i progetti che hanno per oggetto l’acquisto ed installazione di:

–       nuovi impianti fotovoltaici o potenziamento di preesistenti impianti fotovoltaici, finalizzati all’autoconsumo di energia elettrica da fonti rinnovabili, di potenza nominale non superiore a 5.000 kWp.

Se strettamente connessi e congiuntamente realizzati, sono inoltre finanziabili:

–       sistemi di accumulo di energia prodotta;

–       sistemi di monitoraggio e gestione dell’energia intelligenti inclusa la domotica al fine di ridurre l’impronta energetica delle imprese.

Limite di spesa e di contributo

L’importo massimo di contributo concedibile è di 500mila euro. Il limite minimo di spesa ammissibile è di 20mila euro, da rispettare sia in fase di richiesta, sia in fase di rendicontazione delle spese sostenute; in caso contrario il contributo è revocato.

Durata e termini di realizzazione del progetto

Il progetto deve essere avviato successivamente alla presentazione della domanda, pena l’inammissibilità; successivamente deve essere concluso, con spese sostenute e rendicontate, entro 15 mesi dal ricevimento del decreto di concessione, su richiesta prorogabile per un massimo di 6 mesi.

Intensità del contributo

Varia in funzione della potenza nominale dell’impianto e della dimensione dell’impresa, ed è definito in percentuale sulle spese ammissibili, da un massimo del 50% ad un valore minimo del 10%.

Presentazione della domanda

Ogni impresa può presentare una sola domanda di contributo, relativa ad un unico progetto che può comprendere uno o più impianti fotovoltaici, eventualmente combinati con uno dei sistemi congiunti elencati, da realizzare in un’unica sede o unità locale.

La domanda deve essere presentata attraverso il sistema dedicato on line, con allegata la documentazione prevista redatta secondo i fac-simili disponibili sul sito dedicato.

Per l’anno 2024 le domande si possono presentare dal 1 luglio 2024 al 30 settembre 2024.

Concessione degli incentivi

I contributi sono concessi entro 120 giorni dalla data di presentazione della domanda con procedimento valutativo a sportello secondo l’ordine cronologico di presentazione delle domande che abbiano raggiunto il punteggio minimo di 12 punti, secondo i criteri di valutazione indicati dal regolamento e fino ad esaurimento delle risorse disponibili.

Per maggiori dettagli

si rimanda alla pagina web dedicata al contributo:

https://www.regione.fvg.it/rafvg/cms/RAFVG/economia-imprese/industria/FOGLIA18/

(Foto di CHUTTERSNAP su Unsplash)

Reddito energetico nazionale

È stato pubblicato sul sito del GSE il bando per le richieste di accesso alle agevolazioni previste dal Reddito Energetico Nazionale e le domande potranno essere presentate a partire dal 5 luglio 2024.

Si tratta di un finanziamento in conto capitale finalizzato alla realizzazione di impianti fotovoltaici a uso domestico, di potenza non inferiore a 2 kW e non superiore a 6 kW, a servizio di unità immobiliari di tipo residenziale nella titolarità di nuclei familiari in condizione di disagio economico, con l’obiettivo di sostenere l’autoconsumo energetico e di favorire la diffusione delle energie rinnovabili. In questo modo si contrasta la povertà energetica, con accesso alla “clean energy for all” come suggerito dall’UE.

L’eventuale energia prodotta e non autoconsumata dal cittadino, è resa disponibile per 20 anni al GSE, che la utilizzerà per finanziare il “Fondo Nazionale Reddito Energetico”.

Tutti i dettagli sono disponibili sul sito del GSE.

Stanziati altri fondi per il fotovoltaico

Un nuovo finanziamento di 40 milioni di euro è stato stanziato per il bando regionale sul fotovoltaico: si somma ai 100 milioni del 2023 e ai 50 di gennaio 2024.

Riportiamo dal sito regionale:

In attuazione della legge regionale 1/2023, è stato autorizzato lo stanziamento di complessivi 190 milioni di euro (sul bilancio regionale degli anni 2023 e 2024, di cui 40 milioni derivanti dalla legge regionale approvata il 27 marzo scorso, recante “Misure di programmazione strategica per lo sviluppo del sistema territoriale regionale in materia di infrastrutture e territorio”), con la previsione di distinti bandi, in considerazione delle differenti tipologie di beneficiari e di interventi finanziabili.

Lo scorso anno, con 100 milioni sono state evase 13.446 domande (dunque una media di circa 7400 euro cadauna). La situazione aggiornata a fine marzo, con il nuovo stanziamento, è la seguente: disponibilità finanziaria residua poco più di 53 milioni che, considerando una media di 7400 euro a contributo, potrebbero finanziare circa 7160 richieste; va tenuto in considerazione il fatto che al 28 marzo risultano “in coda” 3179 domande (già pervenute e non ancora soddisfatte).

Contributi per convertire i complessi produttivi degradati

È aperto il bando per la concessione di contributi a fondo perduto a sostegno di interventi per la riqualificazione e la riconversione produttiva sostenibile.

Vediamo in sintesi di cosa si tratta: il riferimento normativo di questo bando è l’art. 84 della legge regionale n. 3 del 2022 detta “sviluppoimpresa” (Disposizioni per la modernizzazione, la crescita e lo sviluppo sostenibile verso una nuova economia del Friuli Venezia Giulia), che prevede il finanziamento di interventi per la riqualificazione produttiva sostenibile, da attivare all’interno dei complessi produttivi degradati; dove per complessi produttivi degradati si intendono edifici e relative aree di pertinenza non utilizzati da più di tre anni o con caratteristiche tali da non essere più idonei ad attività legate alla produzione, come individuati dalla delibera della Giunta regionale n. 1820 del 24/11/2022.

I beneficiari dei contributi sono imprese, privati e consorzi di sviluppo economico locale (con esclusione di specifici casi per i quali si rimanda al bando), titolari di diritto di proprietà o altro diritto reale di godimento sui complessi produttivi degradati.

I contributi sono concessi nella misura massima del 50% delle spese ammissibili, le quali comprendono i lavori, forniture e posa in opera, nonché le spese tecniche generali e di collaudo.

Sono ammissibili gli interventi per la riqualificazione e riconversione produttiva sostenibile, la realizzazione di interventi quali la demolizione, la demolizione per riconversione, la demolizione con ricostruzione, la manutenzione straordinaria, la ristrutturazione, l’allacciamento alle reti infrastrutturali di edifici produttivi, finalizzati al riutilizzo a fini produttivi dei complessi produttivi degradati.

Il contributo è riconosciuto in base ad una graduatoria i cui criteri di valutazione considerano diversi aspetti, tra i quali il tipo di intervento, la classe energetica del fabbricato post intervento, il miglioramento antisismico, il rapporto tra il contributo richiesto e la spesa da sostenere dal beneficiario, eventuale bonifica del sito.

Le domande dovranno essere presentate all’indirizzo PEC economia@certregione.fvg.it dal 16 novembre 2023 al 29 febbraio 2024, corredate di allegati, tra i quali relazione tecnica con elaborati grafici, quadro economico e computo metrico dei lavori a firma di un professionista.

La graduatoria è approvata e pubblicata sul BUR entro 120 giorni dalla chiusura della presentazione delle domande (29.02.2024); successivamente entro 60 giorni è concesso il contributo, nei limiti delle risorse disponibili (stanziati 1.490.000 per l’anno 2024).

L’erogazione può essere anticipata al massimo per il 70% del contributo, subordinatamente alla copertura con fidejussione o con assicurazione. La liquidazione a saldo del contributo è emanata entro 90 giorni dalla presentazione della rendicontazione.

Per tutti i dettagli si rimanda alla pagina web del sito della Regione dedicato al contributo:

https://www.regione.fvg.it/rafvg/cms/RAFVG/economia-imprese/sviluppoimpresa/FOGLIA2/#id1

In attesa del contributo stufe FVG

In attesa della pubblicazione del bando per il contributo regionale per rottamare vecchie stufe e caminetti a legna e sostituirli con modelli più efficienti, vediamo quali sono le indicazioni prescritte dalla Regione.

Il riferimento normativo è la legge regionale n. 14 del 27/10/2023 recante “misure finanziarie multisettoriali” ed è consultabile sul sito della Regione al seguente link.

https://lexview-int.regione.fvg.it/FontiNormative/xml/xmlLex.aspx?anno=2023&legge=14&lista=0&fx=lex

Il contributo in oggetto sarà concesso per la sostituzione di un generatore a biomassa con altro generatore a biomassa o con pompa di calore elettrica.

Il contributo non è ancora operativo mancando l’avviso di bando che sarà pubblicato sul BUR.

Riportiamo qui sotto un estratto della legge regionale là dove descrive il contributo in oggetto, ovvero i commi da 11 a 17 dell’art. 4 della LR14/2023:

11. L’Amministrazione regionale è autorizzata a concedere a persone fisiche titolari del diritto di proprietà oppure di diritti reali o personali di godimento riconosciuti in un atto registrato su unità immobiliari a uso residenziale situate nel territorio regionale, contributi a sostegno degli oneri connessi alla dismissione di generatori di calore per il riscaldamento domestico a biomasse legnose di potenza inferiore o uguale a 35 kW, con classe di qualità inferiore o uguale a 4 stelle o non classificati, e il contestuale acquisto e installazione di generatori di calore a biomassa combustibile solida di potenza inferiore o uguale a 35 kW, appartenenti almeno alla classe di qualità 5 stelle di cui al decreto ministeriale 7 novembre 2017, n. 186 (Regolamento recante la disciplina dei requisiti, delle procedure e delle competenze per il rilascio di una certificazione dei generatori di calore alimentati a biomasse combustibili solide), e di pompe di calore elettriche aria/aria e aria/acqua di potenza inferiore o uguale a 35 kW.

12. I contributi di cui al comma 11 sono concessi con il procedimento valutativo a sportello ai sensi dell’articolo 36, comma 4, della legge regionale 20 marzo 2000, n. 7 (Testo unico delle norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso):

a) fino all’ammontare massimo di 2.000 euro per stufe e camini e di 4.000 euro per caldaie e pompe di calore, da installare nelle unità immobiliari situate nei territori dei Comuni in cui sono stati rilevati superamenti dei limiti di legge per le polveri sottili o dei valori obiettivo per il benzo-a-pirene in almeno uno dei cinque anni precedenti la pubblicazione dell’avviso di cui al comma 15;

b) fino all’ammontare massimo di 1.000 euro per stufe e camini e di 3.000 euro per caldaie e pompe di calore, da installare nelle unità immobiliari situate nei territori dei Comuni diversi da quelli di cui alla lettera a).

13. Le domande di concessione del contributo di cui al comma 11 sono presentate alla Direzione centrale competente in materia di ambiente a seguito di avviso da pubblicarsi sul Bollettino ufficiale della Regione. Nell’avviso sono indicati le modalità e il termine di presentazione delle domande di concessione del contributo, le spese ammissibili al contributo, le modalità di concessione e di erogazione del contributo.

14. Sono ammissibili a contributo le spese connesse alla realizzazione degli interventi di cui al comma 11 sostenute nei sei mesi precedenti la data di presentazione della domanda di contributo. I soggetti indicati al comma 11 possono presentare domanda per una sola unità immobiliare; per la stessa unità immobiliare è ammessa una sola domanda per uno degli interventi di cui al comma 11.

15. Il contributo di cui al comma 11 è cumulabile con altri contributi o incentivi pubblici o con le detrazioni fiscali nazionali nel limite dell’importo della spesa ammissibile. Restano fermi eventuali divieti o limitazioni di cumulo con altri contributi pubblici in relazione ai quali si rimanda alle normative di settore.

16. In sede di prima applicazione delle misure di sostegno previste dal comma 11 sono finanziabili, qualora ritenute ammissibili, le spese per la realizzazione degli interventi di cui al comma 11, sostenute dall’1 ottobre 2023 al giorno precedente la data di presentazione della domanda di contributo.

17. Per le finalità di cui comma 11 è destinata la spesa di 3 milioni di euro per l’anno 2024 a valere sulla Missione n. 9 (Sviluppo sostenibile, tutela del territorio e dell’ambiente) – Programma n. 8 (Qualità dell’aria e riduzione dell’inquinamento) – Titolo n. 2 (Spese in conto capitale) dello stato di previsione della spesa del bilancio per gli anni 2023-2025, con riferimento alla corrispondente variazione prevista dalla Tabella D di cui al comma 21.

Nuovi incentivi per le rinnovabili in FVG

Dalla Regione Friuli Venezia Giulia, nel 2024, sarà possibile ottenere un contributo per rottamare vecchie stufe e caminetti a legna e sostituirli con modelli più efficienti.
I contributi sono finalizzati alla dismissione di generatori di calore per il riscaldamento domestico a biomasse legnose di potenza inferiore o uguale a 35 kW, con classe di qualità inferiore o uguale a 4 stelle e il contestuale acquisto e installazione di generatori di calore a biomassa combustibile solida di potenza inferiore o uguale a 35 kW, appartenenti alla classe di qualità 5 stelle.
L’entità del contributo dipenderà dalla tipologia dell’impianto da sostituire e dal comune in cui l’impianto viene installato, con contributi maggiori laddove sono stati registrati più alti sforamenti dei livelli limite per polveri sottili o benzo-a-pirene.
“I contributi saranno assegnati fino all’ammontare massimo di duemila euro per stufe e camini e di quattromila euro per caldaie e pompe di calore, da installare nelle unità immobiliari situate nei territori dei Comuni in cui sono stati rilevati superamenti dei limiti di legge per le polveri sottili o dei valori obiettivo per il benzo-a-pirene in almeno uno dei cinque anni precedenti la pubblicazione dell’avviso”, ha spiegato l’assessore Scoccimarro, specificando poi che in tutti gli altri comuni “il contributo potrà raggiungere l’ammontare massimo di mille euro per stufe e camini e di tremila euro per caldaie e pompe di calore”.
A bilancio sono stati stanziati 3 milioni che  verranno distribuiti nel 2024 ma potranno coprire le spese di sostituzione degli impianti già sostenute dal 1° ottobre 2023. Inoltre sarà possibile il cumulo con contributi statali e detrazione.

Confermato anche il rifinanziamento del bando fotovoltaico, per il quale sono stati stanziati ulteriori 50 milioni di euro che copriranno anche nel 2024 le spese per gli impianti fotovoltaici, solari termici a favore dei privati. I 100 milioni del bando 2023 andranno probabilmente ad esaurirsi entro la metà di novembre e il rifinanziamento garantirà la continuità; grazie a questo contributo, sono già stati installati impianti che hanno permesso una riduzione di 26.605 tonnellate di CO2.

Per beneficiare di queste misure è indispensabile approfondire le modalità di accesso e gli aspetti tecnici e  tecnologici da considerare nell’installazione di nuovi impianti, in modo da compiere scelte consapevoli ed economicamente sostenibili: per questo, a disposizione dei cittadini c’è lo Sportello Energia FVG, servizio erogato da APE FVG come consulenza gratuita:

   sportelloenergia@ape.fvg.it
   353 41 04 289