Impegno continuo, partecipazione

Chiudiamo il nostro decalogo di consigli puntando l’attenzione sulla consapevolezza:

10. IMPEGNO CONTINUO, PARTECIPAZIONE
Efficacia:8
Impegno:medio, elevato
Costo:nessuno
Di cosa si tratta  Questo ultimo punto è la consapevolezza dell’importanza dell’emergenza energetica ed ecologica, nonché della necessità di un impegno continuo sia come individuo, sia come partecipazione collettiva. Dobbiamo comprendere bene che con un intenso impegno collettivo possiamo trasformare l’attuale situazione critica in una vera opportunità di cambiamento positivo. L’impegno attivo e la partecipazione ci aiutano a crescere e a distinguere le vere azioni virtuose ed efficaci dalle soluzioni miracolose, dietro le quali molto spesso si cela solo l’obiettivo di vendere un pacchetto di prodotti e servizi che prescindono dai risultati. Molte istituzioni sono attrezzate per supportare i cittadini in questi percorsi di cambiamento.  
Impatto ambientale  Le persone consapevoli e ben informate tendono a fare scelte giuste, utili per loro e più in generale per la comunità.  
Impatto sociale  La partecipazione è un segno di senso civico e di democrazia. L’impegno di ognuno contribuisce a costruire un’identità collettiva, un mondo più sano, equo e sicuro.  
Vantaggi individuali  Fare le scelte giuste, per tempo e quando sono disponibili le risorse necessarie è il modo migliore per affrontare i prossimi anni, nei quali vedremo comunque profonde trasformazioni.

La spesa alimentare

Il nostro penultimo consiglio riguarda la spesa:

9. LA SPESA ALIMENTARE
Efficacia:8
Impegno:medio
Costo:medio/poco
Di cosa si tratta  Orientiamo la spesa alimentare su prodotti da coltivazione biologica (anche semplicemente autocertificata se è possibile conoscere il produttore), locali, di stagione, a minor impatto ambientale ed energetico. In generale si dovrà accettare di pagare il cibo un po’ di più. Scegliere biologico oggi è abbastanza semplice (e poco più costoso dei prodotti non bio) ricorrendo al biologico industriale ormai reperibile in ogni supermercato. Altrettanto importante è scegliere i prodotti locali: così riduciamo i consumi per i trasporti e incentiviamo l’uso agricolo del suolo e l’economia locale. Preferiamo i prodotti di stagione perché quelli non di stagione hanno un costo energetico importante per il trasporto e/o per la conservazione; scegliere prodotti di stagione locali significa anche valorizzare le colture tradizionali e la varietà in agricoltura. Dobbiamo scegliere alimenti a minor impatto ambientale ed energetico, ciò significa ad esempio meno carne e prodotti ittici da allevamenti intensivi. Un prezzo più alto è quasi sempre pienamente giustificato: se vogliamo cibo sano e un ambiente vivibile dobbiamo investire di più nel cibo e meno nel “consumo”. Per una giusta scelta ci sono i gruppi d’acquisto solidale (GAS), negozi di prossimità, passaparola, rapporto con il luogo in cui si abita.  
Impatto ambientale  L’industria agroalimentare ha un impatto enorme sull’ecosistema e le nostre scelte possono modificarla.  
Impatto sociale  Modificare alimentazione significa ridurre l’inquinamento, la deforestazione, il consumo di energia e di suolo, l’uso di imballaggi. Cibo locale significa anche economia locale reale e cura del territorio.  
Vantaggi individuali  Si guadagna in salute, spesso in bontà di ciò che si mangia. Da notare che i vantaggi per la salute vengono sia direttamente dal cibo, sia indirettamente dall’ambiente meno inquinato.

Ridurre acquisti e rifiuti

Siamo all’ottavo consiglio del nostro “decalogo” per ridurre il nostro impatto ambientale:

8. RIDURRE ACQUISTI E RIFIUTI
Efficacia:10
Impegno:molto
Costo:nessuno
Di cosa si tratta  Quando compriamo un prodotto dobbiamo essere consapevoli che acquistiamo dei “rifiuti” differiti nel tempo: essere un “consumatore” significa produrre rifiuti. Dobbiamo essere orientati a consumare meno, nonché a scegliere prodotti che durino a lungo, che siano aggiustabili, con minor imballaggio possibile e che ci servano davvero. Questo è uno dei principi dell’economia circolare chiamato RRR (Riduci, Ricicla, Riusa). Gli esempi possono essere tantissimi: utilizzare l’acqua del rubinetto evita lo smaltimento di una grande quantità di bottiglie di plastica; evitare se possibile prodotti monouso; aggiustare gli oggetti; portare nei centri di raccolta beni ancora utilizzabili (giocattoli, vestiti, stoviglie…). Infine la frazione non riutilizzabile, destinata a diventare “rifiuto”, dev’essere vista ancora come una risorsa, la quale può essere valorizzata con la differenziazione dei materiali: carta, plastica, vetro, metalli, componenti elettriche ed elettroniche, eccetera, sono materiali riciclabili. Le discariche e gli inceneritori devono essere l’opzione finale per la più piccola parte possibile.  
Impatto ambientale  Per produrre beni servono energia e materie prime. L’impatto di queste attività di produzione non si può recuperare completamente nemmeno con percorsi virtuosi di riciclaggio dei materiali: molti materiali raccolti in modo differenziato non sono realmente riciclabili.  
Impatto sociale  Il riuso può essere una risorsa per le fasce sociali più deboli. Ci sono associazioni e centri di raccolta a cui fare riferimento che si impegnano. Se dove vivete non ce ne sono potreste essere proprio voi a creare un piccolo gruppo di vicinato per ragionare di questi cambiamenti.  
Vantaggi individuali  Usare invece che “consumare” migliora la qualità dell’ambiente e della propria vita, nonché contribuisce a migliorare la qualità del futuro a breve e lungo termine, nostro e dei nostri figli.

Cambiare mobilità

Il settimo consiglio si riferisce ai nostri spostamenti:

7. CAMBIARE MOBILITÀ
Efficacia:10
Impegno:elevato
Costo:poco/medio
Di cosa si tratta  Un altro aspetto particolarmente energivoro della nostra società è legato alla mobilità e qui ogni cittadino può contribuire in modo significativo, innanzitutto riducendo l’uso dell’auto privata (muovendosi a piedi, in bicicletta, coi mezzi pubblici) o ottimizzandone l’uso (car-pooling) o condividendo uso e proprietà del mezzo (car sharing). Non sempre è possibile e non sempre è facile eliminare l’auto o usarla meno, dipende da dove si abita, dove si lavora e dal tipo di vita che si conduce; tuttavia l’ostacolo più grande è l’abitudine. Sono cambiamenti che si fanno più facilmente in gruppo e con il supporto reciproco della comunità, della pubblica amministrazione, dei colleghi di lavori, della famiglia. Le grandi imprese hanno a volte dei “mobility manager”; i Comuni possono contribuire con una attenta pianificazione (modello 15minutes-cities) e potenziando le infrastrutture per la mobilità pubblica e la mobilità dolce (mezzi pubblici, piste riservate, bike-sharing, pedibus, bicibus).  
Impatto ambientale  I motori a scoppio sono poco efficienti (l’80% dell’energia va sprecata) e molto inquinanti, hanno un impatto enorme sui consumi di energia e sulle emissioni inquinanti. L’uso del metano riduce solo di poco l’impatto ambientale. Le auto elettriche sono meno impattanti ma implicano comunque un grande consumo di risorse, è il concetto di mobilità personale che andrà completamente evoluto in nuovi modelli di mobilità collettiva o di mobilità dolce.  
Impatto sociale  Cambiare i modelli di mobilità può significare cambiamenti sociali: cambiare la pianificazione urbana, cambiare modalità di lavoro, di istruzione pubblica, di tempo libero, eccetera.
Vantaggi individuali  L’automobile offre indubbi vantaggi, ma possederla comporta notevoli costi. In realtà già oggi in alcuni contesti le persone hanno rinunciato all’auto, come ad esempio nelle grandi città. Evidentemente è un modello sostenibile se le condizioni lo consentono.

Produzione di calore da fonte rinnovabile

Ecco il sesto consiglio:

6. PRODUZIONE DI CALORE DA FONTE RINNOVABILE
Efficacia:8
Impegno:molto
Costo:medio, elevato
Di cosa si tratta  Qui possiamo includere il solare termico, il geotermico e le serre bioclimatiche. Il solare termico è un impianto semplice e non particolarmente costoso, simile al fotovoltaico, destinato alla trasformazione della radiazione solare in calore che viene accumulato in una massa d’acqua (il bollitore). Generalmente si realizza per la produzione di acqua calda sanitaria, ma in alcuni casi può anche essere integrato con il sistema di riscaldamento. Un impianto geotermico sfrutta come fonte energetica il suolo. Si tratta di impianti più onerosi e complessi che richiedono una precisa integrazione con l’impianto di climatizzazione (pompa di calore e sistema radiante), però hanno elevati livelli di efficienza sia in riscaldamento che in raffrescamento. La serra bioclimatica è un sistema passivo che massimizza la captazione di energia solare per contribuire alla climatizzazione di un’abitazione. Si tratta di soluzioni costose, ma possono essere interessanti soluzioni architettoniche diventando degli spazi abitabili e particolarmente piacevoli.  
Impatto ambientale  Con il solare termico si può coprire il fabbisogno di acqua calda per 6/8 mesi ogni anno; con il geotermico il raffrescamento estivo è sostanzialmente a consumo zero. L’energia del sole e del suolo sono fonti inesauribili e pulite.  
Impatto sociale  Anche in questo caso il guadagno per la collettività è rappresentato dall’abbattimento del consumo di energia, dalla riduzione delle emissioni nocive e dallo stimolo all’economia del territorio.  
Vantaggi individuali  I vantaggi individuali sono apprezzabili nella riduzione delle bollette.

Produzione di elettricità da fonte rinnovabile

Passiamo al quinto consiglio:

5. PRODUZIONE DI ELETTRICITÀ DA FONTE RINNOVABILE
Efficacia:10
Impegno:molto
Costo:medio, elevato
Di cosa si tratta  Dopo aver consigliato come essere efficienti e come consumare poco, ora il suggerimento è che quel poco sia da fonte rinnovabile. La tecnologia più diffusa oggi è il fotovoltaico, ovvero un impianto che trasforma le radiazioni solari in energia elettrica. L’impianto fotovoltaico può essere integrato con sistemi di accumulo di energia che ci consentono di massimizzare l’autoconsumo dell’energia che produciamo. Esistono inoltre mini impianti, cosiddetti “fotovoltaico da balcone”, di più semplice installazione (plug&play). Altre soluzioni per la produzione di energia rinnovabile possono ad esempio sfruttare il vento e le brezze (minieolico e microeolico), oppure i corsi d’acqua (mini idroelettrico). Per la realizzazione di impianti di produzione di energia da fonte rinnovabile sono fruibili gli incentivi statali.  
Impatto ambientale  La produzione ed il consumo di energia rinnovabile rappresenta il percorso per il progressivo abbandono dell’uso di fonti di energia non rinnovabile; dunque è fondamentale per la transizione ecologica della nostra società.  
Impatto sociale  Queste tecnologie comportano una minor dipendenza dai combustibili fossili, contrastando quindi anche le tensioni internazionali tra paesi produttori e consumatori di risorse, contrastando anche le disuguaglianze interne dei paesi produttori sottosviluppati. Inoltre, come nel caso precedente, l’installazione di questi impianti genera ricadute positive sull’economia locale e sullo sviluppo delle tecnologie volte alla transizione energetica.  
Vantaggi individuali  Se l’impianto è ben dimensionato copre una buona parte dei consumi. Il costo inziale si ammortizza in alcuni anni (il periodo di ammortamento dipende anche dalla fruizione degli incentivi) e successivamente avremo energia gratuita.

Efficientamento energetico

Ecco il quarto consiglio della nostra guida alle azioni virtuose:

4. EFFICIENTAMENTO ENERGETICO
Efficacia:10
Impegno:molto
Costo:elevato
Di cosa si tratta  L’efficientamento energetico di un fabbricato si persegue in due direzioni: da un lato con l’efficientamento termico dell’involucro e dall’altro con l’efficientamento degli impianti. Gli interventi sull’involucro possono comprendere isolamenti termici di pareti esterne, coperture, solai, nonché sostituzione di serramenti più prestazionali. Per la parte impiantistica si tratta di installare impianti più efficienti, nonché di produrre ed utilizzare energia rinnovabile. Questo tipo di interventi possono ridurre drasticamente il fabbisogno energetico, sia invernale che estivo, ed aumentare sensibilmente il comfort interno, ma sono decisamente impegnativi dal punto di vista economico. Per incentivare questi virtuosi interventi lo Stato e le regioni mettono in campo diversi tipi di agevolazioni, come bonus fiscali e conto termico. La pianificazione di questo tipo di azione ha bisogno di uno studio preliminare e di una attenta progettazione, nonché di una scrupolosa esecuzione delle opere; pertanto è bene innanzitutto rivolgersi ad un libero professionista.  
Impatto ambientale  Gli edifici sono responsabili di una gran parte dei consumi energetici della nostra società, e dunque producono inquinanti ed alterano il clima. L’efficientamento energetico degli edifici comporta una importante riduzione di queste emissioni.  
Impatto sociale  Oltre agli effetti sociali del punto precedente sulla salute pubblica, in questo caso ci sono anche ricadute economiche ed occupazionali per imprese e produttori del settore edilizio ed impiantistico, anche a livello locale.  
Vantaggi individuali  Il risultato dell’intervento può variare molto in base alla struttura dell’edificio e alla tipologia di impianti presenti con risparmi che si aggirano tra il 20 e il 60%. Si ha un risparmio sulla bolletta, si migliora il comfort di casa ed inoltre possiamo essere orgogliosi in quanto attivamente partecipi della transizione ecologica.  

Ridurre il consumo di calore

Questo è il terzo consiglio della nostra guida alle azioni virtuose:

3. RIDURRE IL CONSUMO DI CALORE
Efficacia:7
Impegno:modesto (riduzione del livello di comfort)
Costo:nessuno
Di cosa si tratta  Ridurre la temperatura del riscaldamento a 19°C, regolando il termostato principale e le termovalvole dei radiatori, è un’operazione semplice alla portata di tutti, ma che può portare un significativo risultato. Similmente possiamo impostare una adeguata temperatura anche per l’acqua calda sanitaria. Un’altra azione che causa un maggior consumo di calore è il necessario ricambio d’aria dei locali. In realtà per questa operazione basta aprire le finestre per pochi minuti: la differenza di temperatura tra interno ed esterno induce un moto convettivo dell’aria e più è alta la differenza, più è rapido il movimento dell’aria. Tenere aperte le finestre per tempi più lunghi non aumenta il ricambio d’aria, ma causa il raffreddamento delle masse, come muri e solai, riducendo l’inerzia termica della casa.  
Impatto ambientale  Questa azione riduce sensibilmente l’energia necessaria a scaldare l’abitazione o l’ufficio, abbattendo le emissioni in atmosfera. I sistemi di riscaldamento domestici e degli uffici hanno infatti un impatto molto grande sull’atmosfera. Mediamente si stima che un 40% delle emissioni nocive e che alterano il clima siano prodotte proprio dai nostri impianti di riscaldamento. Anche un solo grado di riduzione produce un importante abbattimento dei consumi.  
Impatto sociale  Oltre a combattere il Riscaldamento Globale, si riducono anche le polveri sottili che sono uno degli inquinanti più dannosi e pericolosi per la salute pubblica. L’Organizzazione Mondiale per la Sanità (OMS) le considera una delle principali cause dello sviluppo del cancro al polmone e sono sospettate di essere state un fattore aggravante nella pandemia Covid19. Si riduce inoltre l’uso di energia fossile e dunque la dipendenza energetica da altri stati.  
Vantaggi individuali  Il risparmio economico in bolletta sarà evidente. Ovviamente vantaggi decisamente maggiori si possono ottenere con interventi di efficientamento energetico del fabbricato, ma nell’impossibilità tecnica o economica, questa è la prima azione da mettere in pratica.  

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Analizzare e ridurre il consumo elettrico

Ecco il secondo consiglio del nostro decalogo di azioni virtuose:

2. ANALIZZARE E RIDURRE IL CONSUMO ELETTRICO
Efficacia:8
Impegno:medio
Costo:modesto
Di cosa si tratta  L’obiettivo è scoprire nel dettaglio il nostro consumo di energia elettrica: quanta, quando e come. Già la sola consapevolezza dei propri consumi può portare a risparmi anche superiori al 20%. Per analizzare i consumi si può installare uno “Smart Meter”, un piccolo apparecchio che legge e mostra i consumi in tempo reale. Forse ne abbiamo già uno in casa: i nuovi contatori sono degli smart-meters; essi ci danno solo alcune informazioni, come ad esempio il consumo nelle diverse fasce orarie, riservando maggiori dettagli al fornitore. Installare un nostro smart-meter ci consente di verificare i consumi mensili, giornalieri, orari, istantanei, ed in più può dialogare con gli eventuali elettrodomestici “intelligenti”. In alternativa si può anche prendere nota dei consumi manualmente facendo letture regolari del contatore; esistono inoltre delle “prese intelligenti” programmabili che fungono da misuratori di consumo sulla singola presa; con questi dispositivi si possono monitorare i consumi di singoli elettrodomestici.  
Impatto ambientale  La consapevolezza di quanto siamo energivori e di quali sono le “cattive abitudini” che ci fanno sprecare energia inutilmente ci aiuteranno a capire come agire efficacemente. Staremo più attenti ai consumi, cambieremo abitudini e daremo all’ambiente un piccolo contributo in termini di minor consumo di risorse ed emissioni.  
Impatto sociale  Consumare meno e consumare rinnovabile sono presupposti imprescindibili per raggiungere l’obiettivo zero emissioni. Dunque la consapevolezza è fondamentale per realizzare una società meno energivora.  
Vantaggi individuali  Con la consapevolezza dei consumi e con comportamenti più virtuosi, consumeremo meno energia e avremo delle bollette meno care.

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Cambiare energia

Ispirandoci alla guida dell’ANCI Emilia-Romagna (“Energia: dieci consigli per cambiare strada”, anno 2020), abbiamo realizzato una guida alle azioni quotidiane per migliorare il proprio impatto ambientale, per ridurre i propri consumi energetici e dunque risparmiare sulle bollette e per migliorare la qualità della vita nostra e degli altri.

La guida è pensata come un breve decalogo di azioni virtuose e ne pubblichiamo una a settimana:

1. CAMBIARE ENERGIA
Efficacia:10
Impegno:poco
Costo:modesto
Di cosa si tratta  Possiamo modificare il contratto di fornitura di energia elettrica passando alla fornitura di energia da fonte rinnovabile, certificata GO. Questa sigla significa Garanzia di Origine ed è una certificazione rilasciata dal GSE che attesta l’origine rinnovabile delle fonti utilizzate. Si può chiedere all’attuale fornitore di modificare il contratto di fornitura oppure si può cambiare fornitore se questo offre una soluzione più ecologica e/o economica. Passare all’energia green non richiede alcun intervento sull’impianto elettrico, dunque il costo dell’operazione dipende solo dalla differenza di prezzo tra energia elettrica rinnovabile e non rinnovabile.  
Impatto ambientale  La nostra scelta contribuisce ad accelerare la transizione verso l’uso di energia a basso impatto sull’ambiente e una rapida diminuzione delle emissioni in atmosfera di sostanze inquinanti che alterano il clima e creano gravi danni alla salute e all’ambiente (come le polveri sottili).  
Impatto sociale  Con la nostra azione contribuiamo a modificare il mercato dell’energia elettrica spostando la produzione verso le fonti rinnovabili e a basso impatto ambientale. La nostra scelta potrà anche essere d’esempio per altri: più utenti richiederanno energia certificata GO, più i produttori saranno motivati a cambiare le modalità di produzione.  
Vantaggi individuali  Non c’è un vantaggio economico, ma una soddisfazione morale; il valore è nella personale gratificazione di ridurre quasi a zero le proprie emissioni derivanti dall’uso dell’energia elettrica.  

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