Analizzare e ridurre il consumo elettrico

Ecco il secondo consiglio del nostro decalogo di azioni virtuose:

2. ANALIZZARE E RIDURRE IL CONSUMO ELETTRICO
Efficacia:8
Impegno:medio
Costo:modesto
Di cosa si tratta  L’obiettivo è scoprire nel dettaglio il nostro consumo di energia elettrica: quanta, quando e come. Già la sola consapevolezza dei propri consumi può portare a risparmi anche superiori al 20%. Per analizzare i consumi si può installare uno “Smart Meter”, un piccolo apparecchio che legge e mostra i consumi in tempo reale. Forse ne abbiamo già uno in casa: i nuovi contatori sono degli smart-meters; essi ci danno solo alcune informazioni, come ad esempio il consumo nelle diverse fasce orarie, riservando maggiori dettagli al fornitore. Installare un nostro smart-meter ci consente di verificare i consumi mensili, giornalieri, orari, istantanei, ed in più può dialogare con gli eventuali elettrodomestici “intelligenti”. In alternativa si può anche prendere nota dei consumi manualmente facendo letture regolari del contatore; esistono inoltre delle “prese intelligenti” programmabili che fungono da misuratori di consumo sulla singola presa; con questi dispositivi si possono monitorare i consumi di singoli elettrodomestici.  
Impatto ambientale  La consapevolezza di quanto siamo energivori e di quali sono le “cattive abitudini” che ci fanno sprecare energia inutilmente ci aiuteranno a capire come agire efficacemente. Staremo più attenti ai consumi, cambieremo abitudini e daremo all’ambiente un piccolo contributo in termini di minor consumo di risorse ed emissioni.  
Impatto sociale  Consumare meno e consumare rinnovabile sono presupposti imprescindibili per raggiungere l’obiettivo zero emissioni. Dunque la consapevolezza è fondamentale per realizzare una società meno energivora.  
Vantaggi individuali  Con la consapevolezza dei consumi e con comportamenti più virtuosi, consumeremo meno energia e avremo delle bollette meno care.

Leggi le premesse alla guida

Cambiare energia

Ispirandoci alla guida dell’ANCI Emilia-Romagna (“Energia: dieci consigli per cambiare strada”, anno 2020), abbiamo realizzato una guida alle azioni quotidiane per migliorare il proprio impatto ambientale, per ridurre i propri consumi energetici e dunque risparmiare sulle bollette e per migliorare la qualità della vita nostra e degli altri.

La guida è pensata come un breve decalogo di azioni virtuose e ne pubblichiamo una a settimana:

1. CAMBIARE ENERGIA
Efficacia:10
Impegno:poco
Costo:modesto
Di cosa si tratta  Possiamo modificare il contratto di fornitura di energia elettrica passando alla fornitura di energia da fonte rinnovabile, certificata GO. Questa sigla significa Garanzia di Origine ed è una certificazione rilasciata dal GSE che attesta l’origine rinnovabile delle fonti utilizzate. Si può chiedere all’attuale fornitore di modificare il contratto di fornitura oppure si può cambiare fornitore se questo offre una soluzione più ecologica e/o economica. Passare all’energia green non richiede alcun intervento sull’impianto elettrico, dunque il costo dell’operazione dipende solo dalla differenza di prezzo tra energia elettrica rinnovabile e non rinnovabile.  
Impatto ambientale  La nostra scelta contribuisce ad accelerare la transizione verso l’uso di energia a basso impatto sull’ambiente e una rapida diminuzione delle emissioni in atmosfera di sostanze inquinanti che alterano il clima e creano gravi danni alla salute e all’ambiente (come le polveri sottili).  
Impatto sociale  Con la nostra azione contribuiamo a modificare il mercato dell’energia elettrica spostando la produzione verso le fonti rinnovabili e a basso impatto ambientale. La nostra scelta potrà anche essere d’esempio per altri: più utenti richiederanno energia certificata GO, più i produttori saranno motivati a cambiare le modalità di produzione.  
Vantaggi individuali  Non c’è un vantaggio economico, ma una soddisfazione morale; il valore è nella personale gratificazione di ridurre quasi a zero le proprie emissioni derivanti dall’uso dell’energia elettrica.  

Leggi le premesse alla guida

Risparmiare cucinando: 10 buone pratiche per l’uso di forno e fornelli

Articolo risparmiare cucinando Sportello Energia FVG

Il cibo è la fonte di energia per il nostro corpo, ma richiede anche tanta energia, sotto forma di elettricità e gas, per essere conservato e preparato. In cucina gli elettrodomestici che consumano di più sono il frigo e la lavastoviglie e abbiamo già visto in precedenti articoli come fare ad aumentarne l’efficienza (“10 consigli per risparmiare con il frigorifero” “Bolletta più pulita con lavatrice e lavastoviglie in 15 passi“). Non sono da dimenticare però delle semplici misure che possiamo adottare anche durante il momento della cottura, ne elenchiamo alcune:

FORNO

  1. I forni auto-ventilati permettono un riscaldamento più veloce e uniforme: l’uso della funzione di ventilazione interna, se lo sportello ha un buon isolamento termico, può consumare fino al 30% in meno rispetto ai forni a cottura «statica».
  2. E’ possibile spegnere il forno con un po’ di anticipo rispetto ai tempi di cottura per sfruttarne il calore residuo. I forni infatti sono spesso in grado di mantenere la propria temperatura costante anche per 20 minuti una volta spenti e spegnere il forno 10-20 minuti prima non altera la cottura dei cibi.
  3. Evita di aprire lo sportello del forno troppe volte. In tal modo la cottura migliora di qualità e il calore rimane all’interno.
  4. Se viene usato il forno, è bene sfruttarlo al massimo utilizzando tutti i ripiani. Cuocendo due pietanze allo stesso tempo il consumo di elettricità o gas verrà dimezzato.
  5. Quando si tratta di cuocere quantità piccole e medie di alimenti, un forno a microonde è più efficiente di una pentola tradizionale o del forno.

PIANO COTTURA

  1. Per i piani cottura, opta per bruciatori composti da un unico componente che irradia la fiamma in verticale in modo da evitare inutili dispersioni di calore. La cottura è perfettamente omogenea con un risparmio di tempo ed energia fino al 20% rispetto ad un bruciatore standard.
  2. E’ molto importante cuocere in padelle e pentole provviste di coperchio e, in caso di tempi di cottura molto lunghi, utilizzare una pentola a pressione.
  3. Tagliando le verdure o le pietanze in piccoli pezzetti, ci metteranno di meno a cuocere.
  4. Per cuocere verdure, fare una pasta o un riso, si può scaldare prima l’acqua con il bollitore elettrico e poi versarla in pentola.
  5. Se devi acquistare o sostituire la cucina evita il fornello elettrico: con un fornello a gas abbatti i costi del 60%, con piastre in vetroceramica ottieni un risparmio del 10%, e con un fornello a induzione dimezzi i tempi di cottura (e l’energia consumata).

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10 regole per risparmiare con l’illuminazione

Articolo illuminazione Sportello Energia FVG

Circa l’80% di tutta l’energia elettrica che consumiamo nelle nostre case serve ad illuminare. Ma questi consumi possono essere ridotti fino al 20%, semplicemente usando lampade più efficienti e distribuendo meglio le sorgenti luminose.

Ecco di seguito alcuni consigli utili:

  1. Utilizza le ciabatte per non lasciare gli elettrodomestici in stand-by. Utilizza un’unica ciabatta multipresa per i tuoi dispositivi elettronici come la tv e lo stereo. Quando non li usi, spegni semplicemente la ciabatta e risparmia il 10% di energia elettrica.
  2. Spegni tutti i dispositivi utilizzando la funzione “on-off” sul dispositivo stesso. Un televisore che rimane in funzione per 3 ore al giorno e viene lasciato in standby per le rimanenti 21 ore utilizza circa il 40% dell’energia mentre è in stand-by.
  3. I caricabatteria, di computer e cellulare per esempio, quando non sono collegati all’apparecchio consumano comunque elettricità, ricordati di staccarli.
  4. Evita di accendere e spegnere le luci in continuazione. Nei luoghi dove il rischio di dimenticarsi la luce accesa è elevato, meglio installare un timer che le spenga automaticamente.
  5. Sostituisci le lampadine ad incandescenza con quelle a basso consumo: durano dieci volte di più e consumano un quinto in meno, otterrai una riduzione media dei costi di illuminazione anche del 70%.
  6. I risparmi energetici maggiori si hanno per le lampade che rimangono accese più a lungo: meglio cominciare con il sostituire quelle.
  7. Anche le lampadine sono dotate di etichetta energetica: la classificazione si basa su sette classi di efficienza, dalla classe A (alta efficienza) alla classe G (bassa efficienza). Le lampade ad alta efficienza rientrano nelle classi A e B e consentono di risparmiare energia elettrica.
  8. E’ importante avere la quantità di luce necessaria alle varie esigenze domestiche. Se l‘illuminazione non risulta sufficiente, prima di aumentare la potenza delle lampadine esistenti può essere più efficace cambiare le posizioni dei punti luce. Per gli usi domestici conviene avere una luce diffusa in tutti gli ambienti e intervenire con fonti luminose più intense nelle zone destinate ad attività come studiare, mangiare, cucinare.
  9. Spegnendo 5 luci nei corridoi e nelle stanze quando non ne hai bisogno puoi risparmiare 60 euro ed evitare di produrre 400kg di emissioni di CO2.
  10. Misurare regolarmente i consumi di energia elettrica è il primo passo verso il risparmio: consente di stabilire il punto di partenza e valutare i progressi.

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Climatizzatori, tende oscuranti and co.: gli incentivi

Clima Sportello Energia FVG

Giornate calde e afose ci ricordano che forse era il caso di installare per tempo il climatizzatore o delle tende ombreggianti o agire addirittura sull’isolamento.
In ogni caso non è mai troppo tardi per valutare che tipo di intervento eseguire con una spesa ridotta, sfruttando gli incentivi presenti.

Innanzitutto spieghiamo come l’irraggiamento solare agisce sull’abitazione.
I raggi solari riescono ad entrare all’interno dell’edificio principalmente tramite le finestre che sono superfici trasparenti. L’ideale quindi sarebbe bloccarli con delle schermature, soprattutto sui lati più esposti (Est, Sud, Ovest); queste schermature dovrebbero essere mobili per permettere invece nel periodo invernale l’apporto di calore. Per le schermature solari al momento è a disposizione la detrazione dall’Irpef per risparmio energetico che restituisce il 50% della spesa in 10 anni.
Inoltre i raggi solari riscaldano direttamente anche l’involucro e quindi le pareti e la copertura. Se questi elementi non sono isolati con materiali che sfasano l’onda di calore, la temperatura interna subirà un innalzamento. Per realizzare un cappotto o isolare la copertura si può ottenere il 65% della spesa in 10 anni accedendo alla detrazione Irpef per risparmio energetico.
L’installazione di un condizionatore è una “cura” se così possiamo definirla, perchè raffresca l’aria interna alla casa ma non va ad agire sulle cause dell’innalzamento della temperatura. E’ innegabilmente un rimedio alla calura estiva ed è un intervento poco invasivo e con un costo modesto. Se abbinato poi ad un impianto fotovoltaico, non va a pesare sulla bolletta dell’energia elettrica perchè nei momenti di maggior produzione di energia vi è anche il maggior utilizzo del condizionatore. La detrazione Irpef per ristrutturazioni annovera tra l’elenco degli interventi ammessi anche l’installazione di condizionatori e dell’impianto fotovoltaico, restituendo il 50% della spesa in 10 anni.

Abbiamo visto quindi che gli interventi sono diversi e che ci sono degli incentivi da poter sfruttare. Per capire come intervenire è necessario studiare l’edificio, ma anche capire che budget c’è a disposizione.

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10 consigli per risparmiare con il frigorifero

Articolo consigli frigo Sportello Energia FVG

Ci sono elettrodomestici che consumano molta energia, come il phon, il forno e il ferro da stiro, ma vengono usati talmente poco che non gravano eccessivamente sulla bolletta. Il frigorifero invece rimane sempre collegato e assorbe una percentuale media del 15% dei consumi totali di una famiglia (capacità media 220-280 litri con congelatore da 50 litri). Il consumo infatti si attesta a circa 450 kWh all’anno, influendo di 80 euro sulla bolletta finale (con prezzo dell’energia elettrica pari a 0.18 euro/kWh).

Il consumo di energia dipende da diversi fattori, ad esempio dalla capacità del frigo, dal suo posizionamento ma anche dalla modalità di utilizzo ed è quindi possibile ridurre l’energia elettrica utilizzando noi stessi dei piccoli accorgimenti.

  1. Quando compri degli elettrodomestici, scegli prodotti con classi energetiche elevate. Prodotti di classe A+++ permettono un risparmio del 50% superiore a quelli di classe A.
  2. Sbrina periodicamente il frigo, quando il ghiaccio supera lo spessore di 5 mm, i consumi possono aumentare anche del 30%. In alternativa sostituiscilo con uno dei modelli più recenti, che si scongelano automaticamente.
  3. Controlla lo stato della guarnizione di gomma dello sportello e sostituiscila se è deteriorata.
  4. Hai mai spolverato il frigo? Pulisci la serpentina (condensatore) posta sul retro, ricordandoti di staccare l’alimentazione elettrica. La polvere sulle bobine fa aumentare del 30% il consumo di energia elettrica.
  5. Regola il termostato in funzione delle stagioni, evitando di raffreddare eccessivamente: temperature molto fredde non servono per la conservazione dei cibi. Regola la temperatura del frigorifero tra 1 e 4°C, mentre il congelatore dovrebbe stare a -18°C. Per ogni grado in meno aumenti il consumo energetico di circa il 5%, senza alcun vantaggio in termini di conservazione del cibo.
  6. Non inserire cibi ancora caldi nel frigorifero, altrimenti la temperatura all’interno salirà e sarà necessario un maggior consumo di elettricità. Posiziona gli alimenti che hanno maggiori esigenze di conservazione nella parte più fredda, quindi nella parte bassa del frigo.
  7. Scegli un modello adeguato alle tue esigenze. Ad esempio, nell’acquisto del frigo per 1 persona è sufficiente la capacità di 100-150 litri, per nuclei da 2/4 persone sono sufficienti 220-280 litri.
  8. Non riempire eccessivamente il frigo e lascia un po’ di spazio a ridosso delle pareti interne per favorire la circolazione dell’aria ed evitare la formazione di ghiaccio.
  9. Il congelatore invece è meglio che venga riempito. Ci vuole meno energia per raffreddare un congelatore pieno rispetto a uno vuoto. Se non è pieno, aggiungi qualche bottiglia di plastica riempita di acqua.
  10. Non mettere il frigorifero o il surgelatore accanto a una fonte di calore altrimenti consumerebbe molta più energia.

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Combatti il caldo risparmiando: lo Sportello ti spiega come fare

Articolo clima bonus verde Sportello Energia FVG

L’Italia è uno dei pochi paesi europei dove il picco di domanda di energia avviene d’estate invece che d’inverno, per l’elevato uso di condizionatori per raffrescamento. Questo ci fa capire quanto sia incisivo l’uso dell’energia per il raffreddamento delle nostre abitazioni. Come facciamo a non spendere troppo per la bolletta?

  1. Usa il ventilatore per rinfrescare l’aria. I ventilatori utilizzano molta meno energia rispetto ai condizionatori d’aria.
  2. Non esagerare con il freddo: la differenza di temperatura tra l’esterno e l’interno non dovrebbe superare i 6°C per il comfort.
  3. D’estate arieggia i locali durante la notte, limita l’accesso di aria calda esterna durante le ore del giorno, usa tende o tapparelle per non far entrare i raggi di sole, ombreggia i muri esterni.
  4. Se possibile o se necessario installa un climatizzatore a pompa di calore in casa:
    – è ecocompatibile: non brucia risorse scarse e non emette CO2;
    – è ecologica: il “carburante” delle PDC è energia rinnovabile;
    – è economica: i risparmi sulla bolletta arrivano fino al 50%.
  5. Ricorda di controllare le temperature dei termostati e di impostarli sui reali bisogni.
  6. Tieni il termostato del condizionatore lontano da fonti di calore che potrebbero falsare la misurazione della temperatura della stanza.
  7. Se il condizionatore è in classe energetica A o superiore, le sue prestazioni consentiranno di risparmiare fino al 30% in bolletta rispetto ad uno in classe energetica inferiore.
  8. Ideale per gli utilizzatori più assidui, la tecnologia inverter adegua automaticamente la temperatura rispetto ad acceso/spento, è più silenziosa, evita picchi di freddo e consente un risparmio fino al 30%.
  9. Il deumidificatore può aiutare nel mantenimento dell’umidità al livello ottimale del 40-60%. Sarebbe utile che il condizionatore avesse la funzione “solo deumidificazione”: in alcuni casi è sufficiente a “raffrescare” l’aria consumando molta meno energia.
  10. Anziché pochi impianti di climatizzazione localizzati solo in alcuni punti, preferite l’installazione di unità medio-piccole in tutte le stanze abitate.

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Bolletta più “pulita” con lavatrice e lavastoviglie, in 15 passi

Consigli lavatrice Sportello Energia FVG

Lavatrice e lavastoviglie svolgono un grandissimo aiuto nelle faccende domestiche, ma richiedono un dispendio energetico molto importante. Fortunatamente ci sono diverse piccole azioni che consentono risparmi significativi.

1 – La prima regola è riempire sempre al massimo la lavatrice e la lavastoviglie e se vengono riempite solo per metà, usare l’opzione “mezzo carico” o “risparmio”.

LAVASTOVIGLIE

2 – Per mantenere alta l’efficienza dell’apparecchio è consigliabile una periodica manutenzione. In particolare i forellini dei bracci rotanti devono rimanere liberi e il filtro va lavato spesso per evitare che resti otturato. Fai attenzione a che sia sempre presente il sale nell’apposito contenitore della lavastoviglie per mantenere efficiente l’addolcitore. Si riduce così la durezza dell’acqua, evitando la formazione di calcare che, depositato sulle resistenze e accumulato sulle parti meccaniche, può provocare un aumento dei consumi e un cattivo funzionamento dell’elettrodomestico.

3 – Utilizza cicli di lavaggio economici o rapidi a basse temperature, in modo da non superare i 50°C. Quando fai uso della lavastoviglie scegli il lavaggio rapido ed economico (temperature e durata minore), avendo cura di asportare prima i residui di cibo con un risciacquo rapido a mano.

4 – E’ importante prestare attenzione alla classe energetica: sostituire una lavastoviglie in classe G con una nuova in classe A diminuisce i consumi di energia elettrica del 50% e anche quelli di acqua in maniera rilevante. In generale la sostituzione di un elettrodomestico acquistato 10 anni fa con uno nuovo di classe A+++ fa ridurre i consumi elettrici del 50%.

5 – Non serve utilizzare dosi eccessive di detersivo, non migliorano il lavaggio e aumentano l’inquinamento.

6 – La tua lavastoviglie può essere alimentata direttamente con l’acqua calda, attaccando il tubo di carico all’acqua calda invece che alla fredda evitando di riscaldare l’acqua con una resistenza elettrica: soluzione sicuramente vantaggiosa se l’acqua dell’appartamento viene riscaldata a gas o da un impianto solare termico.

7 – Quando acquisti la lavastoviglie è importante scegliere il modello con la capacità realmente adatta alle esigenze (fino a due persone, da 8 a 10 posate; per più di tre persone, 11 posate e oltre). Una lavastoviglie con capacità maggiore rispetto a quanto ti è necessario, rischia di essere utilizzata semivuota con sprechi di acqua, elettricità e detersivo.

8 – Evita di ricorrere all’asciugatura con aria calda: si risparmia il 45% di energia su un ciclo completo aprendo lo sportello e lasciando che le stoviglie si asciughino da sé.

9 – Esistono soluzioni innovative con sistemi di gestione dell’acqua che permettono di lavare ogni giorno le stoviglie con un ottimo risultato e a basso consumo d’acqua: solo 6 litri. Inoltre le nuove tecnologie con doppi sensori regolano acqua, temperatura e tempo in base allo sporco effettivo risparmiando fino al 50% delle risorse.

LAVATRICE

10 – La lavatrice è responsabile di una quota consistente del consumo di energia elettrica perché il riscaldamento dell’acqua avviene tramite una resistenza elettrica. Quando acquisti la lavatrice, valuta quelle che possono essere alimentate direttamente da acqua calda. Questa soluzione è conveniente se l’acqua dell’appartamento viene riscaldata a gas o con un impianto solare termico. Oltre a risparmiare energia elettrica si accorciano i tempi di lavaggio perché non bisogna aspettare che l’acqua raggiunga la temperatura di esercizio.

11 – I programmi ad alte temperature (90°C) richiedono più energia e più detersivo perché spesso prevedono anche la fase di prelavaggio. Preferisci i programmi di lavaggio a temperature non elevate (30-40°C), costano in media 23 centesimi in meno. Inoltre ripetuti cicli di lavaggio ad alta temperatura deteriorano in fretta la biancheria.

12 – Evita il prelavaggio. Le lavatrici moderne consentono di rinunciare al prelavaggio, riducendo il consumo energetico del 15%.

13 – Utilizza l’asciugatrice solo quando non è possibile farne a meno. Ogni volta che la usi produci più di 3 kg di emissioni di CO2. Facendo asciugare i tuoi vestiti in maniera naturale rispetti l’ambiente e li farai durare di più.

14 – Stira tutti i tuoi vestiti in una volta sola. Così risparmierai l’energia necessaria per riscaldare il ferro da stiro ogni volta che lo accendi.

15 – Non serve utilizzare dosi eccessive di detersivo, non migliorano il lavaggio e aumentano l’inquinamento. Le lavatrici più moderne pesano il carico e indicano la quantità di detersivo sufficiente per il programma scelto.

Se vuoi invece intervenire sulla tua casa, ecco i contatti dello Sportello:
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Home and Building Automation: perché la domotica permette di risparmiare dal punto di vista energetico

Building automation Sportello Energia FVG

Home and Building Automation è più conosciuta in Italia come domotica, termine che deriva dall’insieme della parola latina domus (casa) e robotica (disciplina dell’ingegneria che si occupa di studiare i metodi che permettono ad una macchina di realizzare il lavoro umano).
La domotica è quindi la scienza che si occupa delle applicazioni dell’informatica e dell’elettronica all’abitazione.
Si potrebbe anche tradurre come lo sviluppo di tutte quelle tecnologie mirate a migliorare la qualità della vita in tutti i luoghi abitati. Se si parla di Home Automation si fa riferimento alla singola abitazione, se si parla di Building Automation si fa riferimento agli edifici non residenziali, come scuole, ospedali, uffici.
E’ difficile darne una definizione precisa, di seguito si cercherà di spiegare in cosa consiste e perché è vantaggioso il suo utilizzo dal punto di vista del risparmio energetico e non solo.
Nella vita quotidiana siamo sempre più attenti a non sprecare inutilmente energia; primo perché possiamo così risparmiare in bolletta; secondo perchè siamo sempre più sensibili al tema del rispetto per l’ambiente, per cui l’energia risparmiata significa meno inquinamento prodotto in ambiente.
Così se non utilizziamo la luce in una stanza la spegniamo, chiudiamo il rubinetto mentre ci laviamo i denti, spegniamo il condizionatore quando siamo fuori casa. Sono tutti gesti che compiamo noi manualmente.
La domotica ci permette di automatizzare le funzioni degli impianti presenti in una casa ottimizzandone le prestazioni per aumentare i livelli di vivibilità, di comfort e di sicurezza all’interno degli ambienti.
Un esempio che ci può far capire al meglio l’applicazione della domotica è il controllo della climatizzazione dell’abitazione.
E’ costituito da sonde interne, sonde esterne, servocomandi e da una centralina di controllo. I dati rilevati dalle sonde (temperatura, umidità, concentrazione di CO2) sono rielaborati dalla centralina che gestisce i servocomandi di elettropompe, bruciatori, elettrovalvole, in modo tale che negli ambienti interni della casa si mantengano i parametri di comfort prestabiliti, anche suddividendo diverse zone. L’utente finale potrà interagire con il sistema mediante pannelli, dove potrà impostare la temperatura ambiente a proprio piacimento o accendere/spegnere l’impianto. Tutto il sistema è pensato per essere completamente automatizzato.
I vantaggi che si ottengono non sono solo il maggior comfort e una maggiore vivibilità, ma anche il risparmio energetico. L’impianto di climatizzazione infatti è quello maggiormente energivoro e quindi la sua gestione e il suo controllo sono fondamentali per avere un funzionamento e una resa ottimale, in base alle condizioni d’uso che potrebbero mutare.
Nota fondamentale e caratteristica principe dei sistemi automatizzati moderni è la possibilità di essere controllati da remoto via web, permettendo non solo di rilevare i dati di funzionamento e di rilevare eventuali malfunzionamenti, ma anche di regolare i parametri.
Altro esempio sempre “casalingo”, ma che può essere ampliato anche agli edifici non residenziali o comunque di dimensioni maggiori, è il controllo automatizzato delle tapparelle. Sempre tramite delle sonde e dei servocomandi, la centralina di controllo apre, chiude o orienta le tapparelle in base all’irraggiamento presente e alla temperatura interna, permettendo di sfruttare in maniera ottimale la luce solare. Si evita quindi il surriscaldamento nella stagione estiva e si ha l’apporto solare ottimale nella stagione invernale; ovviamente l’automatizzazione si regola anche in base alla diversa incidenza dei raggi solari nell’arco della giornata.
Questo sistema diventa fondamentale se non necessario per i grandi edifici ad uso non residenziale, dove il Building automation rappresenta uno strumento indispensabile per la gestione di tutti gli impianti tecnologici. Rispetto ad un’abitazione infatti ci sono molte più variabili da gestire, perché ad esempio la destinazione d’uso può variare oppure l’affollamento e quindi il controllo da remoto permette di riconfigurare i parametri in maniera ottimale.

L’Europa ha voluto dare una spinta all’efficienza energetica e ai sistemi di Home and Building Automation; infatti nell’articolo 8 della Direttiva 2010/31/CE si legge: “Gli Stati membri promuovono l’introduzione di sistemi di misurazione intelligenti quando un edificio è in fase di costruzione o è oggetto di una ristrutturazione importante (…) Gli Stati membri possono inoltre promuovere, se del caso, l’installazione di sistemi di controllo attivo come i sistemi di automazione, controllo e monitoraggio finalizzati al risparmio energetico.”

A livello nazionale, il decreto ministeriale “Requisiti minimi” del 26/06/2015, per edifici ad uso non residenziale, nel caso di nuove costruzioni o ristrutturazioni importanti, ha richiesto un livello minimo di automazione, corrispondente alla classe B (definita dalla norma UNI EN 15232), per il controllo, la regolazione e la gestione delle tecnologie dell’edificio e degli impianti termici.

Per i privati e le imprese è prevista l’incentivazione tramite l’Ecobonus 2017 per i dispositivi multimediali per il controllo da remoto degli impianti termici; in particolare si parla di dispositivi che permettano la gestione automatica personalizzata degli impianti di riscaldamento o di produzione di acqua calda sanitaria o di climatizzazione estiva, compreso il loro controllo da remoto con canali multimediali; i dispositivi devono mostrare i consumi energetici, le condizioni di funzionamento correnti e la temperatura di regolazione degli impianti, consentire l’accensione, lo spegnimento e la programmazione settimanale degli impianti da remoto.
Per la pubblica amministrazione, il Conto Termico 2.0 prevede degli incentivi per il Building Automation.
L’intervento incentivabile consiste nell’ installazione di tecnologie di gestione e controllo automatico degli impianti termici ed elettrici degli edifici esistenti, parti di edifici esistenti o unità immobiliari esistenti di qualsiasi categoria catastale, dotati di impianto di climatizzazione, compresa l’installazione di sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore. In particolare sono contemplati i seguenti servizi: riscaldamento, raffrescamento, ventilazione e condizionamento, produzione di acqua calda sanitaria, illuminazione, controllo integrato delle diverse applicazioni, diagnostica e rilevamento consumi.

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Lo Sportello ti consiglia: come risparmiare sul riscaldamento

La bolletta più temuta di solito è quella del gas, soprattutto nel periodo invernale quando utilizziamo copiosamente il riscaldamento. Si calcola che il consumo energetico per il riscaldamento infatti corrisponde mediamente al 30% dei consumi energetici totali di un edificio.

In Italia abbiamo il primato delle bollette gas più alte: cosa possiamo fare nella vita di ogni giorno per evitare di spendere troppo? Piccoli accorgimenti ci possono far risparmiare sulla bolletta senza soffrire il freddo, leggili qua sotto.

  1. Per gli impianti di riscaldamento devi far effettuare i controlli periodici di efficienza energetica previsti dalla normativa regionale e i controlli per la manutenzione in base alle istruzioni del fabbricante (libretto apparecchio) e dell’installatore. Ai fini del risparmio energetico è importante la verifica del rendimento, che misura la temperatura dei fumi e del contenuto di particelle inquinanti.
  2. Fai attenzione agli spifferi: una chiusura ermetica di porte e finestre aumenta la tenuta all’aria e diminuisce le perdite di calore.
  3. Se possibile installa una pompa di calore in casa:
    – è ecocompatibile: non brucia risorse scarse e non emette CO2;
    – è ecologica: il “carburante” delle PDC è un’energia rinnovabile;
    – è economica: i risparmi sulla bolletta arrivano fino al 50%;
    – accresce la classe energetica della casa, aumentandone il valore di mercato.
  4. Ricordati di controllare le temperature dei termostati e di impostarli sui reali fabbisogni.
  5. Tieni il termostato lontano da fonti di calore che potrebbero falsare la misurazione della temperatura della stanza.
  6. Se l’inverno sta volgendo al termine, puoi abbassare di qualche grado la temperatura delle stanze. Con questa piccola azione è possibile risparmiare molta energia.
  7. Sul riscaldamento di casa tua, puoi risparmiare regolando i termosifoni, isolando bene le finestre e le porte verso l’esterno, ma anche chiudendo persiane e tapparelle nelle ore notturne.
  8. La temperatura dell’aria nei diversi ambienti non deve superare i 20°C; in alcune stanze, come la camera da letto e la cucina, potrà essere di qualche grado più bassa. Grazie alle valvole termostatiche installate sui termosifoni o ai termostati per ambiente, hai la possibilità di regolare la temperatura corretta di ogni singola stanza, ad esempio più alta per il bagno e più bassa per la camera da letto.
  9. Considera l’uso dei pannelli radianti a pavimento, a parete o a soffitto che richiedono temperature più basse rispetto ai tradizionali impianti a termosifone con un forte risparmio energetico.
  10. Abbassa il “riscaldamento”. Riducendo la temperatura in casa di solo 1°C, puoi risparmiare il 5-10% sulla bolletta energetica ed evitare di emettere la stessa quantità di CO2 prodotta da un viaggio in auto di 1.600 km.
  11. Programma il termostato. Abbassa la temperatura durante la notte e quando non sei in casa. In tal modo puoi ridurre la bolletta del riscaldamento del 7-15%.
  12. Non surriscaldare l’acqua. Non vi è alcuna necessità di regolare lo scaldabagno ad una temperatura superiore a 60°C.
  13. Evita tendaggi troppo lunghi che, arrivando fino al pavimento, coprono termosifoni ed altre fonti di calore: puoi risparmiare fino al 40%. Non nascondere il condizionatore dietro a piante o tende per non ostacolare la ventilazione e determinare un funzionamento poco efficiente dell’apparecchio.
  14. Per i radiatori posizionati sulle pareti fredde, ad esempio sotto il vano finestra, è consigliabile inserire tra questo e il muro un pannello di materiale isolante, con la faccia riflettente rivolta verso l’interno.
  15. Se nel periodo invernale all’interno della tua casa fa troppo caldo, evita di aprire le finestre: abbassa il riscaldamento o avverti il gestore dell’impianto e richiedi una verifica della temperatura.
  16. Buona parte del calore di casa si disperde attraverso le pareti e i tetti, per cui se decidi di ristrutturare la tua abitazione ricordati che una buona coibentazione ed infissi performanti saranno fondamentali per l’abbattimento dei tuoi consumi.
  17. Installa le finestre con i doppi vetri. Ridurrai così del 50-70% la perdita di energia termica attraverso le finestre.
  18. Isola la casa: i serbatoi per l’acqua calda, le tubature del riscaldamento centrale e le cavità nelle pareti.
  19. Regola i termostati a non più di 20°C, temperatura che garantisce il comfort e rappresenta il valore massimo consentito dalla legge. E’ consigliabile regolare la temperatura a valori più bassi compatibilmente con le attività che si svolgono all’interno dell’edificio: per ambienti affollati o esposti al sole, oppure per le camere da letto, possono essere sufficienti 18-19°C. Inoltre, negli orari in cui l’edificio è vuoto, la temperatura deve essere regolata su valori più bassi.
  20. Ricorda che per ammodernare un impianto di riscaldamento obsoleto o per isolare la tua casa ci sono a disposizione diversi incentivi: contattaci via mail all’indirizzo sportelloenergia@ape.fvg.it oppure al numero 0432-1636275!